Pesca in Amp, “Salvare la tradizione algherese”

ALGHERO – “La commissione Ambiente lavora ancora una volta per il senso di responsabilità dei gruppi di minoranza, FI e UDC. Noi per Alghero, si registra ancora una volta l’assenza perpetrata del commissario del partito fratelli d’Italia il consigliere Monti.
Importanti prospettive emerse oggi in commissione al fine di superare le criticità sul disciplinare dell’AMP che con le sue restrizioni per la salvaguardia dell’Area Marina protetta detta legge. La commissione era stata richiesta da una categoria di pescatori che ancora oggi praticano la pesca del pesce sotto costa con la lampara e lenza a amano. Una tecnica che rappresenta una antica tradizione culturale nella marineria algherese ormai sempre meno diffusa. Una tecnica di pesca, oggi praticata da tre sole imbarcazioni per quanto riguarda l’uso dell’arpione con lampara e una solo imbarcazione con la pesca a mano ovvero detta “palancara lenza calata”. Sono passati molti decenni dalla tecnica appena descritta che si praticava dai pescatori algheresi. Oggi la pesca ha assunto connotati industriali che si effettua con pescherecci sempre più accessoriati per l’impiego di moderne tecnologie: radio, radar, sonar; imbarcazioni sempre più grandi che si portano sempre più al largo per la cattura di pesce sempre più grande e pregiato. “Il Presidente della commissione Mulas afferma- a noi nostalgici é rimasta la curiosità di sapere cosa sia rimasto degli antichi saperi e tradizioni, di quei gesti antichi e culturali che ancora si tramandano da padre in figlio lungo le nostre coste, che se non vengono salvaguardati si perderanno per sempre”.
La commissione si è conclusa con la deliberazione di una richiesta d’incontro con il direttore Mariani per rivedere insieme ai commissari una soluzione più idonea per salvaguardare questa tradizione di pesca algherese”.

Il presidente della commissione consiliare all’Ambiente
Christian Mulas

Le bellezze del Parco di Porto Conte protagoniste del Festival Mediterranea

ALGHERO – Il “Festival Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, come riportato dal sito e dai social del Parco di Porto Conte, è approdato in uno degli angoli più ricchi di fascino dell’EcoMuseo: la Villa romana di Sant’Imbenia. Un incontro dedicato al grande capolavoro di Antoine De Saint-Exupéry e alle sue innumerevoli traduzioni, anche nelle lingue minoritarie sarde, catalane e negli altri idiomi mediterranei.

Un’occasione importante, per ricordare l’immenso valore dell’opera Il Piccolo Principe a ottant’anni dalla sua pubblicazione e il profondo legame che unisce l’autore francese al nostro territorio, che non a caso ospita il Museo dedicato alla sua incredibile biografia e alla sua produzione letteraria. Sono intervenuti il Direttore del Parco di Porto Conte Mariano Mariani, il Direttore Artistico del MASE Massimiliano Fois e la traduttrice Carla Valentino, il direttore editoriale della Pagina Papiros Libros Diego Corraine. 

A chiudere l’evento l’osservazione astronomica a cura della Società Astronomica Turritana, liberamente ispirata all’opera “Il Piccolo Principe”. Mediterranea è organizzato dall’Aes Editori Sardi con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Alghero con il patrocinio e in partnernariato con la Fondazione Alghero, l’Azienda Speciale Parco Naturale Regionale di Porto Conte e un ampio parterre di istituzioni e privati.

