Pescatori, il Parco di Porto Conte conferma dialogo e confronto

ALGHERO – “Piena disponibilità al dialogo e ferma volontà di lavorare insieme a tutte le realtà della pesca locale, per tutelare le tradizioni, valorizzare le attività sostenibili e garantire regole chiare che assicurino un futuro stabile al comparto”. Dai vertici del Parco Regionale di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana la certezza che ogni iniziativa sarà condotta nel pieno rispetto delle normative vigenti e con l’obiettivo di favorire un confronto costruttivo tra tutte le componenti del settore. Così il presidente Emiliano Orrù all’indomani delle divergenze tra le diverse realtà associative di pescatori: l’Associazione Riviera del Corallo e l’Associazione Pescatori Mille Lire che non trovano ancora convergenza sulle proposte relative all’attività nel territorio dell’Area Marina Protetta.

La frattura emersa evidenzia come, all’interno del comparto, non vi sia purtroppo una posizione unitaria. Elemento questo che rende più complesso il percorso intrapreso dalla Commissione consiliare e dal Parco per individuare nuove soluzioni ed eventuali migliorie condivise da portare all’attenzione del Ministero. “In questi mesi – conferma Orrù – insieme al presidente Christian Mulas abbiamo lavorato con la massima apertura e disponibilità per facilitare un confronto costruttivo tra tutte le componenti del settore. Il Parco lavora incessantemente e continuerà a impegnarsi affinché si superino le divergenze tra i pescatori, nell’interesse della comunità e della tutela del territorio”.

Il Presidente della Commissione Ambiente, Christian Mulas, aggiunge: “Sono dispiaciuto che, ancora una volta, tra i pescatori non si riesca a costruire l’unità necessaria. Da sette anni mi impegno per venire incontro alle esigenze e alle tradizioni di questa categoria: ho convocato numerose commissioni, molte più di quante ne fossero mai state dedicate in passato, proprio per dare voce a chi rappresenta un’attività che è cultura e storia della città di Alghero. Ho lavorato costantemente per sostenere, tutelare e valorizzare questa realtà, affinché potesse continuare a vivere e operare nel migliore dei modi. Oggi, però, dobbiamo prendere atto che manca ancora una posizione condivisa all’interno del comparto”.

Nonostante le divisioni attuali, le istituzioni confermano la propria disponibilità a proseguire il dialogo con tutte le rappresentanze della pesca, senza esclusioni, mantenendo il pieno spirito di collaborazione che ha sempre caratterizzato il lavoro svolto finora. In coerenza con gli impegni assunti e nel rispetto delle procedure richieste per garantire certezza normativa e un quadro regolamentare chiaro, a tutela della piccola pesca nell’Area Marina Protetta, il disciplinare sarà finalizzato e trasmesso ufficialmente al Ministero a gennaio. Mese in cui potranno e dovranno proseguire occasioni di incontro e confronto al fine di addivenire ad una auspicabile e proficua unità.

Mar de Plata Marina: un cantiere nautico sempre più moderno e sicuro

ALGHERO – Mar de Plata Marina, cantiere nautico di riferimento del Porto di Alghero e del Nord Ovest della Sardegna, ha avviato un importante progetto di rinnovamento delle proprie strutture, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa e garantire standard di sicurezza sempre più elevati.

In questi mesi sono in corso i lavori per la realizzazione della nuova pavimentazione del cantiere, un intervento fondamentale per rendere le aree operative più funzionali, resistenti e sicure, soprattutto durante le fasi di movimentazione e manutenzione delle imbarcazioni. La nuova pavimentazione consentirà una migliore disposizione degli spazi e una maggiore affidabilità nelle operazioni quotidiane integrando i sistemi di depurazione delle acque di lavaggio delle grosse imbarcazioni che non possono accedere a quello già esistente.

Il percorso di ammodernamento del cantiere era già iniziato lo scorso anno con l’acquisto di un travel lift da 70 tonnellate, un investimento strategico che ha permesso alla Mar de Plata Marina di ampliare i servizi offerti e di gestire in sicurezza anche imbarcazioni di grandi dimensioni. L’introduzione di questo mezzo ha rappresentato un passo decisivo verso l’innalzamento degli standard tecnologici e operativi del cantiere.

