“Rifiuti, si rischia il disastro: dissennato taglio delle Isole, Cacciotto agisca”

ALGHERO – “Siamo stati fin troppo facili profeti. Con un Ordine del Giorno dello scorso novembre abbiamo evidenziato i ritardi dell’Amministrazione Cacciotto nel bandire la nuova gara ed abbiamo espresso profonda preoccupazione per le gravissime criticità in tema di igiene urbana che la città di Alghero si apprestava ad affrontare nel periodo estivo. C’erano, e ci sono, una serie interminabile di falle nel servizio che abbiamo prontamente denunciato. Ma non ci siamo limitati alla denuncia dei disservizi”, cosi il capogruppo di Forza Italia Marco Tedde.

“Abbiamo proposto interventi immediati, a partire dall’adozione di urgenti atti amministrativi e indirizzi al Servizio Ambiente per consentire alla città di Alghero di affrontare l’imminente stagione turistica con un servizio di igiene urbana efficiente, a tutto vantaggio dell’attrattività e del decoro della destinazione turistica. Non siamo stati ascoltati, e oggi vediamo i preoccupanti risultati. Il dissennato taglio di mezzi e operatori nelle isole ecologiche dell’Agro, Valverde, Sant’Anna hanno provocato pericolose discariche a cielo aperto che rischiano di diventare strutturali se non si interviene immediatamente assumendo nuovi operatori e acquistando nuovi mezzi che abbiano le caratteristiche necessarie per essere messi in esercizio. Questi sono solo i prodromi ci una situazione che rischia di diventare esplosiva, con rischi per la salute degli operatorie e, per di più, con macchine ferme e non funzionanti”.

“Invitiamo L’Amministrazione Cacciotto ad intervenire con decisione, ripristinando le Isole ecologiche permanenti, intensificando la loro pulizia, e istituendo una Task Force politico-amministrativa straordinaria che affronti i vari problemi e metta in campo ipotesi immediate di soluzioni. A partire dall’aumento degli operatori stagionali. Eviti, l’Amministrazione Cacciotto, di scaricare responsabilità su precedenti amministrazioni e lavori per dare alla Città un servizio di igiene in linea con le esigenze di una città che si appresta a affrontare la stagione turistica. Noi dall’opposizione siamo disponibili a collaborare, ma sulla base di proposte chiare, risorse sufficienti e capacità di visione dell’immediato futuro del servizio di igiene urbana”.

“Rifiuti, isole itineranti: gravi disservizi, assemblea e commissione urgenti”

ALGHERO – “Il sindacato FIADEL, attraverso la voce del segretario territoriale Delrio Stefano, ritiene sia necessario programmare nel brevissimo termine un incontro con il Sindaco Raimondo Cacciotto, l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva e il Presidente della Commissione Ambiente Cristian Mulas, per poter affrontare con estrema urgenza (tra le tante) la problematica dei gravi disservizi alle isole itineranti che stanno affrontando i cittadini Algheresi in questi giorni”.

“Alle difficoltà legate ai disservizi nei ritiri e nella gestione delle isole itineranti, che stanno creando seri problemi ai cittadini, si sommano una serie di problematiche che si trascinano da tempo e che hanno portato il tutto ad una fase di forte malessere tra gli operai”.

Si è pertanto deciso di indire un’assemblea sindacale straordinaria il giorno Giovedì 22 Maggio che avrà come ordine del giorno i seguenti punti: Carichi di lavoro, Mezzi obsoleti, Previambiente, Problema sicurezza e salute Ecocentro Galboneddu e Varie ed eventuali

“Tali temi saranno affrontati con la partecipazione degli RSU FIADEL, la presenza del RLSSA di cantiere e il segretario territoriale FIADEL Delrio Stefano. Non si escludono ipotesi di proclamazione di sciopero in caso non venga trovata una linea d’intesa tra le parti o non vengano proposte ipotesi di soluzione delle problematiche che da troppo tempo affossano la qualità del servizio”.