Alghero: interventi contro l’erosione costiera

Gli interventi proponibili appaiono coerenti e calzanti con la situazione che riguarda il sistema costiero di Alghero ed in particolare tutto il tratto che da San Giovanni si estende fino a Fertilia passando per il Lido, Maria Pia e Cuguttu. I Comuni costieri che hanno nei loro territori criticità costiere che interessano una o più spiagge, purché contigue e connesse tra loro, potranno presentare la propria candidatura per il finanziamento delle spese di progettazione degli interventi di difesa costiera e di riqualificazione. “Alghero, così come tantissimi altri comuni costieri, sente urgente l’esigenza di progettare interventi di difesa costiera su cui da tempo era atteso un sostegno da parte della Regione” sottolinea l’assessore all’Ambiente Andrea Montis, che ringrazia per l’impulso impresso al settore l’Assessorato Regionale all’Ambiente. “La costituzione del fondo permetterà di avviare i servizi di progettazione senza gravare sui bilanci comunali e di disporre di progetti “quasi cantierabili” nel momento in cui si rendano disponibili le risorse. Alghero ha dei tratti di litorale in cui la linea di costa è in forte retrocessione e altri in cui vi è un avanzamento. Per citarne uno tra i diversi casi che necessitano interventi, basti pensare che almeno sino alla prima metà degli anni 70 la spiaggia del Lido e quella di Maria Pia erano percorribili in continuità attraverso un tratto di spiaggia di straordinaria bellezza, antistante il Camping Mariposa e l’ospedale Marino che, anche a seguito di alcune opere di difesa portuale, è andata via via sparendo sino alla situazione attuale. C’è dunque l’esigenza di tentare di ristabilire equilibri naturali” dichiara l’assessore Montis. Gli uffici comunali competenti sono già al lavoro ed hanno analizzato le modalità e i criteri per la concessione dei finanziamenti per la progettazione di interventi di difesa costiera e di riqualificazione a favore degli enti locali per l’affidamento di incarichi professionali, di cui al fondo di rotazione istituito con la legge regionale 21 febbraio 2023, n. 1 “Legge di stabilità 2023”. A tal proposito, posto che la scadenza di partecipazione al bando è fissata per il prossimo 14 luglio, e che l’amministrazione farà di tutto per esser comunque pronta, l’Assessore Andrea Montis con specifica missiva ha chiesto alla Regione, valutata l’attività necessaria per l’istruttoria, che possa essere concesso uno slittamento di 10 giorni del termine fissato. “Ne gioverebbe sicuramente la qualità del lavoro presentato come anche il carico di lavoro a cui, proprio i comuni costieri, sono sottoposti in questo particolare periodo dell’anno”.

“Igiene, Alghero in condizioni pessime: incapacità a gestire l’Assessorato”

ALGHERO – “Purtroppo l’incapacità di gestire un assessorato strategico ed importante per la città si sta manifestando in tutte le sue azioni. Quattro anni di confusione totale.L’assessore dovrebbe trarne le conclusioni senza avere le sollecitazioni da parte di nessuno.Basta passeggiare per la città e i suoi dintorni, ed è evidente che la sporcizia e i miasmi la fanno da padrone. Mancano tantissimi cestini gettacarte, marciapiedi e strade inguardabili, non si usano più le pulizie con idrante, trascuratezza e pochi controlli. Prendersela con i cittadini è facile ma sarebbe meglio fare un esame di coscienza sulla capacità di intervenire. In estate in particolare la situazione peggiora ma con una attenta programmazione i risultati si potevano ottenere intervenendo anche con una ricerca agli evasori.Dove l’ attenzione maggiore nel garantire un giusto decoro doveva essere più puntuale, la si riscontra nella pulizia dei litorali, già evidenziata un mese fa. Nulla è cambiato anzi sembra che le cose stiano peggiorando. Spiagge pulite tutto l’anno era il motto di tanti urlatori ma qui neanche a luglio si vede un cambiamento come sbandierato. Peccato, la città va avanti per inerzia ma se è in queste condizioni qualcuno dovrebbe sentirsi responsabile.

Raniero Selva ex-assessore Ambiente del Comune di Alghero

“Spiaggia facile”, ulteriori servizi ad Alghero

ALGHERO – “Spiagge sempre più sicure e fruibili, con il litorale urbano che diventa accessibile per tutti grazie all’attenzione che l’Amministrazione comunale ripone quotidianamente nella cura e gestione degli arenili”. Così il sindaco Alghero, Mario Conoci, commenta l’ulteriore passo in avanti che la città compie verso la cosiddetta “spiaggia facile”, l’area ad accesso facilitato dove sono presenti passerelle, pedane e postazioni che facilitano la fruibilità del litorale. Dai prossimi giorni si aggiunge un’ulteriore offerta che potrà migliorare ed integrare un servizio già apprezzato. Una associazione locale di volontariato ha manifestato la volontà di gestire l’area fornendo accoglienza alle persone con ridotta mobilità, supporto all’ingresso in acqua con sedia Job, raccordo con il personale di salvataggio messo a disposizione dall’Amministrazione comunale (ricordiamo che la postazione di salvamento a mare è limitrofa alla “spiaggia facile”), presidio dei servizi igienici (che verranno installati ad arrivo dell’associazione), socializzazione con i fruitori dei servizi anche attraverso momenti di animazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale.

