“Alghero povera, piange il cuore”

ALGHERO – “Si sono candidati per aumentare l’occupazione, e iniziano a mettere le mani avanti, come se non avessero la piena responsabilità di questo disastro annunciato”. Questo fine settimana ha fatto grande clamore l’intervista dell’assessore ai Servizi Sociali Marisa Castellini. La delegata della Giunta Bruno all’Unione Sarda ha rilasciato alcune dichiarazioni dove, a differenza delle troppe e diffuse dichiarazioni tutte lustrini e paillettes che giungono da Sant’Anna, mette in luce la realtà dei fatti che, purtroppo, non certamente allegra. Anzi, è proprio la Castellini a ricordare che c’è un crescente esercito di algheresi che vivono in estrema difficoltà e perfino in estrema povertà. Senza considerare lo spopolamento, Alghero ha perso numerosi abitanti (oggi sono 44.000, ma i residenti sono molti meno) e soprattutto la disoccupazione record che è al 45% della popolazione attiva per una cifra che va verso le 14.000 unità senza lavoro.

Insomma un quadro a tinte fosche, ma reale che contrasta con la distanza del Palazzo verso la città. Non essendo più negli anni ’90, a differenza della mentalità di alcuni dei governanti, non basta qualche lingua d’asfalto, qualche potatura e un paio di eventi spot per creare benessere e soprattutto stare al passo delle altre località mediterranee e anche sarde. “Il mio cuore piange per non essere riuscito a dare alla nostra città un governo riformista, innovatore, coraggioso”, commenta l’imprenditore ed esponente politico Enrico Daga “purtroppo ha vinto la conservazione, la stasi, il ventre molle di un ceto con la pancia piena che ancora tiene una comunità in catene con un governo con profonde radici nel passato remoto lontano dalla vita reale e contemporanea, ma ben vicino ad aneliti e istanze dei propri entourage”.

“Il mio cuore piange, piange perché è un’ingiustizia stare in un posto come il nostro e osservare i soliti, pochi, che da quarant’anni ne fanno carne di porco. I soliti che, dietro le facce di quattro improvvisati che siedono in consiglio frastornati e ignari, fanno e disfano, in silenzio, di nascosto, al “buio”. Tra pochi giorni, loro, “lus duegnus”, faranno gli statisti al passaggio delle biciclette, loro, che se solo ne cavalcassero una, svenirebbero dalle vertigini”.

Nella foto il Municipio di Alghero

S.I.