“Lavoriamo per un servizio sempre più efficiente anche nell’agro”

ALGHERO – “Stiamo lavorando affinché si possa dotare le zone dell’agro di un servizio efficiente, anche con ulteriori concertazioni con i residenti, con i quali c’è una interlocuzione che sicuramente sarà migliorata. Il problema della zona Valverde, per la gran parte, è riferibile ad una presenza spesso massiccia di conferimenti da parte dei non residenti che continuano a depositare rifiuti nelle giornate in cui non è prevista la presenza dei contenitori. Lavoriamo anche ad una intensificazione dei controlli, parallelamente ad un miglioramento degli interventi dell’azienda incaricata del servizio”.

L’Assessore all’Ambiente Raniero Selva riferisce delle iniziative in corso per intervenire con efficacia sulla situazione creatasi nella zona Valverde – Sant’Efis, dove si verificano problematiche i cui effetti hanno provocato le proteste da parte dei residenti della zona. Il calendario della presenza delle isole ecologiche nella zona di Valverde prevede la presenza dei contenitori il lunedì e giovedì dalle ore 7 alle 12. L’intera zona sud della città è coperta tuttavia anche dalle isole ecologiche posizionate in via De Gasperi ( martedì e sabato dalle 7 alle 12 ) e Sant’Anna, ( lunedì, mercoledì e venerdì dalle 7 alle 12), per cui il conferimento per i residenti è disponibile e agevolato in pratica tutti i giorni della settimana. Da ricordare che sono disponibili gli Ecocentro di Galboneddu e Ungias, per coloro che non hanno potuto conferire i rifiuti nei giorni prestabiliti. Per quanto riguarda la zona nord della città, le isole ecologiche sono disponibili a Punta Moro ( martedì e giovedi dalle 7 alle 12) Sa Segada ( martedì e venerdì 7-12 ) Arenosu ( martedì e sabato 7-12) Guardia Grande ( lunedì, mercoledì e sabato dalla 7 alle 12 ).

Per la zona dell’agro è disponibile l’ecocentro di Santa Maria La Palma, tutti i giorni esclusa la domenica. Sono inoltre a disposizione le isole ecologiche di Piazzale della Pace ( mercoledì e venerdi 8-13 ) e via Corsica ( lunedì e sabato dalle 8 alle 13). Continua intanto e si intensifica la serie di controlli sugli ecobox dei pubblici esercizi che non ottemperano alle prescrizioni del regolamento e sulla tenuta delle strutture, compreso il rispetto degli orari di esposizione delle frazioni. “Siamo convinti che con la collaborazione di tutti i cittadini si possa ottenere un buon risultato sulla raccolta differenziata e sul decoro della città”, conclude Selva. Intanto l’Amministrazione, con il Servizio Ambiente, si prepara alle fasi del procedimento del nuovo appalto di igiene urbana della città. Alla scadenza del bando, sono pervenute sette proposte. Ora si sta procedendo alla nomina della Commissione esaminatrice, che avrà 80 giorni di tempo per chiudere la procedura.

Raccolta rifiuti, ancora criticità: necessari più contenitori, ritiri e pulizia

ALGHERO – “Continuano a emergere criticità nel servizio di raccolta rifiuti, con numerose segnalazioni da parte dei cittadini – in particolare dalla zona di Sant’Anna – Valverde che lamentano frequenti passaggi saltati e disservizi diffusi.

Va riconosciuto l’impegno dell’assessore Selva, che sta cercando di dare risposte concrete alle problematiche del territorio. Tuttavia, la società incaricata della gestione del servizio non riesce, ad oggi, a garantire pienamente un servizio regolare ed efficiente.

Alla luce delle continue segnalazioni ricevute, ho deciso di convocare con urgenza una seduta della Commissione Consiliare Ambiente (fissata per venerdi alle ore 9.30 negli uffici secondo piano a Porta Terra), per fare chiarezza sulla situazione e individuare insieme agli attori coinvolti soluzioni efficaci, in grado di rispondere alle legittime esigenze della cittadinanza.

