Alghero, bruciata La Conchiglia |foto

ALGHERO – La Conchiglia, ristorante sul mare ad Alghero nel litorale di Maria Pia, è stato completamente bruciato. Nelle notte, o più verosimilmente alle prime luci dell’alba di oggi, la struttura è stata completamente avvolta e mangiata dalle fiamme e totalmente cancellata tanto da non farne restare praticamente nulla. Solo un ammasso di legna annerita dal fuoco e poco altro è rimasto di un locale tra i più rinomati della costa. Ancora non sono note le cause dell’incendio. Resta un altro duro colpo all’economia e servizi offerti in particolare in ambito turistico.

Nella foto (di Algheronews) la Conchiglia oggi e prima

S.I.

Macomer, Lega: cacciare terroristi

MACOMER – “Ci preme innanzitutto complimentarci con le forze dell’ordine e ringraziare gli agenti per la brillante operazione che ha portato all’arresto di un pericoloso terrorista nel cuore della Sardegna. In particolare il nostro grazie va alla grande professionalità della Digos di Nuoro e Cagliari, della Dda Cagliaritana e dei Nocs della Polizia di Stato”. Così il Deputato Eugenio Zoffili, Coordinatore della Lega in Sardegna e Presidente della Bicamerale Schengen, Europol e controllo immigrazione con il collega cagliaritano Guido De Martini.

“Apprendiamo infatti con sgomento che l’uomo palestinese, fermato durante il blitz di oggi nel centro di Macomer nel Nuorese, stesse progettando un attentato terroristico in Italia: un attacco con veleno o armi chimiche in una località non ancora definita dell’isola pare fosse il delirante piano dell’uomo. Ci troviamo di fronte ad un fatto gravissimo che ci impone di mantenere alta l’attenzione in tema di immigrazione e di controllo dei confini del nostro Paese. Purtroppo non è il primo extracomunitario ad essere arrestato per terrorismo ma adesso, grazie al nostro Ministro dell’Interno Matteo Salvini e al suo decreto sicurezza che stiamo approvando proprio in queste ore alla Camera dei deputati, questo pericolosissimo delinquente che sarebbe affiliato all’Isis verrà presto espulso e cacciato dall’Isola e dall’Italia”.

“I parlamentari del Pd che si ostinano a criticare e insultare il lavoro della Lega al Governo anche oggi qui nell’ Aula di Montecitorio intendono ancora far finta di nulla e ignorare che tra le migliaia di immigrati clandestini che, grazie alla loro dannosa politica sono sbarcati in Italia, si nascondono anche dei terroristi? Adesso, fortunatamente, grazie al buonsenso del nostro Governo l’immigrazione clandestina non sarà più il cavallo di Troia per far entrare in Italia e in Europa questi criminali”.

Nella foto il deputato Zoffili

S.I.

Sbarca con 15 kg di coca, arrestato

PORTO TORRES – Maxi-sequestro di droga a Porto Torres. Quando i due cani dell’unità cinofila della Guardia di Finanza di Porto Torres, hanno scoperto cosa trasportasse, i militari hanno capito il motivo di tutto quel nervosismo: ben nascosti in un doppio fondo ricavato tra la ruota anteriore destra e il cruscotto dell’auto c’erano quasi 15 chili di cocaina.

La scoperta risale a ieri sera, allo sbarco del traghetto proveniente da Barcellona. I finanzieri hanno fermato un’auto con targa spagnola, ma il conducente – un uomo di 59 anni di origine iberica – ha dato subito l’impressione di non essere tranquillo. Il nucleo mobile della finanza hanno fatto entrare in azione i due cani. L’uomo ha cercato di evitare il loro intervento consegnando un flacone contenente 32 grammi di olio liquido di hashish, ma il tentativo di depistare l’ispezione è fallito: il fiuto di uno dei due cani ha permesso di ritrovare i 14 panetti, dal peso complessivo di 14,742 chili, di cocaina.

La Procura di Sassari ha disposto il suo immediato arresto e il trasferimento al carcere di Bancali, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’auto, la droga, 2mila euro in contanti, 2 cellulari e alcuni documenti sono stati sequestrati e acquisiti.

