Alghero, panem et circenses

ALGHERO -“Grande Sindaco, i giri di giostra gratis ci mancavano, ringraziamo la Matherland per la bella iniziativa, ma siamo molto preoccupati per la “propaganda” di Mario Bruno”. E’ Maria Grazia Salaris, consigliere comunale di opposizione, a commentare quanto scritto dal Primo Cittadino sui social. Per sgombrare subito il campo dagli equivoci, nessuno può biasimare l’iniziativa della Matherland che tra l’altro va avanti da oltre 10 anni. Ma che un’amministrazione trasformi questo in una sorta di evento da inserire, previa pure creazione e diffusione di materiale grafico e comunicazione, come punta di diamante del così detto “Festival della Famiglia”, va oltre ogni immaginazione.

Tutti gli algheresi, veri, sono cresciuti trascorrendo anche diverse serate estive alle cosi dette “Giostre”. Primi amori, uscite serali e tanto divertimento. Dunque, nessuno pregiudizio su un’attrazione che ha l’unica colpa (grave, ma non da affibbiare ai titolari), di essere posizionata in un luogo che chiamandosi “porto” dovrebbe essere dedicato unicamente alle imbarcazioni e non a grande parcheggio e spazio per spettacoli che da itineranti oramai diventano fissi vista la durata di diversi mesi. Ma, a parte questo aspetto, è proprio questa amministrazione che, a seguito del famigerato controllo dei decibel, ha messo la sordina al Luna Park, salvo poi oggi inserirlo come “grande evento” di fine estate. E allora, quello che chiedono anche i consiglieri di opposizione Maria Grazia Salaris, Michele Pais ed Enrico Daga, è un po’ di equilibrio (se ce n’è): la giostra ad Alghero va bene. Non, al porto. Ma di sicuro un sindaco non può trasformare “mini calci”, “dischi volanti”, “tappeto volante”, “montagne russe”, etc, in eventi da non perdere per le famiglie algheresi. Abituarsi al basso, al quasi nulla, pare oramai un obiettivo chiaro. “Questo sa molto di presa in giro, un salto indietro di secoli, “Panem et circenses”, scrivono in molti.

Nella foto Bruno, Canessa e Sirena

S.I.