L’obiettivo resta quello di migliorare il servizio, tutelare il decoro urbano e restituire dignità e vivibilità ai nostri quartieri”.

Christian Mulas
Presidente della Commissione Consiliare Ambiente

Nella foto la situazione dell’agro sud di Alghero nello specifico la strada di Valverde

Asinara, la Regione contro accordi Stato – privati

L’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente esprime netta e motivata opposizione rispetto all’iniziativa dell’Agenzia del Demanio di promuovere partenariati pubblico-privati per la valorizzazione economica di beni pubblici statali, tra cui due immobili situati a Cala Reale, sull’isola dell’Asinara.

Tali operazioni, se avviate senza una piena concertazione istituzionale, non sono accettabili e non trovano fondamento né giuridico né tecnico. Come previsto dallo Statuto speciale della Regione Sardegna (art. 14, Legge costituzionale 26 febbraio 1948), i beni immobiliari e demaniali dello Stato che hanno cessato la loro funzione istituzionale devono essere trasferiti alla Regione. In nessun caso possono essere concessi a privati senza la previa intesa con le autorità regionali competenti.

“Non si tratta solo di un vizio procedurale, ma di un errore politico e culturale, dichiara l’assessora dell’Ambiente, Rosanna Laconi. Qualsiasi proposta di valorizzazione deve avvenire nel rispetto della pianificazione territoriale regionale, della sostenibilità ambientale e soprattutto del diritto della Sardegna a decidere del proprio patrimonio. Ogni atto unilaterale in tal senso è respinto con decisione”.

La Regione è proprietaria della quasi totalità dell’isola dell’Asinara, compreso il demanio marittimo, ed è titolare delle infrastrutture essenziali (idriche, fognarie, viarie, trasporti). Nelle planimetrie ufficiali del Parco, la situazione infrastrutturale nella località Cala Reale è precaria: l’approvvigionamento idrico è garantito da un pozzo di acqua grezza, l’assenza di una rete fognaria completa impone il trasferimento dei reflui a 14 km di distanza tramite autobotte, e il servizio idrico integrato è ancora in fase di avvio.

“Proposte di riuso isolate, non coordinate con la programmazione regionale, sono tecnicamente infondate e ambientalmente insostenibili. La valorizzazione non si fa con gli annunci, ma con pianificazione, risorse pubbliche e partecipazione delle comunità”, ha aggiunto l’assessora Laconi.

Le schede dell’Agenzia del Demanio parlano di creazione di valore economico, sociale, culturale e ambientale tramite partenariato pubblico-privato. Tuttavia, manca qualsiasi riferimento alla co-pianificazione con le Regioni a statuto speciale o al rispetto delle normative ambientali e paesaggistiche vigenti nelle aree protette.

L’esponente di Giunta condivide e sostiene la mozione dei gruppi di maggioranza in Consiglio regionale, che chiede l’attuazione dell’articolo 14 dello Statuto speciale e la sospensione di ogni iniziativa unilaterale dell’Agenzia del Demanio sui beni pubblici della Sardegna. Un segnale politico chiaro a tutela del diritto dei sardi di gestire autonomamente il proprio patrimonio.

L’interesse collettivo, la tutela paesaggistica e la vocazione pubblica dei beni devono prevalere su ogni logica estrattiva. La Sardegna non è una riserva di immobili da privatizzare, ma una terra che ha il diritto di decidere del proprio futuro.

Ambiente e mare, Sassari ancora una volta conquista tre “Bandiere Blu”

SASSARI – Per la quinta volta consecutiva, il Comune di Sassari conquista tre Bandiere Blu: per le spiagge di Platamona, Porto Ferro e Porto Palmas, alle quali la Fee (Foundation for Environmental Education – fondazione per l’Educazione ambientale) ha riconosciuto l’importante premio internazionale dedicato alle località turistiche balneari la cui gestione è svolta secondo specifici criteri di sostenibilità. La cerimonia ufficiale di assegnazione si è svolta oggi, 13 maggio, a Roma.