Nella foto la Guardia di Finanza con la droga recuperata

S.I.

Estorsione in famiglia: denunciato

ALGHERO – Personale del Commissariato ha denunciato in stato di libertà un 42enne, algherese, per tentata estorsione. L’episodio estorsivo risale a qualche giorno fa e la vittima è risultata essere proprio la consorte del 42enne. La donna infatti, aveva ricevuto sulla propria utenza telefonica alcuni sms, tramite WhatsApp, da un ignoto interlocutore, con i quali le veniva richiesto di corrispondere la somma di 300 euro per ottenere la restituzione di un telefono in uso al figlio dodicenne, smarrito qualche giorno prima.

L’estorsore, attraverso il cellulare forniva precise indicazioni alla donna sul luogo dove consegnare il denaro ed ottenere il telefono come corrispettivo. Grazie alla collaborazione della donna e a servizi mirati di polizia giudiziaria, i poliziotti sono risaliti al vero autore dell’azione illecita, ossia al marito, dal quale la donna si sta separando. Lo stesso cellulare è stato rinvenuto all’interno di una giacca dell’uomo il quale una volta scoperto è stato denunciato in stato di libertà per simulazione di reato e tentata estorsione.

Nella foto il Commissariato

S.I.

Minorenne con marijuana: denuncia

SASSARI – Nella decorsa notte, una pattuglia della Polizia di Stato, appartenente al Reparto Prevenzione Crimine “Sardegna” di Abbasanta, a disposizione della Questura di Sassari, per il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio in città, ha proceduto all’arresto di un ragazzo 17enne, trovato in possesso di 9 grammi di marijuana. La pattuglia, nel corso di normale servizio di controllo del territorio, nel centro cittadino, ha notato, nei pressi dei giardini pubblici, in viale Mancini, un’autovettura con a bordo due giovani, che transitava più volte, fermandosi in più occasioni a parlare con alcuni giovani. Insospettiti da tale comportamento gli operatori hanno proceduto al controllo del veicolo.

Gli agenti hanno sottoposto a perquisizione il conducente, un 19enne sassarese e il passeggero di 17 anni, che è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente risultata essere marijuana, occultata nelle tasche dei pantaloni e suddivisa in 10 involucri in cellophane. La perquisizione è stata estesa all’autovettura e all’abitazione dei due ragazzi, dove è stata rinvenuta ulteriore sostanza stupefacente ed un bilancino elettronico. Il 17enne è stato tratto in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato accompagnato presso un Centro di prima Accoglienza. Il maggiorenne è stato segnalato all’Autorità amministrativa per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente.

Nella foto il materiale sequestrato

S.I.

Giochi e luci illegali, sequestro Finanza

ALGHERO – La Guardia di Finanza di Sassari – alla guida del Colonnello Giuseppe Cavallaro – ha intensificato i controlli in materia di sicurezza prodotti e marchi contraffatti su tutto il territorio della Provincia.
La contraffazione è un moltiplicatore dell’illegalità che alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina e dell’evasione fiscale oltre a danneggiare il mercato “sano” sottraendo opportunità e lavoro alle aziende che rispettano le regole.

Il Corpo investe notevoli risorse in questo settore anche a tutela del cittadino in quanto gli acquirenti di merce falsa pongono a rischio la propria salute e spesso, come nel caso di giocattoli, anche quella dei bambini.
Proprio in questi giorni, i Finanzieri della Compagnia di Alghero, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno fatto accesso in 3 esercizi commerciali della Città sequestrando oltre 2.200 articoli tra luci natalizie, giocattoli ed altri articoli ludici privi dei requisiti di conformità alle direttive comunitarie e nazionali.

Nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato di articoli posti in vendita privi non solo del marchio CE – con il quale la fabbrica attesta la conformità del proprio prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza – ma anche delle istruzioni in Italiano, indicazioni che testimoniano la genuinità dei prodotti. I Militari, oltre ad aver rimosso dagli scaffali la merce in vendita, hanno sanzionato amministrativamente gli esercenti elevando contestazioni per importi superiori ad oltre 15.000 Euro. Con l’approssimarsi del periodo natalizio, controlli della specie saranno eseguiti in maniera costante in tutto il territorio della Provincia.