Grazie a questi interventi, la Mar de Plata Marina conferma il proprio impegno nel miglioramento continuo delle infrastrutture, nella tutela della sicurezza e nella qualità dei servizi offerti, rafforzando il proprio ruolo nel settore nautico e contribuendo allo sviluppo dell’economia locale e in particolare del Porto di Alghero.

 

 

Odissea Opere Pubbliche, “Via Don Minzoni ostaggio dei lavori, basta”

ALGHERO – “Il Coordinamento cittadino dei Riformatori Sardi interviene sulla situazione ormai insostenibile di via Don Minzoni, dove i lavori di ristrutturazione della rete idrica – pur necessari e doverosi – stanno producendo effetti devastanti sulla vita economica e sociale del quartiere della Pietraia.

Le attività commerciali della zona hanno più volte lamentato il crollo del fatturato, ma nulla è stato fatto per alleggerire un disagio che riguarda residenti, clienti e operatori economici. Preoccupa e sconcerta apprendere che si starebbero attendendo nuovi cartelli per intervenire sulla viabilità. Se questa fosse davvero la ragione del ritardo, ci troveremmo di fronte a una giustificazione risibile, indegna di una città che pretende programmazione, efficienza e attenzione verso un’arteria che rappresenta uno degli ingressi principali di Alghero.

Il rischio concreto è che si arrivi a superare anche il periodo natalizio, aggravando ulteriormente il danno per le attività che proprio in queste settimane realizzano una parte essenziale del loro fatturato. I commercianti chiedono una soluzione semplice e immediata: spostare la deviazione che impone la svolta su via Malta nel punto dove effettivamente l’impresa sta effettuando i lavori. Si tratta di un provvedimento elementare, che permetterebbe di ripristinare una minima fluidità del traffico e restituire visibilità e accesso alle attività che oggi si trovano penalizzate da una gestione dei lavori confusa, poco tempestiva e del tutto scollegata dalle esigenze della comunità.

È bene ricordare che la Confcommercio, lo scorso 18 ottobre, aveva già sollevato il problema con grande senso di responsabilità, denunciando una programmazione inadeguata e chiedendo che i lavori venissero condotti con maggiore attenzione al contesto urbano. A quasi due mesi di distanza, la situazione è esattamente la stessa: via Don Minzoni continua a essere regolata da un senso unico alternato che produce code, rallentamenti, rischi e un danno economico ormai innegabile”.

Riformatori Sardi Alghero

Pesca nell’Amp, “Chiediamo un ricambio generazionale”

ALGHERO – “I sottoscritti pescatori dell’associazione Riviera del Corallo che pescano con l’autorizzazione nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana, parliamo di circa quindici operatori attivi e con imbarcazioni di per la piccola pesca, intendono prendere posizione netta in merito al documento recentemente inviato da alcuni pescatori al Presidente dell’Area Marina Protetta, dott. Emiliano Orrù, e al Presidente della V Commissione Consiliare Ambiente, Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta,il dott. Christian Mulas.
Abbiamo appreso dell’invio di un documento contenente proposte che non condividiamo e che non ci rappresentano.
Riteniamo doveroso precisare che una parte significativa dei firmatari di quel documento è composta da pescatori ormai in pensione, i quali continuano comunque ad essere autorizzati a pescare all’interno del Golfo dell’Area Marina Protetta. Tale situazione, di fatto, impedisce ai pescatori più giovani di ottenere i permessi, ostacolando il naturale ricambio generazionale che dovrebbe garantire la continuità della tradizione della marineria algherese.
Da anni si parla di transizione, di tutela della storia e della cultura e di tenere viva la pratica della pesca ad Alghero. Tuttavia, queste parole perdono significato se chi è già in pensione continua a occupare uno spazio che dovrebbe essere lasciato alle nuove generazioni, a coloro che desiderano portare avanti questa professione con dignità, responsabilità e rispetto dell’ambiente.
Come gruppo di oltre quindici pescatori attivi, non vogliamo la chiusura del Golfo e non condividiamo alcuna delle proposte avanzate nel documento dei colleghi pensionati.
Per questo abbiamo trasmesso al Presidente della Commissione, Christian Mulas, un documento firmato in cui esprimiamo con chiarezza la nostra posizione contraria.
Desideriamo infine ringraziare il Presidente del Parco e il Presidente della Commissione Consiliare Ambiente per aver sempre dimostrato correttezza e disponibilità nel coinvolgere l’intera categoria, oggi purtroppo divisa.
Auspichiamo che le istituzioni continuino a sostenere un confronto equo, basato sulla realtà attuale della pesca professionale, e che sia finalmente riconosciuto il diritto dei giovani pescatori a proseguire una tradizione che appartiene alla città di Alghero”.