Per completare l’iter di candidatura di Sassari per la “Bandiera Blu 2025” è stato redatto il Piano di Azione per la Sostenibilità (Action Plan) su un questionario inviato dalla Fee Italia a tutti i Comuni candidati, approvato dalla Giunta a febbraio.

Nel Piano sono state individuate le azioni per «assicurare uno sviluppo che preservi salute, sostenibilità e prosperità del pianeta, ricorrendo per questo scopo ad un insieme di misure sociali, ambientali ed economiche a livello locale».

Attraverso la redazione del Piano richiesto dalla Fee, le Amministrazioni candidate alla “Bandiera Blu 2025” hanno dovuto argomentare e documentare le azioni in corso e in programma nel triennio 2025-2026-2027, per presentare tutte le misure che saranno adottate o che sono già state adottate nel 2024, necessarie a contrastare il surriscaldamento globale e il cambiamento climatico in atto, così come indicato dall’Unione europea con il Green Deal.

La stagione Bandiera Blu per le spiagge sassaresi inizia il 1° luglio e termina il 31 agosto. Durante questo periodo saranno attivi tutti i servizi e soddisfatti tutti i requisiti della Bandiera Blu. Gli arenili possono essere oggetto di visite di controllo da parte dei funzionari della Fee, per verificare la conformità ai criteri stabiliti dal programma; pertanto, la conferma dell’assegnazione della Bandiera non è mai scontata.

I requisiti di idoneità sono molteplici: a partire dalla qualità delle acque, per la quale è previsto un periodico campionamento (solo le spiagge con acque classificate come “eccellenti” negli ultimi quattro anni, possono ambire all’assegnazione), per proseguire con l’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, passando per la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini e la pulizia della spiaggia, la raccolta differenziata e la gestione adeguata dei rifiuti pericolosi. Particolare attenzione viene rivolta alla sicurezza dei bagnanti, con i servizi di salvataggio e la segnalazione del limite di acque sicure, all’accessibilità per tutti, alla presenza di un punto acqua e dei servizi igienici.

Ampio spazio, infine, deve essere dedicato all’educazione ambientale, rivolta in particolare alle scuole ed ai giovani, ai turisti e ai residenti: sarà il Centro di educazione Ambientale (Ceas) Lago Baratz a realizzare attività e laboratori sia nella sede del Centro che nelle spiagge insignite della Bandiera Blu. Al Ceas Lago Baratz sarà inoltre istituito il “Punto Blu”, un punto informativo per ottenere informazioni sul programma.

La Fee Italia, attraverso una giuria nazionale, identifica i Comuni idonei tra quelli che hanno presentato candidatura, attraverso l’analisi e la valutazione delle risposte documentate ai quesiti riportati sul questionario Bandiera Blu.

La Bandiera Blu è un ecolabel (marchio di qualità ecologica dell’Unione europea) volontario assegnato alle località turistiche balneari gestite con l’obiettivo principale di promuovere una conduzione sostenibile del territorio attraverso indicazioni che pongono l’attenzione e la cura per l’ambiente alla base delle scelte politiche.

La prima Bandiera Blu di Sassari fu conquistata nel 2016 da Porto Ferro, Porto Palmas dal 2017 e nel 2021 si è aggiunta Platamona.

Sant’Anna, montagne di rifiuti ripulite dall’impresa: aumentare subito il ritiro

ALGHERO – Era prevedibile che con l’eliminazione dell’isola ecologica di Sant’Anna ci sarebbero stati dei problemi. Questo anche a seguito di una lacunosa per non dire assente comunicazione che avrebbe dovuto far sapere, per tempo e meglio, tale scelta e soprattutto rendere noto che solo una volta a settimana è possibile conferire tutte le frazioni.

Solo il lunedì. E questo è quello che accade il primo giorno della settimana. File di auto per gettare le buste e montagne di rifiuti. Un pessimo benvenuto in una delle aree dell’agro algherese più abitate. L’assessore all’ambiente Selva, interpellato, si è subito attivato facendo arrivare più mezzi per ritirare i grossi cumuli di immondizia e concordando sul fatto che sia necessario aumentare la presenza dei cassonetti per il conferimento di tutte le tipologie di rifiuti, almeno altre due volte alla settimana, dunque in totale tre.

