Algheronews intervista: Andrea Delogu

ALGHERO – Intervista con Andrea Delogu, attuale portavoce di Forza Italia Alghero e già presidente della Meta, nonchè imprenditore e libero professionista. A lui abbiamo posto alcune domande su diverse tematiche e questioni legate alle città di Alghero, politica e amministrazione. Questa è la prima di una serie di interviste che faremo come Algheronews al fine di approfondire l’attuale critico momento storico e capire dove va il centro catalano.

Andrea Delogu, già presidente della Meta e attuale portavoce cittadino di Forza Italia, si chiude un 2016 molto difficile, se non il più critico, per Alghero. Iniziamo proprio dall’organismo che ha guidato solo pochi anni fa: la Meta. Come vede il percorso degli ultimi anni di tale partecipata?
La Fondazione Meta potrebbe essere uno straordinario strumento per far crescere il sistema turistico e culturale algherese. Cio’ può essere fatto solamente con un progetto serio, coraggioso e credendo veramente nelle potenzialità della fondazione. Purtroppo per 5 anni si è dormito, affossando la fondazione. Ancora oggi non si capisce quale debba essere la nuova mission ed una dimostrazione è data dall’ultimo aborto giuridico ed amministrativo del trasferimento dell’URP a Meta!

Si è dotato Meta di un direttore e di un comitato scientifico di 12 componenti, ma ancora non si parla di pianta organica, di organigramma. Meta non ha ancora dipendenti diretti e non si comprende come potrà gestire il polo museale, come potra’ davvero diventate il volano del settore turistico e culturale. Ci si è dimenticati che è una fondazione di partecipazione e che l’apporto dei privati è indispensabile.
Ma fa tutto parte dell’ incapacità di bruno di avere una visione d’assieme e prospettica, purtroppo stesso discorso vale per le altre partecipate del comune, Alghero in House e Secal, per le quali non solo non vi è un progetto ma per le quali questa amministrazione cambia idea ogni tre mesi, in barba anche alla legge e alla volontà del consiglio comunale

Il turismo viene sempre definito come la prima industria, però Alghero, nonostante sia stata la Porta d’Oro, continua ad arrancare e non riesce a consolidare flussi e economie legate a tale comparto. Per quale motivo?
Perché non si crea un vero sistema turistico integrato. Perché occorrono nuovi posto letto per venire incontro alle esigenze dei tour operator, occorrono servizi, strutture sportive, occorre dare un veto ruolo e responsabilizzare e aiutare gli imprenditori turistici e occorre mettere in rete aeroporto, porto, strutture ricettive, parco, area marina, Fondazione Meta. Invece si lavora alla giornata, senza una visione d’assieme ed i risultati purtroppo son sotto gli occhi di tutti

L’aeroporto è stata privatizzato. Come Forza Italia siete stati sempre d’accordo con tale tipo di scelta, però negli ultimi tempi l’avete criticata. Come mai? E in aggiunta: adesso come vede lo scalo e il suo sviluppo?
Siamo stati molto critici sulle modalità di privatizzazione, al buio, senza tener conto del progetto industriale e di rilancio dell’aeroporto. Ancora oggi non si conosce il progetto della nuova proprietà, c’è solo da sperare. Abbiamo assistito questo anno ad un calo di traffico di 400.000 passeggeri. Un disastro!!! Ci vorrà tempo e possiamo solo sperare nelle capacità e nella voglia di investire del nuovo management. Alghero non può permettersi di perdere ulteriore tempo

Restando in tema di infrastrutture, il porto, nonostante vi siano dei progetti già pronti e a disposizione della Regione già da anni, ancora resta fermo e soprattutto non produce quello sviluppo atteso.
Un altro disastro! Passano gli anni e prosegue l’inerzia della regione e il colpevole silenzio del nostro sindaco che non prende posizione. Il porto rappresenta un enorme possibilità di sviluppo per la nostra città… strumento indispensabile quanto l’aeroporto per creare un vero sistema turistico integrato, non può essere abbandonato a se stesso, è ora di darsi una sveglia

Maria Pia. Con le amministrazione di centrodestra a guida di Tedde si era vicini per dare gambe ad un intervento imprenditoriale che ad oggi, grazie anche alle sinergie tra privati locali e grossi gruppi nazionali, avrebbe prodotto posti di lavoro e soprattutto decoro e servizi.
Si sta perdendo una grande occasione. Alghero ha bisogno di nuovi posti letto di qualità e l’intervento su Maria Pia lo consentirebbe. Sarebbe un’occasione di crescita economica enorme, capace di attrarre investitori e flussi turistici importanti, senza per questo provocare danni ambientali o quant’altro. Si possono costruire alberghi senza deturpare l’ambiente, così come si possono costruire campi da golf nel massimo rispetto dell’ambiente, anzi valorizzandolo

In questi giorni sono messi in salvo i lavoratori del Parco. Forza Italia si è astenuta sul voto della delibera. Ciò è collegato con la condizione di assenza di guida politica dell’ente e soprattutto del mancato sviluppo dello stesso? Discorso simile per l’Area Marina Protetta.
È veramente assurdo che a distanza di tre mesi, per mere beghe politiche non si sia provveduto a nominare il nuovo presidente. Una mancanza di rispetto innanzitutto per chi ha rassegnato le dimissioni ed una ulteriore dimostrazione di disinteresse per la realtà Parco.
Non parliamo poi dell’Amp… la gestione Bruno ha affossato uno dei fiori all’occhiello di Alghero. Ancora adesso vengono utilizzati progetti di 5 anni fa dell’AMP, spacciandoli come nuovi e fatti dal comune e nel frattempo si fa vegetare parco e area marina

