Litorale danneggiato al Marino, sopralluogo e proposte di Mulas e Montis

ALGHERO – Sopralluogo della Commissione Ambiente del Comune di Alghero, presieduta dal consigliere Christian Mulas, nel tratto di costa antistante l’Ospedale Regina Margherita di Alghero. Alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Andrea Montis e dei consiglieri comunali, si è potuta constatare la condizione di degrado in cui versa quel tratto di litorale caratterizzato da bassi fondali e acque cristalline. Nel sito risulta presente una cospicua distesa di detriti che ad ogni mareggiata vengono sempre più messi in evidenza e trasportati nelle limitrofe spiagge urbane, arrecando disagi per la libera fruizione del litorale. A ciò si aggiunge che le opere marittime esistenti – un vecchio molo in cemento – risultano sempre più danneggiate e non più percorribili, a causa degli imponenti marosi che ultimamente si sono abbattuti sulla costa algherese.

Si tratterebbe di detriti e rocce da scavo, presumibilmente riconducibili ai lavori di demolizione e ricostruzione che nella prima metà degli anni 70 interessarono l’ospedale Marino di Alghero e che successivamente furono riversati negli spazi demaniali antistanti il nosocomio. Dalla Commissione di ieri è emerso che già nel mese di aprile 2021 l’Assessore Montis inviò una nota all’allora direttore generale della struttura ospedaliera, all’epoca ancora di competenza dell’Asl, sottolineando il degrado e la pericolosità dei luoghi. Spazi peraltro che, se resi sicuri e fruibili, potrebbero essere facilmente utilizzati per attività elioterapiche e riabilitative, a tutto vantaggio dei pazienti. Nel frattempo l’ospedale Marino è passato di competenza all’Azienda Ospedaliera Universitaria e la proposta in questione è stata di recente illustrata al direttore generale dell’Aou sassarese dal presidente della commissione Christian Mulas, trovando da parte dei vertici sanitari interessamento per la valorizzazione e riqualificazione dell’area.

Differenziata, Sassari maglia nera. Olbia e Alghero virtuose

CAGLIARI – “La Sardegna ha consolidato i risultati ottenuti finora nella gestione dei rifiuti urbani e si conferma, come negli anni passati, al secondo posto tra le Regioni italiane, dopo il Veneto, per la raccolta differenziata con il 74.9%. Un risultato frutto del continuo impegno dei cittadini e delle Amministrazioni comunali, che hanno contribuito a migliorare il servizio di raccolta e a renderlo sempre più efficace ed efficiente”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante la presentazione dei risultati della Raccolta differenziata 2021, validati dall’Arpas: 79,07% per la Provincia di Nuoro; 78,03% per quella di Oristano; 77,80% per il Sud Sardegna; 73,83% per la Città metropolitana di Cagliari; 71,19% per la Provincia di Sassari. Sono 120 i Comuni che hanno superato l’obiettivo dell’80% di raccolta differenziata, 150 quelli tra il 75% e l’80% e 80 quelli tra il 70% e il 75%.

In totale, 350 Comuni, corrispondenti all’86% della popolazione, che conseguiranno la premialità regionale – ha aggiunto l’assessore Porcu – I risultati raggiunti confermano l’efficacia delle azioni adottate dall’Amministrazione regionale per il conseguimento degli obiettivi. Però, il livello contenuto della crescita nel 2021 rispetto agli ultimi anni e la crescita esponenziale dei costi di gestione deve indurci a riflettere sulla necessità di dare nuovo e maggior impulso alle politiche sulla prevenzione e sul riciclo dei rifiuti, soprattutto per il mantenimento e il consolidamento degli obiettivi a lungo termine”.

