Calvario bruniano: resa dei conti

ALGHERO – Un Calvario, non ci sono altri termini più calzanti per descrivere il percorso amministrativo e politico dell’alleanza alla guida della città dal 2014. Tre anni e quattro estati di colpi di scena, riunioni, incontri, tavoli, rotture, uscite, rientri e soprattutto, ed è questo che deve interessare a tutti gli algheresi, e infatti basta farsi un giro per registrare il loro parere, senza quelle risposte annunciate in campagna elettorale. Soprattutto sulle tematiche prioritarie del territorio dunque sanità, porto, viabilità, Maria Pia, Puc, Porto Conte, Pul e tanto altro.

Senza i voti dell’Udc Bruno e i suoi non avrebbero vinto le elezioni e senza i voti dei consiglieri scudo crociati non avrebbero ottenuto i posti al sole di questi mesi e soprattutto la possibilità di governare una città dalle enormi potenzialità inespresse qual è Alghero. Oggi, anzi venerdi sera, i consiglieri centristi Alessandro Loi e Donatella Marino insieme agli altri organismi del partito, hanno deciso di di dire basta. Vista la mancata risposta ai punti programmatici elencati negli scorsi giorni, l’Udc va definitivamente all’opposizione.

“La nostra onestà intellettuale ci impedisce di proseguire un’esperienza politica che non sembra offrire più margini di realizzazione secondo quanto più volte richiesto e concordato. Lo facciamo nell’esclusivo interesse della collettività rinunciando, senza alcun rimpianto, a ricoprire importanti ruoli istituzionali”, scrivono dallo Scudo Crociato. Parole inequivocabili che sanciscono la definitiva separazione tra il partito guidato da Loi e il centrosinistra di Mario Bruno. Una scelta anche politica. Infatti, a parte i punti programmatici, non è andato giù all’Udc l’evidente riavvicinamento (semmai ci sia stato un allontanamento) tra Bruno e i vertici regionali del Pd, almeno nella corrente soriana. Questo, è evidente, in vista dei congressi dei dem e soprattutto delle elezioni nazionali. Fare l’utile idiota non piace a nessuno, figuriamoci ad una forza politica senza la quale non si sarebbero vite le elezioni. E, dunque, eccoci qua a raccontare l’ultima parte del Calvario.

Gli scenari. Adesso ci sarà la resa dei conti. Lunedi il Consiglio Comunale convocato, però, in seconda convocazione per martedi. Questo perchè il Sindaco sapeva già di avere dei numeri risicati. In quella data, ovvero il primo di agosto, dovrebbero svolgersi i lavori. In discussione e votazione il Bilancio Consuntivo. Vista anche l’assenza di Linda Oggiano, se tutti i consiglieri bruniani vanno in aula, la maggioranza arriverebbe a 12. Uno un meno delle opposizioni che invece sarebbero 13. A questo punto il Documento Contabile sarebbe bocciato e non ci sarebbe più maggioranza. Fatto, quest’ultimo, che oramai è accertato e appurato, come chiedono tutti, Pd compreso, a Bruno non restano altro che le dimissioni.

Nella foto il Consiglio Comunale di Alghero

S.I.