Bruno perde Pds, Centro e mezzo Pd

ALGHERO – Se mai ci fosse stata bisogno di una conferma, questa è arrivata. Mario Bruno, qualora, come pare, sarà ricandidato a Sindaco, non avrà più il sostegno del “Centro” ovvero quell’area politica che, nel 2014, ha permesso all’attuale sindaco uscente di vincere le elezioni. Infatti, come tutti sanno, senza la sua alleanza senza i voti dell’Udc di Antonello Usai e dell’Upc di Gianni Cherchi (numeri alla mano) non avrebbe vinto le elezioni.

E non solo. Infatti anche buona parte del Partito Democratico, diciamo quella da sempre maggioritaria e vicina al Segretario Salis e al Dirigente Daga, non pare abbia certo intenzione di rimboccarsi le maniche e andare a a sudare per provare a incoronare ancora Bruno. A questi si aggiunge pure la netta distanza, da tempo, oramai presa da Carlo Sechi e altri esponenti di sinistra che non si ritroverebbero in un ricandidatura dell’attuale sindaco.,

E Bruno, in vista della sua eventuale riconferma a candidato, non solo perde le due forze centriste, da sempre ago della bilancia, ma pure il Partito dei Sardi (che potrebbe andare col Centrodestra oppure da solo). Nato dalla sua stessa maggioranza ciò significa perdere ulteriormente consensi e voti visto che, oltre l’ex-assessore Tanchis, ci saranno candidati nel Pds diversi rappresentanti che nel 2014 hanno sostenuto Bruno.

Oggi con l’ex-consigliere regionale di Progetto Sardegna ci sono la sua lista (capeggiata da Gabriella Esposito e Pietro Sartore), forse un’altra messa in piedi da Raimondo Cacciotto e quello che dovrebbe essere un movimento degli ambientalisti guidato da Roberto Barbieri. Per il resto tutto è in alto mare. Un parte (minoritaria) del Partito Democratico lo sosterrebbe, poi c’è la Sinistra che, riunitasi in una lista con Maria Graziella Serra e Giusy Piccone, vuole passare prima dalle primarie e dunque non è ancora così convinta del sostegno.

Ma, come detto, la vera notizia, ribadita dalle colonne dell’Unione Sarda è che Bruno ha perso definitivamente il “Centro” e, come è evidente e noto, senza i voti di quell’area, l’elezioni non si possono vincere. Certo, niente ancora è certo e tutto è da definire. Del resto per come ci ha abituato la politica algherese, sopratutto negli ultimi anni, tutto può accadere. A parte 5 Stelle che ha indicato Ferrara, c’è il Centrodestra che, tutti i sondaggi danno per coalizione stra maggioritaria, però c’è il nodo del candidato a sindaco. L’elettorato si attende un nome di rilievo, ma la verità è che occorre qualcuno che, oltre i voti, abbia le capacità per far uscire questo territorio dal pantano.

Una cosa è sempre più evidente: la volontà degli algheresi di avere qualcosa di meglio e soprattutto ottenere le riposte attese (aeroporto, porti, strada 4 corsie, circonvallazione, più turismo, nuove attività e hotel, strade riqualificate, più verde, decoro, rinascita dello sport e della movida, mercati pi vivi, riqualificazione immobili, etc). In questi 5 anni, purtroppo, ed è la verità, praticamente non è accaduto niente di importante in tale senso. Anzi, pare a tutti che Alghero abbia compiuto dei pericolosi passi indietro. Così, non si può più andare avanti. O si cambia o anche l’ultimo treno sarà passato.

Nella foto Mario Bruno

S.I.