Aula epifanica: Pd e Udc salva-Bruno

ALGHERO – E’ possibile discutere una mozione dopo due anni? Si. Potremmo non crederci, ma invece è realtà. E Alghero lo testimonia. Ieri sera il Consiglio Comunale ha affrontato e votato un documento, riguardante gli importanti temi dello sviluppo economico, turistico e commerciale del territorio, dopo 20 mesi circa. Come se in due anni il tempo si fosse fermato. Ed in realtà un po’ nella Riviera catalana lo è. Non ci vuole uno scienziato per annotare che le altre aree della Sardegna stanno correndo, mentre il centro catalano fa la lumaca. La seduta di ieri, qualora ce ne fosse bisogno, è un ulteriore prova di questo trend. Mentre gli algheresi attendono degli atti che possano veramente incidere e superare la crisi, ci si ferma ancora in lunghe (per gli addetti ai lavori, spesso interessanti) discussioni che sfociano in votazioni che (purtroppo) non incidono sulla vita quotidiana di famiglie, cittadini e imprese. Ma questo è anche la politica. Soprattutto in una fase di estenuate “trattativa” come quella attuale che veda la maggioranza ancora traballante.

L’apertura della seduta di ieri ha ancora palesato tale condizione. Appello del presidente Tedde e banchi della maggioranza occupati da soli 11 esponenti a fronte dei 13 necessari per far iniziare i lavori (assente Oggiano e il sindaco per impegni istituzionali a Cagliari è arrivato durante i lavori). A soccorrere la compagine governativa, ancora una volta, i consiglieri del Partito Democratico e quelli dell’Udc. Ovvero quella potrebbe essere la prossima maggioranza. Ma, ad oggi, non lo è ancora. E dunque sono state necessarie le parole del capogruppo dem Pirisi per spiegare che solo “un’assunzione di estrema responsabilità viste anche le tematiche in discussione fa in modo che il Pd sia in aula a mantenere il numero legale”. Parole che evidenziano ancora come l’agenda del consiglio sia oramai caratterizzata principalmente da documenti dell’opposizione mentre, come detto, la città attende atti e risposte.

Successivamente c’è stato l’intervento di Daga molto critico sulla gestione da parte dei settori turismo, commercio e programmazione da parte dell’amministrazione. Risposte da parte di Moro, Fadda, Nasone, Picone e altri consiglieri di maggioranza. Porcu, di 5 Stelle, ha fatto un plauso al Pd per la mozione anche se ha sottolineato l’assurdità del ritardo nella discussione e soprattutto ha posto l’accento sull’impellenza che il Sindaco e i partiti facciano chiarezza per comprendere quali siano i confini della maggioranza. Il collega Ferrara, dopo quasi 5 ore, ha ricordato che ancora una volta si è persa un’occasione con una lunga seduta che non avrebbe prodotto nulla tranne che tante belle parole.

Per l’amministrazione sono intervenuti gli assessori Lampis, che ha avuto un battibecco con Daga, e la Esposito. Il Sindaco Bruno, visto il clima che si era creato, ha fatto una sorta di riassunto sulle cose fatte dall’amministrazione ricordando che diverse problematiche sono state ereditate. Refrain ripetuto anche dalla Boglioli la quale ha evidenziato che le “Giunte Tedde hanno tagliato nastri e ci hanno lasciato in eredità la marea gialla”. Ma prima erano stati proprio gli esponenti forzisti, Pais e Pirisi, a ricordare il completo fallimento dell’attuale amministrazione e la totale decadenza in cui si trova la città di Alghero dove il numero dei disoccupati è sempre in crescita mentre le grandi progettualità e infrastrutture sono in condizione precaria o ferme (aeroporto, porto, viabilità, Maria Pia, Puc, etc).

Dopo che gli animi si sono scaldati cono numerosi scontri, scambi velenosi e battute pesanti, ci ha pensato Pais a fare chiarezza chiedendo la verifica del numero legale che, come detto, almeno della composizione originaria della maggioranza non c’era. E allora è arrivato il soccorso, come ad inizio seduta, dei consiglieri del Pd e Udc. “La maggioranza c’è, anche se litigiosa” ha commentato Piras fotografando al meglio la situazione. L’altro rappresentante dell’Ncd Salaris nel frattempo aveva cercato di riportato il baricentro verso i temi toccati dalla mozione. Stesso discorso per Mimmo Pirisi che, riportando la calma in aula e focalizzando il dibattito sui veri temi in discussione, ha riletto la mozione.

A quel punto anche Daga ha sottolineato ancora le motivazioni della mozione ricordando le innumerevoli idee che potrebbero realizzarsi ad Alghero utili ad andare oltre questo momento di impasse e creare occasioni di crescita ed economia. Ma prima di chiudere l’ex-assessore provinciale ha, finalmente, fatto coming-out: “non nascondiamo agli algheresi qui nella massima assise cittadina che c’è un discorso in atto col sindaco con cui si sono state già diverse interlocuzioni, nostro obiettivo unico è il bene comune degli algheresi, se ci saranno i presupposti per definire i vari aspetti in discussione allora potrebbe nascere una nuova fase, ma anche se gli algheresi ci chiedono di fare chiarezza e fare presto, non siamo noi ad aver vinto le elezioni, dunque la scelta è nella mani del sindaco”. Dopo un’altra riunione tra i capigruppo di tutta l’assemblea, la mozione è stata votata positivamente dall’aula. 16 si (maggioranza con Pd, Loi dell’Udc e Piras Ncd) e astensione dei 5 Stelle.

Nella foto il Consiglio Comunale di ieri

S.I.