Bruniani assetati di potere: dimissioni

ALGHERO – “Ci risiamo, ricomincia lo stucchevole confronto tra garantisti e giustizialisti. Se non fosse per il dramma umano che si cela dietro vicende quali quella che ha colpito l’Amministrazione del nostro Comune, con gli arresti domiciliari del Vice-sindaco e alcuni dipendenti, il dibattito potrebbe strappare qualche momento di insofferenza e noia”. Il Partito Democratico, già casa del Sindaco Bruno e di molti consiglieri di maggioranza, prende, ancora una volta, ma diremmo definitivamente, con anche il supporto di tutti i gradi del partito, le distanze dall’attuale fallimentare compagine governativa. La quale, nonostante i noti arresti, dichiara di volere andare avanti in quello che, da molti è definito, una sorta di “delirio di onnipotenza” effetto di necessità impellenti e abissale distanza dalla realtà.

“L’Italia – scrivono dalla segretaria del PD – è un Paese garantista, le nostre leggi, per quanto perfettibili, tutelano i cittadini, che quando accusati possono difendersi nelle sedi opportune. Delle decisioni della Magistratura non ci resta che prendere atto. Ci saranno i processi, poi si vedrà. Da tali tristi eventi rimangono comunque segni indelebili che, nonostante le frequenti assoluzioni, non spariscono. In tale sistema comunicativo ciò che rimane nel ricordo collettivo è facile da immaginare”.

“Ciò che è successo ad Alghero riguarda la comunità nella quale viviamo e dedichiamo il nostro impegno sociale e ciò ci obbliga a muovere le osservazioni politiche nonché a valutare l’operato come Partito Democratico. Con i fatti abbiamo dimostrato, nonostante l’invito del Sindaco ad entrare in maggioranza, che in mancanza di un progetto definito, condiviso, era inutile stare nella stanza dei bottoni. Là permangono gli assetati di potere, coloro che traggono un piccolo consenso elettorale dello stare sempre e comunque al comando. Il Partito Democratico è capace di andare oltre la rabbia, essere utile alla comunità con idee e proposte, pronti a criticare chi naviga a vista, con il solo fine di perpetuare la propria sopravvivenza politica. Cosi non può andare avanti, Alghero merita qualcosa di meglio”.

“Di fronte a una città scioccata non possiamo che stigmatizzare la superficialità del comunicato col quale il Sindaco ha liquidato una così triste vicenda. Far finta che nulla sia accaduto, ci induce a chiedere al Sindaco spiegazioni plausibili e doverose nei confronti dei cittadini. In assenza di queste, dopo la metamorfosi della Giunta, totalmente modificata rispetto a quella proposta a inizio legislatura, la liquidazione dei consiglieri più votati, la mortificazione della tecnostruttura comunale, coi lavoratori costretti ad operare in condizioni di scarsa serenità, non ci resta che prendere atto della triste realtà e chiederne con fermezza le dimissioni”.

Nella foto in prima fila i consiglieri e segretario del Pd

S.I.