Restando sul tema ambiente, l’appalto di igiene urbana è nell’occhio del ciclone. Proroga record, inchieste della Finanza e soprattutto la città sporca come non mai.
Che dire? Una delle maggiori dimostrazioni del l’incapacità di Bruno, in 5 anni, direttamente ed indirettamente non è riuscito a far partire il nuovo bando. La situazione della pulizia urbana è sotto gli occhi di tutti… drammatica. Si sono infilati in un tunnel senza uscita. Sarebbe meglio ripartire da capo e fare una municipalizzata che gestisca il servizio in maniera imprenditoriale, ma non è nelle corde del nostro sindaco

Passando alla gestione economica, come mai Alghero sembra diventata un comune povero, poverissimo? Questo nonostante gli introiti delle Grotte, tasse di soggiorno e soprattutto i tributi sempre più esosi, ma non sembrano esserci denari per promozione, manutenzioni e tanto altro
La risposta sta nel l’incapacità della Giunta Bruno. Non hanno nessuna cognizione tecnica ne economica. Purtroppo le risorse finanziarie sono gestite malissimo. Il bilancio del comune deve essere attentamente analizzato, si devono eliminare gli sprechi e le sacche di inefficienza e si deve fare una seria e non vessatoria politica di emersione del sommerso e dell’evasione dei tributi, abbassando sensibilmente e contemporaneamente le imposte.

Uno degli atti più attesi dalla città, in particolare dalla parte produttiva, è il Puc: Qual è la posizione di Forza Italia su tale tema?
La giunta Tedde aveva predisposto il Puc, doveva solo essere approvato! Senza uno strumento di programmazione urbanistica e di sviluppo economico come il Puc Alghero non uscirà mai dalla crisi. Purtroppo son passati 5 anni e di Puc quasi non si parla più, nonostante le promesse elettorali di Bruno. Noi riteniamo che si debba riprendere in mano il nostro piano, adattarlo alle mutate condizioni economiche e adottarlo subito… ma purtroppo Bruno e company non riusciranno a fare niente

Altro comparto in forte sofferenza è quello mercantile. Dimissionata la Lampis, resta però un regolamento dei suoli e un indirizzo restrittivo sui locali e bar che sta facendo arretrare Alghero di diversi anni.
Il 2016 è stato un anno horribilis per il settore. Occorreva un sostegno forte da parte dell’amministrazione comunale, sotto forma di incentivi, sostegno alle imprese ed invece abbiamo assistito solamente a misure vessative nei confronti degli operatori. E purtroppo non si vede luce all’orizzonte. Occorre un cambio di passo ma che non può sicuramente essere garantito con un cambio di assessore…

A maggio, è quasi certo, si vota per il parlamento. La situazione politica generale è piuttosto confusa. Qual è lo stato di salute di Fi e del centrodestra?
Ha ragione, la situazione è estremamente confusa. Occorre una legge elettorale nuova, condivisa da tutti e che garantisca la governabilità. Il centro destra ha bisogno di riorganizzarsi e di trovare unità per presentare al popolo italiano un progetto di rilancio del sistema Italia.

La Giunta Pigliaru è traballante. Le mancate risposte riguardo le istanze dei sardi stanno pesando molto. Un suo giudizio sull’azione del governo regionale.
Completamente negativo. La giunta dei professori ha in quasi tre anni fatto solamente danni, avulsa dalla realtà sociale ed incurante della crisi economica, incapace di trovare soluzioni. Per fortuna sta implodendo e son convinto che fra non molto si andrà nuovamente alle urne. I sardi non ne possono più di Pigliaru & C e il votò referendario ne è stata una conferma

A Cagliari c’è il solo Marco Tedde. Avete un contatto diretto con lui e raccoglie le istanze del territorio?
Marco Tedde sta svolgendo alla grande il suo compito in rappresentanza non solo di Alghero ma dell’intero territorio. Una enorme risorsa, purtroppo una voce isolata in mezzo a tanti silenti pseudo rappresentanti del nostro territorio

Ad Alghero, per diversi motivi, ma principalmente per i noti problemi politici e amministrativi, si potrebbe votare prima della scadenza naturale. Ma, a prescindere da ciò, siete pronti per governare nuovamente Alghero?
Siamo prontissimi! Sia come progetto politico che come squadra e con un programma che permetta di risollevare Alghero da questa crisi.

Si aspettava che Mario Bruno incontrasse così tante difficoltà?
Sinceramente si, una coalizione nata solo per vincere le elezioni e non per amministrare non poteva che far esplodere le contraddizioni e far emergere l’incapacità amministrativa del sindaco e della maggior parte dei suoi assessori

E ultima domanda: un giudizio generale sul Consiglio Comunale, consiglieri forzisti compresi.
Una maggioranza variegata ma silente, di dopo lavoristi, utili solo per alzare la mano, senza alcuna proposta concreta. Se non ci fossero i consiglieri di Forza Italia e delle altre forze di opposizione sarebbe davvero un pianto. La quasi totalità degli atti del consiglio proviene dell’opposizione o è una semplice ratifica di decisioni prese dalla giunta spesso all’insaputa della stessa maggioranza.

Nella foto Andrea Delogu

S.I.