“Camposanto algherese violentato”

ALGHERO – “Il degrado del Cimitero di Alghero ha ormai raggiunto il punto di non ritorno: i roghi delle bare e di altri oggetti nei terreni attigui sui cui si affacciano i loculi sono uno degli ultimi atti al limite del lecito e del decoro che violentano quotidianamente il Camposanto”. Cosi il capogruppoo del Partito Democratico Mimmo Pirisi sulla gravissima situazione del cimitero di Alghero [Leggi].

“Poche settimane fa il fumo causato dalla combustione della bare si sprigionava e si diffondeva in tutta la zona di via Vittorio Emanuele: un fumo acre e denso causato del legname con cui sono fatti i feretri (e si spera che in quei roghi non venissero bruciati materiali cancerogeni) ma soprattutto dall’irresponsabilità, ancora da accertare, direttiva e materiale di chi ha avuto l’idea di appiccare il fuoco in un campo all’aperto e per di più vicino alle tombe; in un colpo solo, si è rischiato un disastro ambientale, un potenziale danno per la salute dei cittadini ed un affronto incalcolabile alla compostezza di un luogo di preghiera e raccoglimento”.

“Ma come ho già detto, sono troppe le villanie che il Cimitero affronta ogni giorno: basta fare un giro nella zona per assistere a casi di incuria, lordura e cafonaggine come i cassonetti per i fiori pieni e spesso di rifiuti non adatti, le bottiglie di plastica infilate persino tra i cipressi, perdite d’acqua dalle fontane e conseguenti allagamenti, il vociare scomposto di lavoratori e visitatori sin dalle prime luci del mattino, le muffe e le infiltrazioni che divorano l’area dei nuovi colombari a nord-est, i loculi vuoti che dovrebbero ospitare le urne cinerarie riempiti con spazzatura o sede dei piccioni, mentre una struttura di recente costruzione che sta già ospitando dei feretri giace incompleta, senza tetto di copertura e nel più totale degrado (e senza neppure un minimo di buon gusto estetico). Suonano come una beffa, poi, i cartelli con il decalogo per il rispetto delle regole del luogo attaccati alla bene e meglio sui muri dei colombari e persino sui cipressi”.

“Sicuramente non giova la situazione di stallo completo dei lavoratori In House che attendono risposte per il loro futuro lavorativo a fronte dei paventati licenziamenti per il risanamento della partecipata, magari con l’inglobamento nella rete metropolitana di Sassari del personale e dei rapporti giuridici delle società in House, soluzione che garantirebbe più sicurezze per il loro posto di lavoro, su questo aspetto il Partito Democratico continuerà a sollecitare in maniera costruttiva l’attuale amministrazione comunale affinché si possano dare delle risposte concrete ai lavoratori. Ma di fronte al rispetto per i morti nulla si può giustificare: il Comune si attivi affinché si ripristini al Camposanto ciò che deve accumunare i vivi e chi non c’è più, ovvero il rispetto della dignità umana”.

Nella foto Mimmo Pirisi

S.I.