Nella foto il materiale recuperato con la Finanza

S.I.

Bombe, fucili, pistole: scovato arsenale

NUORO – Bombe a mano, fucili, pistole, con cartucce e proiettili, radio ricetrasmittenti: una vera e propria santabarbara – probabilmente nelle mani della malavita ogliastrina – è stata rinvenuta nelle campagne di Arzana in seguito a un’operazione di rastrellamento effettuata dai carabinieri in località Genna ‘e Antine. Le armi saranno sottoposte alle verifiche tecniche del Ris per accertare l’eventuale uso in azioni delittuose e per la ricerca di tracce di Dna o impronte degli utilizzatori.

Il materiale, come indicato dall’agenzia Ansa, era occultato in tubi in cemento per lo scolo dell’acqua piovana. All’interno vi erano due sacchi di juta che contenevano una carabina cal.22, una rivoltella cal.38, uno spezzone di 60 centimetri di miccia a lenta combustione, uno spezzone di 100 centimetri di miccia detonante, sei radio ricetrasmittenti di varie marche, complete di caricabatterie; uno scanner per frequenze radio, due cartucciere in cuoio, quattro fondine in cuoio, tre serbatoi per pistola, di cui uno carico; 190 cartucce a pallettoni cal. 12; 103 proiettili cal. 7.65; 88 proiettili cal. 9; 59 proiettili a salve per pistola; 42 proiettili per kalashnikov; 17 proiettili cal. 30; otto serbatoi di munizioni con all’interno 49 proiettili cal. 7.62; una bomba a mano, modello Mk2 di fabbricazione Est-Europea e un’altra di fabbricazione sovietica. Le bombe a mano, dopo essere state messe in sicurezza da personale degli artificieri antisabotaggio dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Abbasanta, sono state fatte brillare.

Nella foto l’arsenale scoperto

S.I.

Bosa, ritrovato sub disperso in mare

BOSA – Ieri, alle ore 18:30 circa, la sala operativa della Guardia Costiera di Bosa ha ricevuto tramite la locale stazione dei Carabinieri una segnalazione relativa a un sub disperso nella zona di Torre argentina. Immediatamente è stata attivata la catena dei soccorsi che ha previsto l’invio di una pattuglia da terra, unitamente a una pattuglia di carabinieri, e contemporaneamente l’invio del mezzo nautico A63 in dotazione al Comando.
È stato individuato il segnalante, una persona non locale, dal quale sono stati acquisite maggiori informazioni per iniziare le ricerche. Difatti ha spiegato che, a bordo di un gommone, si alternava con il compagno per effettuare pesca subacquea “a staffetta” (avvicendandosi tra chi è a bordo e chi si immerge).

Ripercorrendo verso nord il tragitto acqueo ipotizzato, il mezzo nautico della Guardia Costiera ha individuato, dopo circa un’ora di ricerche, il sub a Nord di Capo Managu, leggermente infreddolito ma in buone condizioni di salute. È stato quindi allertato immediatamente il 118 che ha preso in carico, all’arrivo in porto del mezzo nautico, il malcapitato è ha verificato le condizioni di salute. Il personale sanitario, dopo aver effettuato i dovuti controlli, ha decretato anch’esso le condizioni di buone condizioni di salute della persona. L’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa ha ricevuto i sentimenti di gratitudine da parte del malcapitato.

Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa, Tenente di Vascello Francesco Bernardi, si raccomanda affinché chiunque vada per mare adotti tutte le precauzioni atte ad evitare di mettere a repentaglio la propria incolumità. Nel caso di specie, l’intervento si è concluso in maniera positiva grazie all’intervento tempestivo e coordinato tra Carabinieri e Guardia Costiera. Ma ci potrebbero essere molte occasioni in cui le disattenzioni o le superficialità potrebbero condurre a conseguenze ben più gravi.