lenardi pietro
esposito tullio
contini giovanni
caneo francesco,cosimo,carmelo e riccardo
molinari antonio
bradi salvatore
usai carmelo
salis marco
esposito ferdinando

Sassari, due nuovi mezzi antincendio per la compagnia barracellare

Due mezzi attrezzati adatti a far fronte alle più frequenti emergenze. È quanto la Protezione civile comunale ha potuto acquistare e consegnare alla compagnia barracellare grazie a fondi messi a disposizione dalla Regione Sardegna.

La consegna ufficiale è avvenuta ieri davanti al Palazzo Ducale alla presenza del sindaco Giuseppe Mascia, del comandante Gianni Serra e di quello dei barracelli Giuseppe Solinas e del personale della Protezione civile comunale.

Si tratta di due pick-up allestiti con moduli antincendio da utilizzare nelle emergenze di Protezione civile connesse agli scenari di rischio incendi, al fine di rispondere con immediatezza alle esigenze dei territori.

«Ringrazio il sindaco, Giuseppe Mascia, il comandante, Gianni Serra, e il responsabile della Protezione civile comunale, Franco Pilichi, per la collaborazione e la sinergia per il raggiungimento di questo importante obiettivo: avere mezzi nuovi per essere più efficienti in determinati interventi sia per rischio idrogeologico sia contro gli incendi. Un aiuto importante che solo con la collaborazione tra compagnia barracellare, amministrazione comunale e Protezione civile è stato possibile raggiungere, aggiungendo un nuovo e importante tassello per poter continuare sempre meglio» ha commentato il comandante dei barracelli Giuseppe Solinas.

Lucca dà l’esempio, souvenir e ristorazione: stop a nuove attività nel centro storico

ALGHERO – Allora si può fare? Da anni una filastrocca echeggia dalle piazze al palazzo con rimbalzo nei bar di riferimento riportando l‘impossibilità, vista l’ingombrante presenza della “Legge Bersani”, di imporre dei dettami, anche stringenti, su diversi aspetti dell’offerta mercantile, e non solo, di Alghero. 
In particolare del suo centro storico che, come noto e come in diverse altre realtà, soffre di troppa omologazione verso il cliente-turista perdendo quelle che sono le sue peculiarità e caratteristiche che, tra l’altro, sono uno dei principali motivi di richiamo degli stessi villeggianti. Una ennesimo paradosso all’ombra delle Torre di Sulis. Ma invece di diventare argomento in testa alle varie agende (politiche e delle varie rappresentanze), sembra quasi messo all’angolo, dimenticato, come detto, anche per una presunta impossibilità di interventi causata dalle direttive nazionali entrate in vigore qualche anno fa.
Niente di più farlocco. Lucca, comune sempre più in crescita e punto di riferimento per uno sviluppo consapevole e sostenibile, pur con un offerta di livello internazionale (dallo spettacolare cartellone di concerti ad altri eventi di grande caratura artistica), smonta la stucchevole litania. Certo, tutto questo al netto di inutili esagerazioni ed estremismi, anche perchè il commercio è una colonna dell’economia locale, ma certamente, come riconoscono (quasi) tutti) va governata “aprendo” anche a nuove aree e zone del vasto territorio del Comune di Alghero. Nessuna caccia alle streghe, ma pianificazione e programmazione. 
A riportare il terma è il Corriere della Sera on-line. “Stop all’apertura di nuovi negozi di souvenir in centro storico a Lucca. A deciderlo è l’amministrazione comunale di centrodestra guidata dal sindaco Mario Pardini, che intende in questo modo evitare alla città delle Mura «l’omologazione commerciale – parole dell’assessore alle attività produttive Paola Granucci – e preservarne la riconoscibilità, contrastando lo sviluppo di attività a bassa qualità o orientate esclusivamente al turismo mordi e fuggi».
Per questa ragione la giunta ha approvato una delibera che impone nuovi paletti a tutela della tipicità di un centro storico che, da qualche anno, si sta confrontando con flussi turistici mai registrati in passato. Nel mirino, stavolta, sono finiti i negozi di souvenir: nel giro di pochi anni nella sola via Fillungo, storico salotto buono cittadino, ne hanno aperti ben cinque. A questi, ne vanno sommati altri nelle strade limitrofe: troppi, secondo il Comune (e non solo), che ha deciso quindi per un giro di vite in questo comparto non certo tradizionale del commercio lucchese. Ma non solo: l’amministrazione Pardini annuncia infatti anche l’estensione della cosiddetta “zona rossa” al cui interno è proibito – con provvedimento lanciato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, poi confermato da quella attuale – aprire nuove attività di ristorazione”. 