E’ anche comprensibile che in un periodo di transizione possano esserci maggiori criticità, ma proprio per scongiurarle è necessario fare scelte che vadano incontro alle abitudini e numero di residenti delle varie zone della Città. Questo, ovviamente, al netto dei soliti incivili che non attendono il posizionamento dei cassonetti e abbandonano i rifiuti in maniera illegale. Ma, per evitare questo, come sanno tutti, è necessario aumentare ritiri e pulizia, anche se tutto è legato ai fondi a diposizione che, però, anche in questo caso, visto l’imponente avanzo di Bilancio, si potrebbe intervenire subito per attivare immediati rinforzi del servizio.

Nella foto la condizione del punto di raccolta dei rifiuti prima e dopo

Avvoltoio Capovaccaio, eccezionale avvistamento nel Parco di Porto Conte | foto e video

ALGHERO – Eccezionale avvistamento della coppia di avvoltoio capovaccaio in fase riproduttiva lungo le falesie della penisola di Capo Caccia. Immagini straordinarie ed uniche rese possibili grazie all’utilizzo di una rete di videosorveglianza h24 realizzata dal Parco di Porto Conte che già da qualche anno monitorano un’altra importante e consolidata presenza, quella del falco pescatore.

Straordinario ed eccezionale avvistamento, nelle scorse settimane all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte, di tutte le fasi di accoppiamento dell’avvoltoio capovaccaio. Grazie all’ausilio di performanti telecamere è stato possibile immortalare la coppia, ed avere finalmente la certezza della sua presenza ormai stabile e stanziale, anche a fini riproduttivi, lungo le falesie di Capo Caccia. Un risultato davvero unico nel panorama italiano. Un esempio di monitoraggio pienamente riuscito grazie all’utilizzo della tecnologia, con zero impatto antropico. Gli avvoltoi capovaccaio sono stati osservati per la prima volta e casualmente sei anni fa nell’ambito del progetto “Life Undergriffonwings” dai ricercatori del Dipartimento di Veterinaria dell’Università degli Studi di Sassari durante l’osservazione dei grifoni in collaborazione con i tecnici del centro recupero fauna dell’Agenzia Forestas, ma mai, fino ad oggi, nonostante la conferma della loro presenza, era stato possibile immortalarne l’accoppiamento ed avere, quindi, la certezza della loro nidificazione. Da allora, parallelamente alle attività di controllo, monitoraggio e rinforzo della popolazione del grifone e con lacollaborazione fra il Parco e i ricercatori del Dipartimento di Veterinaria, guidati dalla prof.ssa Fiammetta Berlinguer, è stato attivato un protocollo di osservazione dedicato all’avvoltoio capovaccaio.

I risultati ottenuti – affermano i tecnici del Parco – sono il frutto di una serie di azioni di tutela e di una rete di relazioni che il Parco, con la collaborazione degli uffici del Servizio tutela della natura dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente, ha curato negli anni in contatto con ISPRA, con l’Università di Sassari, con il centro di recupero fauna di Bonassai dell’Agenzia Forestas guidato dal veterinario Marco Muzzeddu, con qualificati esperti del settore ornitologico e con altri Parchi nazionali e regionali della penisola.

Grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Sardegna, ma anche grazie ai finanziamenti da parte di società private che hanno creduto in questi progetti del Parco di Porto Conte, quali in particolare la società Acqua e Terme Uliveto S.p.A. e la Fondazione Gioia e Carlo, il Parco ha realizzato un importante progetto di infrastrutturazione di una rete di videosorveglianza lungo le falesie di Capo Caccia che ha consentito questi eccezionali risultati.