La proposta è stata già trasmessa alla Regione Sardegna e potrà quindi essere oggetto di autorizzazione per un massimo di 90 giorni. “Un servizio che, come l’anno scorso, andrà ad arricchire ancora di più il valore sociale di quell’area che risulta frequentatissima in tutto l’arco della settimana”, dichiarano l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis e la delegata al Demanio Giovanna Caria. Dai prossimi giorni ripartirà anche il servizio di salvamento a mare nei tratti di spiaggia di libera fruizione di San Giovanni e Maria Pia: il Comune di Alghero ha infatti partecipato al bando e ottenuto un contributo di circa 24.000 euro dalla Regione Sardegna per l’attivazione del servizio a cui i competenti uffici comunali già lavorano per l’individuazione del soggetto gestore

Reflui e Calich, Mariani: “Azioni legali”, Pirisi: “Eviti strumentalizzazioni”

ALGHERO – All’indomani delle rassicurazioni giunta dal sindaco Mario Conoci rispetto l´accordo raggiunto per la riattivazione dei conferimenti in agricoltura, il direttore del Parco di Porto Conte annuncia il configurarsi di gravi e dannosi problemi all´ecosistema del Calich, già evidenziati dal 21 giugno, ravvisa violazioni di carattere ambientale e annuncia azioni legali che vedrebbero come destinatari Abbanoa e il Consorzio di Bonifica della Nurra. Nella missiva emerge anche un elemento di grande rilevanza, e di preoccupazione, ovvero che già nella “giornata del 21 giugno è stato rilevato un mutamento importante nella salinità della laguna del Calich” evidenziando di fatto un importante sversamento di acque dolci.

Al Direttore del Parco Mariani replica Mimmo Pirisi del Partito Democratico. “Mi faccia capire Dott. Mariani non vuole che si blocchi l’immissione dei reflui in agricoltura (nonostante sia obbligatorio il piano di gestione che equivale ad un piano di sicurezza per tutti) per salvaguardare la laguna del Calich ma alla sicurezza ambientale dell’intera Nurra chi ci pensa? Al rischio che si possano creare danni all’agricoltura, alle falde acquifere, ai cittadini agli imprenditori agricoli e all’intero sistema ambientale Algherese con le possibili conseguenze socio economiche e di immagine turistica chi ci deve pensare? Se vogliamo salvaguardare seriamente la laguna del Calich apra un bel confronto per trovare prima le cause e poi le soluzioni al problema ma eviti di prendersela con chi ha veramente a cuore il territorio e continuamente si occupa di esso, per il resto credo sia necessario da chi di dovere una risposta dettagliata alla sua giornalistica e pubblicistica nota”, chiude l’esponente politico.

Nuova vita per la pineta dell’Arenosu, oltre 700mila euro per bonificare l’area

ALGHERO – Nuova vita per la pineta dell’Arenosu. Nei giorni scorsi la Giunta comunale algherese guidata dal sindaco Mario Conoci ha approvato il progetto definitivo – esecutivo relativo al primo lotto funzionale dei lavori relativi alla bonifica dell’ex campo nomadi. Un progetto che ammonta a 754.624, 73 euro, con fondi provenienti dalla Regione tramite il Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. “Un iter lungo e difficoltoso al quale la struttura comunale ha lavorato instancabilmente per strappare al degrado e restituire una porzione importante di territorio alla libera fruizione degli algheresi” ha voluto sottolineare il primo cittadino. La svolta è arrivata nel mese di febbraio con l’approvazione della proposta di Piano Operativo di Bonifica e il successivo via libera della conferenza di servizi. È di questi giorni, invece, la delibera della Giunta comunale che ha approvato il progetto redatto dalla società Lithos Srl.