“Per raggiungere migliori risultati in termini di benefici ambientali, ottimizzando l’aspetto economico e l’accettabilità sociale, è necessario un approccio integrato che, partendo da una visione complessiva, ipotizzi l’utilizzo di differenti metodi di raccolta e trattamento, anche con l’implementazione di sistemi informatici di controllo. Si devono approntare nuovi sistemi di gestione dei rifiuti, orientati verso un continuo miglioramento per aumentare la qualità e il rendimento del processo. Tra le novità, il completamento della transizione verso efficaci sistemi di raccolta differenziata; la promozione di filiere di riciclo; la promozione della collaborazione con enti di ricerca per realizzare filiere di riciclo innovative e sperimentali per categorie specifiche di rifiuto; l’efficientamento, l’ammodernamento e il completamento dell’infrastrutturazione impiantistica del territorio regionale; lo sviluppo di politiche integrate di controllo del territorio contro l’abbandono e la dispersione dei rifiuti

“Invasione cinghiali e daini, danni devastanti all’agricoltura: ora basta”

ALGHERO – “La sovrappopolazione di cinghiali e daini nell’area del parco di Porto Conte sta arrecando gravissimi danni all’agricoltura del territorio. Quello che oramai è diventato nel gergo locale il parco dei porci non accenna a smettere di creare disagi agli imprenditori agricoli delle borgate di Alghero che sono costretti a spendere migliaia di euro nel tentativo di tutelarsi dalla nursery per ungulati che gli amministratori hanno ricreato a nord di Fertilia. Le belle parole che periodicamente sentiamo proferire dalle bocche della dirigenza del parco di Porto Conte per risolvere il problema vanno a cozzare con la dura realtà dei fatti: problemi a non finire e zero luce in fondo al tunnel. Dal Parco sono poi anche capaci di risentirsi se vengono tirati in causa perché loro, di parole, ce ne stanno mettendo davvero molte da anni. Ribadiamo la necessità di indennizzare gli abitanti delle borgate per i soldi spesi per proteggersi da cinghiali e daini: recinzioni, reti elettrificate, dissuasori sonori e luminosi. Centinaia di migliaia di euro sborsati a fronte di un parco consapevolmente e  incredibilmente sordo di fronte alle richieste legittime dei residenti dell’area contigua”.

 

Amabile Simbula – Presidente Comitato di Borgata di Santa Maria la Palma

Antonio Zidda – Presidente Comitato di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà

Tonina Desogos – Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Il Parco di Porto Conte ha celebrato la Giornata delle zone umide al Calich

ALGHERO –  Oggi, 2 Febbraio 2023, si è svolta anche ad Alghero la Giornata mondiale delle zone umide. Anche quest’anno il Ceas Porto Conte ha celebrato questa ricorrenza, dedicando un’intensa mattinata di attività ai piccoli studenti della classe IV della Scuola Primaria La Pedrera, coinvolti direttamente sul campo lungo le sponde della Laguna del Calich.
Uno scrigno di biodiversità, che i giovani partecipanti hanno potuto esplorare guidati dalla Responsabile del nostro Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità, Antonella Derriu, cimentandosi nel riconoscimento delle numerose specie vegetali e animali che popolano questo prezioso angolo del nostro territorio e scoprendo i motivi che rendono così speciale le zone umide della Terra per la mitigazione dei cambiamenti climatici e per i nostri ecosistemi.

Parco Asinara, Solinas incontra Spanu: futuro e prospettive

CAGLIARI – Il futuro e le prospettive dell’Isola Parco dell’Asinara al centro di un incontro tra il Presidente della Regione Christian Solinas e il presidente della Commissione consiliare speciale di studio del Parco nazionale dell’Asinara, Bastianino Spanu.

“L’Asinara è una delle isole più suggestive del Mediterraneo perché ha mantenuto inalterato il proprio fascino naturalistico – ha affermato il  Presidente della Regione Christian Solinas – Questo territorio merita tutta la nostra attenzione e il nostro impegno per la tutela e la valorizzazione della biodiversità e dello sviluppo sostenibile del territorio. La Regione è determinata ad intraprendere tutte le azioni necessarie per il definitivo decollo del parco e per il rilancio di tutto il territorio”.

Dare nuovo impulso ad un nuovo modello di sviluppo per il Nord Sardegna ripensando il futuro delle spiagge, dei terreni e della fauna dell’Isola Parco, riqualificare gli immobili, accelerare la procedura di nomina del presidente e del consiglio direttivo dell’Ente Parco, in accordo con il Ministero dell’Ambiente, sono i temi principali, affrontati nel corso della riunione che si è tenuta a Villa Devoto.