L’attività è partita qualche anno fa e i primi importanti risultati hanno riguardato il monitoraggio h24 dei siti di nidificazione del falco pescatore ed lo studio dei loro spostamenti grazie ai gps posizionati sui nuovi nati. Subito dopo il Parco di Porto Conte ha aderito al progetto nazionale “Falco Pescatore Italia” reso possibile grazie alla partnership avviata in questi anni con il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano ed in particolare con lo staff guidato dall’ornitologo Giampiero Sammuri, attuale presidente dello stesso Parco nazionale. Del progetto “Falco Pescatore – Italia” fanno parte il parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, il parco nazionale dell’Asinara, il parco regionale della Maremma e il parco regionale di Migliarino San Rossore Massacciucolioltre che naturalmente il Parco di Porto Conte.

Grazie alle telecamere installate quindi è stato possibile, non solo monitorare h24 le coppie nidificanti del falco pescatore, ma anche immortalare oggi l’eccezionale accoppiamento dell’avvoltoio capovaccaio. Un monitoraggio accurato reso possibile anche grazie alle abilità del tecnico faunista Vincenzo Rizzo Pinna.

“Siamo particolarmente soddisfatti di questi importanti risultati in campo conservazionistico- spiega il Presidente del Parco naturale regionale di Porto Conte Emiliano Orrù- Oggi il Parco è diventato un punto di riferimento internazionale per numerosi studiosi e ricercatori in campo avifaunistico soprattutto per il fatto che in soli 60km di coste nidificano specie di straordinario interesse conservazionistico. Dove al grifone, al capovaccaio ed al falco pescatore si aggiungono i procellariformi come l’uccello delle tempeste (seconda colonia a livello Mediterraneo) e la berta maggiore”.

Infine, un’ulteriore importante novità per i visitatori del Parco: le straordinarie immagini del capovaccaio e quelle del falco pescatore verranno presto proiettate in tempo reale da un nuovo maxi schermo installato presso il giardino di Casa Gioiosa.

ECCO LE STRAORDINARIE IMMAGINI DELL’ACCOPPIAMENTO:
https://www.youtube.com/watch?v=pt8_1iDOy_0

Giornata del mare e della cultura marinara, AMP Capo Caccia Isola Piana e scolari protagonisti

ALGHERO – Si è svolta la “Giornata del mare e della cultura marinara” che ha visto protagonisti l’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana e gli alunni delle scuole di Alghero. Grande attenzione per i temi legati alla preziosa risorsa

Alghero ha celebrato la “Giornata del mare e della cultura marinara”. Negli scorsi giorni, con il coinvolgimento dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana, si è svolto l’appuntamento dedicato al rispetto e tutela di questa preziosa risorsa e alla valorizzazione di attività e tradizioni che vedono Alghero, storicamente, primeggiare.

Una celebrazione importante, organizzata e coordinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, di cui anche il Parco di Porto Conte e l’AMP Capo Caccia Isola Piana sono stati protagonisti.

L’evento si è sviluppato dalla mattina con gli alunni di alcune classi della Scuola Primaria Maria Immacolata e della Scuola Secondaria “Grazia Deledda” di Alghero che si sono resi protagonisti del ricchissimo programma volto, come detto, a porre l’attenzione sui vari aspetti connessi alla tutela e fruizione del mare.

Ad accogliere i giovani partecipanti negli spazi della Capitaneria di Porto anche i biologi delle nostre aree protette, che hanno illustrato le attività di studio, monitoraggio svolte dall’AMP e le buone prassi per una corretta e sostenibile fruizione della nostra straordinaria “risorsa mare”.

La giornata è poi proseguita con una visita a bordo delle Motovedette del Corpo, presso la banchina Dogana del porto di Alghero, e del Motopesca ADELE – PT1432, per scoprire gli attrezzi da pesca comunemente impiegati dai pescatori professionali. Ma non solo, infatti, nel prosieguo dell’appuntamento, i ragazzi hanno assistito alla dimostrazione di una operazione di salvataggio in mare a cura della Guardia Costiera.

“Una preziosa occasione per continuare a costruire una vera cultura del mare, soprattutto nelle giovani generazioni, e una conoscenza sempre più approfondita di questa importante risorsa da preservare e tutelare”, così commentano dall’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana.