Metro via Roma, PD in Regione contro le scelte della Giunta Zedda

CAGLIARI – I consiglieri del Partito Democratico, con primo firmatario l’on. Piano, hanno presentato in Consiglio regionale una Mozione che tratta delle criticità derivanti dal nuovo assetto della mobilità in via Roma a seguito dei lavori della Metropolitana di Superficie.

Con l’avanzamento dell’infrastruttura, la corsia centrale, oggi utilizzata dagli autobus, sarà destinata esclusivamente al transito della metro, obbligando tutte le linee su gomma a confluire sulle corsie laterali, già fortemente gravate dal traffico ordinario. Una situazione che, come sottolinea l’on. Piano, «rischia di produrre una congestione permanente e di compromettere la qualità del Trasporto Pubblico Locale, penalizzando cittadini, pendolari e attività economiche».

Per questo la Mozione chiede che, una volta conclusi i lavori, la corsia centrale possa essere utilizzata in modo promiscuo tra Metropolitana di Superficie e alcune linee di autobus, nel rispetto delle norme di sicurezza e dei principi di mobilità sostenibile. «La soluzione più razionale e coerente con le esigenze della città – afferma l’on. Piano – è mantenere la corsia centrale come asse privilegiato del TPL, evitando che il traffico si concentri sulle laterali e che il servizio perda efficienza e competitività».

Il Gruppo PD propone inoltre l’istituzione di un tavolo tecnico con ARST, CTM, Città Metropolitana e Autorità Portuale per una riorganizzazione condivisa del sistema viario lato mare. «Serve un confronto serio e coordinato tra tutti i soggetti competenti – aggiunge Piano – per garantire un assetto moderno, funzionale e realmente utile a Cagliari».

L’obiettivo della Mozione è assicurare che l’investimento nella Metropolitana di Superficie diventi un’occasione per migliorare il sistema dei trasporti urbani, tutelando il diritto alla mobilità e promuovendo un modello sostenibile e adeguato alle necessità della città.

Alleanza Verdi Sinistra contro l’ampliamento della RWM

CAGLIARI  – Sinistra Italiana Sardegna, dell’Alleanza Verdi e Sinistra, dalla sua nascita sostiene ogni iniziativa orientata a praticare azioni per il superamento e la riconversione dello stabilimento RWM di Domusnovas-Iglesias e per lo smantellamento di tutte le basi militari.

Per la segreteria regionale di Sinistra Italiana Sardegna: “La fabbrica di bombe RWM non deve essere ampliata, bensì deve quanto prima essere riconvertita con la salvaguardia dei posti di lavoro, e con le necessarie garanzie di tutela dell’ambiente e dei principi etici che contraddistinguono la nostra terra, perché le bombe fabbricate in Sardegna sono utilizzate nel genocidio in corso in Palestina; il popolo sardo chiede da anni lo smantellamento delle basi militari che non solo non servono a nulla, ma risultano dannose sottraendo il territorio alle popolazioni, inquinandolo e  rendendolo inservibile per qualsiasi uso. Riteniamo irragionevole ipotizzare una ripresa dell’economia del Sulcis confermando le scelte sbagliate del passato insieme all’ipotesi dell’ampliamento, che ricordiamo, è attualmente bloccato perché realizzato in modo non regolare, come stabilito nel 2021 dal Consiglio di Stato. Pensiamo sia urgente individuare nuovi percorsi che segnino una rottura con queste fallimentari e dannose esperienze anche a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie. La riconversione della fabbrica di bombe RWM è l’unica soluzione possibile per restituire valore al patrimonio ambientale, storico e culturale gravemente compromesso. Per questo motivo sosteniamo le azioni per la pace e l’opera di cambiamento sociale della giunta della presidente Alessandra Todde e riteniamo che la Regione Autonoma della Sardegna debba farsi carico della difesa dell’ambiente, della sicurezza e della salute delle cittadine e dei cittadini e non rilasciare l’autorizzazione a chi produce morte e sopraffazione”.