Durante il confronto sono state approfondite tutte le opportunità di sviluppo per il territorio, tra cui la creazione di un centro di ricerca e formazione tra la Regione, l’Università di Sassari, il Comune di Porto Torres e l’Ente Parco. Si è parlato anche del problema dell’erosione dell’intera fascia costiera del Comune di Porto Torres e dei relativi progetti presentati dal Comune all’Assessorato regionale dell’Ambiente, nonché dell’elaborazione di un master plan per il rilancio dell’Isola Parco. A breve sarà convocata dalla Commissione consiliare speciale di studio del Parco nazionale dell’Asinara un ulteriore incontro per discutere sulle principali criticità dell’Isola Parco con tutti gli enti  competenti.

Invasione cinghiali, “affrontare subito l’emergenza senza ulteriori rinvii”

ALGHERO  –  Tra le tante emergenze da risolvere c’è anche quella dell’invasione dei cinghiali che, da tenni, sta creando gravi problemi alle colture della Nurra e in generale anche alla viabilità causando diversi e pericolosi incidenti. Sul tema, visto che ancora non si è riusciti ad attuare un intervento radicale e decisivo, arriva un ordine del giorno da parte di Christian Mulas, capogruppo dell’Udc ad Alghero.

In sintesi il documento invita il Presidente del Consiglio e il Sindaco Conoci “a convocare un consiglio comunale aperto invitando il commissario della provincia, Azienda Regionale Forestas, il corpo Forestale, l’Azienda del Parco di Porto Conte Isola Piana di Capocaccia, le associazioni Ambientaliste, i comitati dell’agro, in considerazione della gravissima emergenza costituita dal proliferare incontrollato dei cinghiali su tutto il territorio dell’agro e in periferia di Alghero”,

Progetto Ceas Porto Conte e U.T.E., riparte M.E.M.O. in Rete

ALGHERO – Ritorna M.E.M.O in Rete. E’ la terza annualità del progetto del Ceas Porto Conte con l’Università delle Tre Età volto a promuovere la tutela del territorio e la valorizzazione dei beni comuni.

Il progetto del Ceas Porto Conte ha inaugurato negli scorsi giorni la sua terza annualità. Un nuovo ciclo di incontri rivolti all’Università delle Tre Età, per condividere esperienze e conoscenze in ambito di tutela, gestione e promozione del territorio, fruizione sociale, sensibilizzazione ed educazione ambientale.

Le nostre aree Super-protette”, questo il tema dell’incontro presso la sede UTE di Alghero a cura di Antonella Derriu, responsabile del Ceas Porto Conte e David Pala, referente del Parco per la gestione della ZSC, introdotto dai saluti della Presidente dell’Università delle Tre Età, Marisa Castellini. Dopo un richiamo alle finalità del progetto, alle attività congiunte svolte finora, al programma previsto per quest’anno, si è entrati nel vivo dell’argomento. Evidenziati i diversi livelli di protezione delle nostre aree protette e in particolare la Rete Natura 2000 dell’UE, si è posto l’accento sul ruolo del Parco e dell’AMP nella definizione della misure di conservazione che hanno portato alla designazione prima della ZSC Capo Caccia e Punta Giglio (Zona Speciale di Conservazione) da parte del Ministero e successivamente dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte quale Ente gestore della stessa ZSC. Un importante riconoscimento che ha avviato i necessari studi e monitoraggi di specie per attivare le giuste misure di conservazione e dunque di tutela delle unicità e bellezze naturalistiche dell’area protetta.

M.E.M.O in Rete prosegue nel suo ciclo di incontri mensili per condividere con l’UTE gli stadi di avanzamento di studi e monitoraggio di specie e le azioni di riqualificazione e valorizzazione del territorio protetto. Un ricco programma che combina le attività in aula con visite guidate, escursioni didattiche ed esperienze in aziende certificate

Centrale per rilievi radioattivi, “Il Direttore del Parco ha operato correttamente”

