“Alghero dilaniata, serve ricostruire”

ALGHERO – E’ ancora una volta Enrico Daga, ovviamente in rappresentanza del Partito Democratico, a sottolineare la non-organicità dei dem catalani con l’Amministrazione Bruno che, come già evidenziato, col test delle Regionali è stata di fatto bocciata visto che tutto il suo voto confluito in un candidato (Cacciotto) ha racimolato solo poco più di 2mila voti.

E Daga, perciò, ribadisce, “ad Alghero non esiste documento, verbale di direttivo, comunicato stampa circa il pronunciamento del Partito Democratico di Alghero in ordine alla composizione della giunta che oggi coadiuva il sindaco. Scambiare scelte personali di ex iscritti al partito che alla chiamata di Bruno hanno risposto: “presente!” è un’ ingenuità politica, o una mistificazione. Altro è non aver permesso che ad Alghero arrivasse l’ennesimo commissario”. L’assessore Balzani, il presidente del Parco Scala e il presidente di Secal Moretti, dunque, sarebbero nomine tecniche? O meglio solo in capo a Mimmo Pirisi?

“In ordine all’esercizio puramente aritmetico sulla conta dei voti vorrei rimarcare che la Curreli è diventata quasi consigliere regionale del PD dopo Ganau, alla sua prima candidatura (ne approfitto per farle i complimenti), mentre il buon Raimondo pur essendo consigliere regionale uscente, dopo aver gestito la città di Alghero per cinque anni da vice sindaco, essendo il candidato della giunta in carica quasi al completo, di buona parte della maggioranza e in particolare del sindaco, ha confermato i voti della volta scorsa. Buon risultato, ma nessun miracolo elettorale”. E se solo dicono gli stessi alleati.

Anche se, poi in chiusura, sempre Daga da incendiario passa ad essere pompiere. ” Serve la capacità di declinare tali valori in un programma, in una coalizione, in un’ alleanza per Alghero capace di affrontare il dramma della disoccupazione, dello sviluppo, della solidarietà, dell’armonia di comunità. Già, perché prima di tutto serve ricucire una città dilaniata.
Il sindaco lo farà chi sarà maggiormente capace di incarnare tali valori senza alcun pregiudizio. In altre parole, il Partito Democratico sarà pronto a fare la sua parte insieme a tutte le forze vive della città che sapranno affrontare la discussione per le prossime elezioni, partendo da un tavolo sgombro da nomi e ambizioni personali”. Tutto questo per dire, quello che a breve sarà oggetto di altre analisi, che Cacciotto, dopo la sconfitta regionale, è stato indicato come probabile candidato a sindaco dallo stesso Bruno che, di fatto, farebbe un passo indietro. Anche se le altre forze di Centrosinistra vorranno dire la loro e i giochi non paiono per niente chiusi.

Nella foto a destra Enrico Daga

S.I.