“Maggioranza Todde 4 volte senza numero legale, è crisi nera nel Campo Largo?”

CAGLIARI – In qualità di consiglieri regionali del Gruppo di Forza Italia, ci vediamo costretti, con
crescente allarme e amarezza, a denunciare pubblicamente un’anomalia istituzionale che
rischia di diventare prassi abituale e, nella sua pervicacia, svela la fragilità di questa
presunta “maggioranza ampia”.
Oggi mercoledì 10 dicembre 2025, per ben quattro volte consecutive si sono dovuti
sospendere i lavori dell’Aula in Consiglio Regionale causa mancanza del numero legale.
Non sono “incidenti isolati”: un fatto che non si era mai verificato negli ultimi anni, neppure
nella passata legislatura, e che ora, evidentemente, la “nuova” coalizione pare incapace o
indisposta a garantire.
Ricordiamo che il numero legale rappresenta la soglia minima di partecipazione richiesta
dallo Statuto per la validità delle deliberazioni e quando la maggioranza non è in grado, o
non vuole, far convergere un numero sufficiente di suoi componenti, i lavori vengono
bloccati.
A nulla valgono pretesti o rinvii, il risultato è sempre lo stesso.
Questo per noi di Forza Italia non è un “mero problema procedurale”, ma un allarme
democratico e istituzionale, dove le decisioni su temi cruciali, quali leggi regionali, finanziaria
e scelte strategiche, rischiano di restare ferme per chiusura interna, non per ragioni di merito
o responsabilità, ma per inerzia o calcolo politico.
Se la maggioranza non è capace di garantire la semplice presenza in Aula, come potrà
garantire la buona amministrazione e il governo serio della Regione?
Che credibilità potrà avere chi accusa le opposizioni di ostruzionismo, quando poi non è in
grado di assicurare neppure il numero legale?
Chiediamo dunque ai responsabili di porre fine a questi “teatrini” e di assumersi la
responsabilità di convocare e mantenere il numero legale. Oppure, nel caso questo sia un
sintomo di un più grave problema di equilibri e tenuta generale della coalizione che governa
la Sardegna, sollevare definitivamente il sipario e palesare i veri problemi che stanno
tenendo in impasse la nostra regione.
Pertanto, se questa incapacità non deriva da problemi organizzativi o meramente casuali
bensì da un calcolo politico, lo si dica chiaramente agli elettori.
Perché il Consiglio non merita di essere trattato come un palcoscenico per giochi di potere”.

Angelo Cocciu, consigliere regionale Forza  Italia

Museo Mase arriva in donazione il Fondo Schirosi dedicato al Piccolo Principe

ALGHERO – Sono tante le donazioni che ogni anno arricchiscono sempre di più il Museo Antoine de Saint-Exupéry del Parco Naturale Regionale di Porto Conte. Il fondo in questione, comprende trentatrè volumi, dove spiccano traduzioni in varie lingue e dialetti de Il Piccolo Principe e testi critici. La donazione, come quasi sempre accade, è frutto e conseguenza di una visita al Museo, che spesso ospita esperti dell’autore francese. Tra questi, il Prof. Fernando Schirosi, Ordinario di Lingua e Letteratura francese presso la Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Bari, Direttore del Dipartimento di Linguistica, Letteratura e Filologia Moderna dal 1999 al 2004; Socio della Società Italiana di Studi di Letteratura francese; della Società Italiana di Studi Canadesi; Socio della Société amis de Victor Hugo; Socio dell’Accademia Pugliese delle Scienze. Autore di importanti pubblicazioni che riguardano in particolare autori e argomenti della Letteratura francese del XIX e XX secolo e di centinaia di articoli in riviste italiane e straniere.

Il Professore, che ha anche tradotto dal francese Il Piccolo Principe, ha ritenuto che la sua collezione e frutto di tante ricerche e studi, doveva trovare casa al M.A.S.E. Soddisfatto il Dir. Artistico Massimiliano Fois che ha dichiarato che a breve arriveranno altre importanti donazioni da privati.