ALGHERO – “Sulla questione della centralina per i rilievi radioattivi da ubicare a Capo Caccia e sulla richiesta di sospensione della gara d’appalto da parte della direzione del Parco di Porto Conte, non possiamo non considerare fuori luogo e intempestive, oltre che infondate, le dichiarazioni del Partito Democratico, come da nota del capogruppo Pirisi.  Sulla vicenda, fin da subito dal sito del Parco, e’ possibile scaricare tutta la documentazione che evidentemente Pirisi o chi per lui non ha letto bene commettendo grossolani errori di valutazione e dimostrando superficialità e mancanza di conoscenza del tema. E’ di tutta evidenza che la direzione del Parco non sia entrata in alcun modo sulle questioni di merito e sulle finalita’, del tutto condivisibili, della iniziativa in argomento, ma ponga esclusivamente una questione di metodo e di rispetto della normativa in materia di valutazioni di impatto ambientale (VIncA). Questa normativa che si applica caso per caso, per ogni singolo piano o progetto o intervento che ricada in un’area protetta, SIC, ZPS  o ZSC, non e’ stata rispettata e fa veramente preoccupare sul punto l’affermazione di Pirisi che testualmente recita “… si chiede il rispetto di norme ambientali e vincolando il tutto a pareri necessari (Vinca) per tutta quella fascia costiera presenti da tanti anni”. Come a dire che in quella fascia costiera tutto si puo’ fare perché i pareri sono già presenti da anni. E’ palese che si tratti di considerazioni scellerate di chi non ha alcuna contezza delle norme e delle prescrizioni legate alla VincA. Come se non bastasse nel proseguo Pirisi si avventura in ulteriori affermazioni gratuite ed infondate. Afferma infatti che …”Ci chiediamo perché a Capo Caccia si tenta il blocco dell’appalto chiedendo il rispetto delle norme ambientali autorizzazioni comprese tra l’altro in un sito già presente ed utilizzato da anni in quel settore mentre poco lontano da lì a punta giglio nessuna presa di posizione e nessuna richiesta (considerato che si tratta di zone con lo stesso interesse ambientale con la stessa necessita di pareri autorizzativi)”. Forse e’ meglio che Pirisi sappia che proprio a Punta Giglio vi e’ stato il massimo rispetto della procedura di VIncA e che senza quella autorizzazione, regolarmente prodotta dalla Regione, nulla si sarebbe potuto realizzare. E’ esattamente quello che la direzione del Parco chiede per la centralina di Capo Caccia dove va appunto dimostrato che non ci siano conseguenze negative per habitat prioritari e specie e, in caso contrario, con quali misure di mitigazione si intenda intervenire anche se dovesse prevalere ( ma va dimostrato proprio con la procedura di VIncA) “…una ragione di stato e una salvaguardia della salute dei cittadini comunitari…”. Quanto poi alla richiesta di coinvolgere l’Assemblea del Parco in questioni di natura gestionale, ancora una volta, Pirisi dimostra tutta la non centrata conoscenza su temi centrali della pubblica amministrazione legati alla separazione dei ruoli politici, da un lato, da quelli tecnico-gestionali, dall’altro, in capo ai dirigenti. Quindi, non si può biasimare l’Ente Parco per eccesso di correttezza e contestualmente prudenza. La richiesta della Direzione del Parco di interruzione di procedura di gara per affidamento, fornitura, installazione, assistenza e manutenzione stazioni automatiche di monitoraggio radioattività deriva  dal fatto che la stessa procedura è ritenuta non corretta . Ogni intervento nel Parco regionale di Porto Conte deve essere sottoposto alla preliminare valutazione (VincA) di incidenza di eventuali possibili effetti negativi, effetti che non risultano considerati leggendo i documenti della gara. Quindi tale richiesta è da noi ritenuta giustificata dalle motivazioni indicate nella nota della Direzione del Parco indirizzata ad INVITALIA ed INIS.