Si completa così il percorso di recupero di un’area verde di straordinario pregio, iniziato nel 2015 con lo sgombero del campo rom e proseguito negli anni successivi con ulteriori interventi. In particolare, nel 2020 nel corso dei lavori di caratterizzazione e messa in sicurezza sono stati rimossi oltre 200 tonnellate di rifiuti. «Le procedure sono molto complesse – dichiara l’assessore all’Ambiente Andrea Montis – e per questo ringrazio gli uffici e in particolare l’ingegnere Azara per la grande professionalità con cui ha gestito il complesso procedimento. A breve si potrà finalmente dare avvio all’ultimo step di lavori e a prescindere dai tempi necessari, che non sono mai dichiarabili con certezza, i terreni dell’Arenosu potranno essere restituiti alla collettività».
Soddisfazione espressa anche dall’assessore Antonello Peru. «L’importante intervento di bonifica che sarà realizzato in sinergia con l’Assessorato all’ambiente – commenta il delegato alle Opere Pubbliche della Giunta Conoci – permetterà di restituire alla cittadinanza un importante polmone verde che per troppo tempo era stato trascurato».

Terreni Abbado nell’EcoMuseo del Parco, intitolata la “Gruta de la Llumera”

ALGHERO – “E’ il regalo più bello per mio padre”. E’ Alessandra Abbado, figlia del maestro Claudio, che commenta positivamente la definizione dell’accordo tra Parco di Porto Conte, Legambiente e Famiglia Abbado proprio nel giorno del suo compleanno (avrebbe compiuto 90 anni). Un progetto che vede l’Ente Parco puntare alla sua crescita dell’offerta culturale, ambientale e anche artistica e questo grazie alla partecipazione ad un bando regionale dell’assessorato all’Ambiente. “Mostrami”, questo il nome dell’iniziativa definita dal Ceas Porto Conte, con cui si intende garantire l’accessibilità e la fruizione (a studenti di ogni grado, ricercatori scientifici, cittadini o membri della comunità, artisti, etc) di un bene comune che si inserirà nel circuito culturale e turistico dell’Ecomuseo di Porto Conte, il primo ecomuseo formalmente riconosciuto dalla Regione Sardegna, creando, quindi, le condizioni per una utilizzazione e fruizione del bene comune, stabile e prolungata nel tempo. Fra le finalità della proposta “Mostrami” c’è quella di contribuire alla realizzazione del progetto “C.RI.M.M. – Centro di Ricerca Macchia Mediterranea, iniziativa portata avanti nell’ambito del partenariato con la famiglia Abbado e Legambiente che coinvolge la Università di Sassari e che è orientato al tema della sostenibilità, della innovazione e trasformazione culturale che parte dalla natura per attivare ad affrontare i temi dei diritti, della giustizia e del benessere, coerentemente, con quanto stabilito dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2020. Iniziativa, come introdotto, al centro della conferenza stamp alla presenza, oltre che di Alessandra Abbado, del presidente dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca, degli assessori algheresi Andrea Montis, Alessandro Cocco e di Sassari Antonello Sassu, del direttore delle aree protette di Porto Conte Mariano Mariani e del Presidente di Legambiente di Sassari Michele Meloni e di Giampiero Mulas del Grup Espeleològic Alguerès

“Non possiamo che essere orgogliosi di questo progetto che vede dare nuovo risalto all’aspetto artistico, con il posizionamento nei terreni di Abbado del Lazzaretto di una straordinaria opera in pietra dell’artista, sempre attento all’ambiente, Michelangelo Pistoletto, e anche quello ambientale che, oltre la valorizzazione e tutela dell’area del litorale, vede la nostra decisione di intitolare a Claudio Abbado una delle più particolari grotte della nostra area marina protetta ovvero la gruta de la llumera (la grotta della luce)”, cosi il Presidente Tilloca. Una cavità fruibile, tramite richiesta, dal mare e che ha nella possibilità di godere, in alcune ore del giorno, dei raggi solari che creano un’atmosfera magica e unica. In chiusura il commento soddisfatto degli amministratori di Alghero e Sassari che sottolineano come, in generale, si tratti di “un progetto coraggioso e ambizioso che evidenzia ancora una volta la volontà di questo territorio di continuare a preservare le proprie bellezze sempre nell’ottica di una fruizione consapevole e di una mirata promozione delle sue peculiarità ambientali e naturalistiche”.

‘IT-alert’, in Sardegna il primo sistema di “allarme pubblico”

CAGLIARI – “Venerdì 30 giugno, alle ore 12, i cittadini presenti sul territorio sardo riceveranno sul telefono cellulare un sms di allerta. Si tratta di un test del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, ‘IT-alert’, per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile in Sardegna suoneranno contemporaneamente, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche abituali”. Lo ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, che, questa mattina, ha presentato l’iniziativa insieme al direttore generale della Protezione civile regionale, Antonio Pasquale Belloi.