Differenziata a Sassari, obiettivo 65% (puntando sulla comunicazione)

SASSARI – «Portare la raccolta differenziata al 65%». È l’obiettivo fissato dal sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia. «Una città sensibile ai temi ambientali non può restare fanalino di coda nell’isola e non accedere a premialità che consentano di implementare il servizio senza incidere sulle tasche dei contribuenti», argomenta. «E una raccolta più efficiente significa maggior decoro urbano e una città più pulita – dice Mascia – più accogliente e più adatta all’idea che abbiamo della fruizione comunitaria di piazze e vie cittadine».

A dettagliare le scelte per arrivare alla meta è il vicesindaco e assessore a Transizione ecologica, Salvaguardia del territorio e Decoro urbano, Pierluigi Salis. «Estenderemo il più possibile l’area interessata dal sistema del porta a porta, iniziando da alcuni quartieri attigui a quelli in cui già è attivo», annuncia l’assessore. «Il ritiro “a domicilio garantisce livelli elevati di differenziata – spiega –responsabilizza gli utenti e favorisce un controllo capillare». Gli uffici stanno valutando ogni elemento per decidere come e da dove far partire «un cambiamento che prima o poi interesserà tutta l’area urbana del territorio comunale, ma sarà graduale e adattato alle caratteristiche di ogni parte della città», assicura Salis.
La linea di Palazzo Ducale è stata illustrata oggi in una conferenza alla quale hanno partecipato il dirigente del settore Ambiente, Gianni Pisoni, la responsabile del servizio Gestione dei Rifiuti e Bonifiche, Deborah Manca, e il coordinatore delle attività di comunicazione dell’appalto dei rifiuti, Giampiero Barrocu. Con loro c’era anche il responsabile Sviluppi Digitali di Abinsula, Stefano Salaris. Sono stati loro a raccontare le novità: introduzione di nuovi orari di conferimento nei quartieri dove ci sono i cassonetti, revisione del sistema sanzionatorio, potenziamento dei sistemi per interagire con l’amministrazione, ripristino di tutti gli strumenti di controllo. «Si potrà conferire dalle 13 alle 24, mentre il regolamento vigente aveva abolito tali limiti orari», è la prima notizia. «Nel weekend non si potrà conferire dalle 24 di venerdì alle 13 di domenica», è la seconda. «La domenica le discariche sono chiuse e per questo non avviene il ritiro dei rifiuti – è la spiegazione – ma così si preservano decoro e igiene».

Il nuovo sistema partirà il 1° giugno, ma all’inizio la tolleranza sarà massima. Alle nuove regole si affiancherà un’adeguata attività di informazione. «Sui cassonetti ci saranno degli adesivi che indicheranno gli orari e conterranno un qrcode per accedere all’app MunicipIo, che è stata potenziata», è stato rimarcato. Oltre a poter fare segnalazioni e a ricevere feedback tempestivi, l’app consentirà di prenotare il conferimento degli inerti oltreché il ritiro di rifiuti ingombranti o di sfalci.
Gli operatori di SassariAmbiente e gli agenti di polizia locale assegnati al settore Ambiente presidieranno il territorio per fornire informazioni utili e impedire errori. «Ma l’attuale 61% è figlio anche di condotte scorrette, perciò dopo il necessario periodo di adattamento ci sarà una sanzione di 50 euro per ogni contravvenzione», è lo step che si vuole evitare. Intanto «è in corso il check delle 70 telecamere presenti sul territorio comunale, in prossimità dei cassonetti, per individuare e sanzionare chi resterà indifferente a ogni richiesta di collaborazione – è l’avvertimento – serve un impegno collettivo, serve la collaborazione di tutti».

E per consentire a tutti di conoscere le novità e di adeguarsi, il Comune ha realizzato una campagna di comunicazione. Testimonial d’eccezione Pino e gli anticorpi, ossia i fratelli Stefano e Michele Manca, che hanno presentato in anteprima il primo video in fase di realizzazione nell’ambito del progetto La città che vogliamo. Più decorosa, più pulita, più vivibile e più ospitale.