Nella foto la sede della Guardia Costiera di Bosa

S.I.

Cra abbandonato, blitz vandalico

ALGHERO – Come giustamente scrive Nunzio Camerada, consigliere comunale di Centrodestra, “Tanto tuonò che piovve”: nalla notte tra lunedi e martedi alcune persone si sono introdotte nello storico Centro Anziani di viale della Resistenza. Sono state forzate e rotte le macchinette delle bevande ancora presenti all’interno ed è stato fatto qualche altro danno all’interno della struttura che sarebbe dovuta essere controllata e invece si è subito rivelata obiettivo facile per tale tipo di incursioni. Non sarebbe stato portato via altro, anche se saranno le forze dell’ordine ad accertare quanto accaduto e, insieme al Comune, a fare un bilancio dei danneggiamenti. Da evidenziare che, a parte i problemi in parte del tetto, la struttura è ancora in condizioni ottimali e per niente fatiscente.

Resta la gravità dell’episodio che, se non altro, conferma gli allarmi giunti dalla cittadinanza, una parte minoritaria della stampa e una maggioritaria della politica in particolare del Centrodestra che al Sindaco e maggioranza di Centrosinistra alla guida della città ha più volte detto, con ogni tipo di azione, compresa quella di lunedi mattina presso Lo Quarter, che le scelte sulla questione del Centro Anziani sono tutte profondamente sbagliate in particolare quella di lasciare in abbandono la storica struttura costruita dal grande Antonio Simon Mossa. Adesso, come può essere, resta anche il pericolo che il plesso venga pure occupato da persone che non hanno una casa. E in tale caso sarebbe un ulteriore grave problema poi liberarla. Per adesso, è già sufficiente, come gravità e responsabilità per chi amministra, il blitz vandalico di lunedi notte.

Nella foto il Centro Anziani

S.I.

Predda Niedda a luci rosse, è far west

SASSARI – Predda Niedda: un vero Far West ad un passo dalla città dove il fenomeno della prostituzione dilaga fra buio e insicurezza. Un quadro dai toni accesi e allucinanti quello appena presentato, che fa il paio con la recente interrogazione presentata in Consiglio comunale di Sassari Da Desiré Manca e Maurilio Murru, portavoce del Movimento Cinque Stelle, sul tema dell’irrisolto e grave problema legato al tema Predda Niedda che grava sull’Amministrazione sassarese del sindaco Nicola Sanna.

“Dopo aver portato e riportato all’attenzione dell’Aula un argomento così spinoso come quello relativo al degrado della cosiddetta zona industriale della città, siamo costretti a presentare un esposto per ribadire e segnalare a chi di competenza lo stato di totale abbandono, degrado e insicurezza che sin dalle prime ore della sera si vive a Predda Niedda. Alle 17 in questa stagione fa buio e la gran parte della zona è presidiata da prostitute e, conseguentemente, in mano a chi gestisce il giro di prostituzione”.

Desiré Manca e Maurilio Murru fotografano una situazione fatta di “spazi senza illuminazione, di intere strade che restano completamente al buio in cui ragazze molto giovani occupano tutti gli incroci nascoste dalla scarsa visibilità data dall’oscurità. Una situazione che permane ormai da troppo da tempo, che ha dell’incredibile e sulla quale nessuno interviene. Pazzesco: tutti vedono, tutti sanno e nessuno fa qualcosa per stoppare questa triste giostra”.

“Da amministratori, seppure all’opposizione, non ci potevamo esimere dal mettere nero su bianco tutto il nostro disappunto, dal lanciare un grido di aiuto rivolgendoci come detto a tutte le autorità competenti. Per questo abbiamo presentato una richiesta di intervento urgente al prefetto di Sassari, al questore di Sassari, al capo della squadra mobile di Sassari, al comandante della polizia municipale, al sindaco e al colonnello dei carabinieri. Tutti sono informati della cosa: ci sono delle ragazzine lasciate sole, al buio di una strada e abbandonate al loro destino. Il tutto nella nostra città, davanti allo sguardo indifferente di tutti”.

Nella foto alcune prostitute

S.I.