Le gravi emergenze, individuate dal Dipartimento nazionale di protezione civile, sono maremoto (generato da un terremoto); collasso di una grande diga; attività vulcanica; incidenti nucleari o emergenze radiologiche; incidenti rilevanti in stabilimenti industriali; precipitazioni intense.

“Non è necessario iscriversi, né scaricare applicazioni, il servizio è anonimo e gratuito e chi riceverà il messaggio di test non dovrà fare nulla, tranne leggere il messaggio – ha aggiunto l’assessore Porcu – Invitiamo tutti, però, ad andare sul sito ‘it-alert.it’ e rispondere al questionario. Infatti, le risposte dei cittadini consentiranno di migliorare lo strumento, che, comunque, non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle”.

“La Sardegna sarà la seconda regione, dopo la Toscana, ad effettuare il test, mentre le altre seguiranno per completare il quadro entro il 2023. Il sistema, invece, entrerà definitivamente in funzione da febbraio 2024. Nei mesi successivi, la Regione Sardegna lavorerà affinché il nuovo sistema possa essere esteso anche alle situazioni emergenziali di competenza dei dipartimenti regionali. Per esempio gli incendi boschivi, particolarmente importante nei casi in cui fosse necessario evacuare la popolazione. Si tratta di un sistema innovativo indispensabile perché non si poteva più affidare ai soli organi di stampa e alle comunicazioni istituzionali l’informativa immediata in caso di emergenza. Ormai, quasi tutti sono dotati di un cellulare, perciò la copertura sarà praticamente del 100%”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente.

Parco Asinara, liberata una tartaruga: “Prosegue protezione”

CAGLIARI – Lo scorso 16 febbraio, nel Golfo dell’Asinara, è stato recuperato un giovane esemplare di Caretta caretta. “Oggi, dopo un periodo di osservazione a cura del Centro recupero tartarughe marine del Parco nazionale dell’Asinara, abbiamo potuto liberare ‘Carletto’ a Punta Lunga, restituendolo al suo habitat naturale”, ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, che, questa mattina, durante una visita nel Parco nazionale dell’Asinara, ha partecipato alla liberazione della tartaruga.

L’esemplare, di appena due chili, era stato recuperato e curato dai veterinari del Centro perché aveva difficoltà nell’immersione ed era stato trasferito all’Osservatorio del mare nel Parco per effettuare tutti gli accertamenti clinici.

“L’attività di protezione e salvaguardia delle tartarughe Caretta caretta è curata dalla ‘Rete regionale per la conservazione della fauna marina’, con il coordinamento dell’Assessorato regionale e la collaborazione del Corpo forestale e delle Capitanerie di porto – ha aggiunto l’assessore Porcu – Le spiagge della Sardegna, sovente, sono scelte da questa specie anche per nidificare, a riprova dell’ottimo stato di salute dei nostri litorali, dove trovano le condizioni climatiche giuste. Nelle prossime settimane, approfittando delle condizioni climatiche e del traffico nautico ancora contenuto, altri esemplari di tartarughe saranno rimessi all’interno del loro ambiente naturale. La Regione è impegnata da tempo sul tema della biodiversità marina, che rappresenta un fattore di ricchezza ambientale”.

Subito dopo, l’assessore Porcu ha inaugurato, a Cala Reale, lo spazio espositivo riservato allo scheletro di una balenottera che si era spiaggiata a Sorso nel 2017. L’allestimento dello spazio, aperto al pubblico, è stato curato, nella chiesetta di Cala Reale, dal Parco e dall’associazione Crama.

Infine, ha partecipato alla tavola rotonda “Dialogo transfrontaliero a supporto della Carta di partenariato Pelagos”. Alla Carta, sottoscritta da Francia, Italia e Principato di Monaco, hanno aderito oltre 136 Comuni, che svolgono attività di formazione, sensibilizzazione, comunicazione e primo intervento in caso di spiaggiamento di cetacei sul proprio territorio.

“Con l’Accordo Pelagos – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente – è stato creato un santuario per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo. Vogliamo migliorare la conservazione dell’ambiente marino, valutando e gestendo l’impatto dell’uomo sulle specie e sull’habitat. La ‘Carta Pelagos’ è lo strumento col quale i comuni costieri del Santuario realizzano le attività in favore dei mammiferi marini e del loro habitat”, ha concluso l’assessore Porcu.