Gruppo Consiliare Udc Alghero

 

Igiene urbana, salta la Commissione: “la Maggioranza non sostiene Montis”

ALGHERO – “Ennesima commissione Ambiente senza numero legale.
La maggioranza per l’ennesima volta non garantisce i numeri e la commissione si tiene  solo per il senso di responsabilità dei commissari di minoranza.
Ancora una volta, dunque, la maggioranza non sostiene l’Assessore Montis che doveva presentare alla commissione la sua proposta per il nuovo capitolato del servizio di nettezza urbana. La sfiducia da parte della maggioranza nei suoi confronti è oramai palese.
Peraltro, dopo che la commissione era già iniziata grazie alla benevolenza della minoranza, alcuni consiglieri di maggioranza hanno avuto la faccia tosta di andare via a riunione in corso, lasciando la commissione senza quasi più nessun consigliere del centrodestra presente.
Ora però basta, o l’Assessore Montis dice pubblicamente che chiede il sostegno della minoranza oppure non vi sarà più alcun tipo di sostegno da parte dei commissari di minoranza.  La misura è colma!”
 Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e PD

Parco di Porto Conte: nuova vita per l’ex colonia penale di Porticciolo, consegnati i lavori | video e foto

ALGHERO – Ieri mattina consegna dei lavori per la rinascita della struttura di Porticciolo, già carcere, abbandonata da anni. Un recupero volto alla creazione di un’attività turistico ricettiva extra alberghiera con annesso centro di educazione ambientale, promozione dell’Ecomuseo e valorizzazione delle produzioni locali. Lavori per 600mila euro rientranti in un finanziamento totale di 1milione di euro.

Altro importante tassello verso l’arricchimento dell’offerta ambientale, naturalistica e turistica del Parco di Porto Conte. Questa mattina sono stati consegnati i lavori per il “Restauro dell’immobile di Porticciolo”, una struttura di 561metri quadri, al coperto, più altri 800 nell’area esterna, che in passato fu utilizzata come carcere e poi divenne luogo per attività sociale, prima di non essere più utilizzata e totalmente abbandonata. Un recupero volto alla creazione di un’attività turistico ricettiva extra alberghiera finalizzata principalmente all’educazione ambientale e valorizzazione delle produzioni locali. Insomma, un nuovo presidio in un luogo di estremo pregio naturalistico e paesaggistico che andrà a implementare l’offerta del territorio facente capo all’Ente Parco al fine, primario, di far crescere la conoscenza e fruizione dell’Ecomuseo di Porto Conte che comprende i musei di Casa Gioiosa, il Mase, il Maps, le foreste demaniali di Prigionette e la Villa romana di Sant’Imbenia, oltre che poter ammirare tutte le bellezze dell’area protetta e del territorio. Ad aggiudicarsi i lavori, per un totale di circa 600mila, euro è stata la Edilmanca di Sassari, previsti interventi per una durata di 300 giorni.

Dunque, già entro l’anno in corso, dovrebbero essere ultimati andando a consegnare al Parco e dunque ad Alghero una nuova, moderna e accogliente struttura che avrà anche la possibilità di poter far pernottare i visitatori attraverso una ventina di posti letto connessi, come detto, alla fruizione e visita dei siti presenti nel Parco e Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana. Alla consegna dei lavori erano presenti, oltre l’operatore economico aggiudicatario del bando, ovvero come detto Edilma, anche i vertici dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte con il presidente Raimondo Tilloca, il vice Adriano Grossi e il direttore Mariano Mariani e il Rup Pasquale Sinis con anche il presidente della commissione ambiente del Comune di Alghero Christian Mulas e i progettisti architetti Roberto Beraldo, Stefano Govoni e il direttore dei lavori Giovannangela Floris.

Dopo tanto lavoro e tante peripezie siamo riusciti a superare le varie difficoltà burocratiche che impedivano al definizione del progetto dell’immobile di Porticciolo, oggi – commentano il Presidente Raimondo Tilloca e il vice Adriano Grossi – grazie all’impegno di tutti, in particolare della struttura dell’Ente Parco, siamo riusciti a consegnare i lavori per un totale di un milione di euro che riqualificherà questo manufatto oramai obsoleto e desueto e dove nascerà un centro di educazione ambientale e dove ci sarà anche un punto ristoro e ci saranno delle camere per per soggiornare – e continuano dall’Azienda Parco – è un’altra perla tra quelle del nostro programma amministrativo come guida del Parco e Amp, inoltre a breve ci saranno due altri importanti lavori da consegnare che riguardano la messa in sicurezza del promontorio di Punta Giglio”.