Asinara: urgono scelte coraggiose

PORTO TORRES – “Da oltre un secolo l’isola dell’Asinara è l’oggetto dei desideri di regnanti, ministeri, funzionari dello stato e sindaci di località limitrofe. L’avvio alle azioni di saccheggio le mise in atto Re Umberto 1° con il Regio Decreto n. 3183 del 1885, quando espropriò il 50% del territorio di Porto Torres per farne un Lazzaretto a Cala Reale ed una colonia penale a Cala d’Oliva. Le battaglie condotte unitariamente dentro e fuori il Consiglio Comunale di Porto Torres sono servite a smuovere le coscienze di deputati e senatori Sardi, con in testa il Democristiano Montresori ed il Sardista Franco Meloni, che riuscirono ad inserire l’isola dell’Asinara nel nascente Parco Nazionale del Gennargentu”. Cosi il Partito Sardo d’Azione, sezione Simon Mossa, di Porto Torres, riguardo il tema dell’Asinara.

“Fu quella una intuizione politica di alto profilo istituzionale che permise la liberazione dell’isola da una pesantissima servitù carceraria. Qualsiasi altra strada si sarebbe rivelata fallimentare, in quanto erano in atto gigantesche pressioni per l’istituzione, su quel Paradiso Terreste, di un carcere leggero che lo avrebbe vincolato a vita. Grazie a quella rivendicazione politico/istituzionale oggi il Parco Nazionale dell’Asinara è in essere…mentre quello del Gennargentu è abortito. Il PSd’Az, a tutti i livelli, si è sempre speso per limitare al massimo la presenza ingombrante dello Stato Italiano nel nostro territorio, tant’è che è ancora agli atti del Consiglio Regionale la nostra proposta di regionalizzare il governo del Parco. La stessa conquista della continuità territoriale con partenza da Porto Torres, è frutto del lavoro sinergico tra le passate Amministrazioni e l’assessorato regionale ai trasporti a guida Sardista”.

“Nella storia della città, per quanto riguarda l’Asinara, Porto Torres ha dato molto di più di quanto abbia avuto in cambio, sia in costi economici che sociali. È giunto il momento di presentare il conto! Non è più tollerabile che la nostra comunità subisca inerme decisioni assunte in altre sedi, ma che ci riguardano direttamente. Va riportata in capo al nostro comune la centralità delle decisioni sulla pianificazione strategica dell’isola dell’Asinara. Se Whheeler sarà capace di farlo, noi saremo al suo fianco per darle man forte”.

“In questi anni abbiamo assistito a diverse proposte di tipo provocatorio da parte del comune di Stintino: inserimento nel loro statuto di autonomia la possibilità di annessione del territorio dell’isola Parco, l’interconnessione di piani strategici, essere terminali di impianti di approvvigionamento idrico e quant’altro. Non abbiamo mai visto, viceversa, lo stesso comune fare grandi battaglie contro il Governo Italiano, quando lo Stato si è riservato gli immobili di Cala Reale per usi governativi, togliendoli alla fruibilità sociale e turistica. Non lo abbiamo inteso protestare nei confronti della Regione Sardegna, quando quest’ultima istituì la Conservatoria delle Coste, avocando a se la gestione del patrimonio immobiliare dell’isola”.

“L’Asinara può e deve essere il volano economico per l’intero territorio. Perché ciò si verifichi, non servono rivalità istituzionali e tanto meno primogeniture politiche. Piuttosto occorrono alleanze coese e sinergiche, dove il comune di Porto Torres non può essere subalterno a nessuno. Ci sono ancora grandi battaglie da compiere affinché il Parco possa creare sviluppo e occupazione e le controparti si chiamano Stato Italiano e Regione Sarda. Il Consiglio Comunale si faccia carico di redigere un progetto strategico da presentare alla città prima ed ai comuni dell’Area Vasta poi. Progetto che non potrà prescindere da: Il potenziamento della linea Porto Torres Cala Reale, con natanti veloci che riducano i tempi di percorrenza, viaggiando in continuità territoriale; La riperimetrazione del Parco, estrapolando il borgo di Cala d’Oliva per farlo diventare “quartiere” di Porto Torres a tutti gli effetti; La requisizione degli immobili a Cala Reale, destinabili a civile abitazione, per darli a Portotoresi che vorranno vivere ed abitare stabilmente sull’Isola Parco, La requisizione di un immobile di pregio, tra quelli presenti a Cala Reale, per farne la sede stabile del Comune di Porto Torres; La requisizione di un immobile, tra quelli attualmente destinati a caserme a Cala Reale, da adibire a fini scolastici, per l’attività didattica e di educazione ambientale, che le scuole cittadine pianificheranno”.

“Chiediamo, pertanto, a Sindaco e Presidenza del Consiglio Comunale di creare le condizioni affinché, sulla questione Asinara, si possano concretizzare decisioni coraggiose e lungimiranti, assunte con la massima unità e condivisione di tutte le forze politiche che siedono sui banchi dell’assemblea civica. Se saranno in grado farlo, il PSd’Az darà loro man forte e, su temi di respiro economici e sociali come questi, non farà mai mancare il proprio sostegno politico e supporto logistico”.

Nella foto l’Asinara

S.I.