Ancora migranti? Alghero è in crisi

ALGHERO – “Venerdì scorso il Sindaco Mario Bruno ha illustrato in Senato “il modello Alghero” relativamente all’accoglienza dei migranti provenienti dagli sbarchi in Italia o salvati dalle nostre unità navali nel canale di Sicilia. L’incontro in Senato è stato preceduto dalla notizia di un ulteriore arrivo in Città di un contigente di ulteriori ottanti migranti da aggiungere ai settanta già presenti nella struttura Vel Marì di Fertilia”. Cosi Gianfranco Langella, per il direttivo Fratelli d’Italia Alghero su una delle notizie emerse nelle ultime ore che, a parte uno scambio tra social e amministrazione, vede un totale silenzio da tutte le altre forze politiche di opposizione e allo stesso tempo dalle realtà sociali e rappresentanze di categoria cittadine.

“La notizia di un utilizzo dell’Hotel di via Gallura ha naturalmente suscita non poche proteste da parte dei residenti nel quartiere della Pivarada. E francamente non possiamo dare torto a chi protesta anche in relazione all’esperienza del Vel Marì. Viene infatti difficile capire dove stia il modello virtuoso presentato dal nostro Sindaco riferito alla situazione di Fertilia. Non si sa infatti cosa vi sia di virtuoso nel modello esportazione presentato, quando è a conoscenza di tutti che nella struttura ospitante scoppiano spesso delle risse con conseguenti danneggiamenti di suppellettili, sanitari o quant’altro presente nell’ex hotel, senza parlare delle frequenti molestie ai danni dei frequentatori del litorale antistante la struttura stessa. Ci viene inoltre da chiedere al Sindaco se faccia parte dell’accoglienza e dell’integrazione vedere un numero sempre maggiore di questi ospiti chiedere l’elemosina, a volte con una fastidiosa insistenza, di fronte ai mercati, alle chiese, ai market o nei pressi delle colonnine per il pagamento della sosta”.

“Va detto che le regole dell’accoglienza non dipendono dal comune ma sono frutto di leggi nazionali discutibili e non condivisibili. Ma allora non si deve che accettarle senza per questo volerle trasformare addirittura in modelli da esportazione così come pare voglia fare il nostro Sindaco, che dopo l’annuncio degli ulteriori arrivi, forse sentiti i malumori dei cittadini residenti, ha fatto una leggera marcia indietro facendo ricadere la scelta del trasferimento in Città di quelle ulteriori ottanta unità di profughi sul Prefetto. Il Prefetto infatti è deputato a fare le scelte relative alle destinazioni e alla ricerca dei locali ospitanti. Contemporaneamente però il Sindaco vanta l’istituzione da parte del comune dello SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) tendente a portare avanti le politiche di accoglienza, inclusione e lavoro”.

“A questo punto il piatto è servito. Il Prefetto fa arrivare i migranti e il Sindaco sulla base del Sprar li accoglie, e annuncia che in Città nel mese di marzo, e in forza dell’esempio virtuoso di cui abbiamo parlato, verranno promosse una serie di iniziative tendenti a creare momenti di conoscenza multietnica e multiculturale e di lavoro. Nell’ambito sportivo viene annunciato il “Baskettino”, torneo di mini basket tra squadre di residenti e di migranti. Francamente ci viene da pensare che questo Sindaco e questa Giunta non veda, o faccia finta di non vedere, quelli che sono i veri e serissimi problemi di una Città che sta attraversando una crisi epocale forse mai vista prima”.

Nella foto il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale

S.I.