Al Parco Manca nasce un orto urbano grazie ai “Giovani in Fermento”

ALGHERO – Nel Parco dedicato al Caporal Maggiore Scelto Gianmarco Manca è spuntato un orto urbano. Lo hanno realizzato i giovani del progetto Never Neet, un progetto di “Inclusione Sociale Giovanile” e “Tutela Ambientale” rivolto a 10 giovani relativo al bando “Fermenti in Comune” promosso dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale in accordo con l’ANCI, e il Comune di Alghero capofila. In questi giorni si raccolgono i primi frutti e cresce l’entusiasmo per un’esperienza che ha visto i giovani titolari di borsa lavoro cimentarsi con il giardinaggio e il decoro urbano. Tra le attività svolte, è stato progettato anche l’orto, racchiuso da uno steccato salvato dall’incuria e dalle intemperie, attraverso un recupero della struttura, resa vivace, accogliente, e multicolore. Il coordinamento delle attività pratiche legate alla cura del verde e all’educazione ambientale è stato affidato alla vice-presidente della Cooperativa Sociale Ecotoni di Alghero, Chiara Rosnati, che ribadisce il senso del Progetto Never Neet: “Attraverso le borse lavoro i nostri giovani hanno acquisito maggiore sicurezza e consapevolezza delle proprie capacità. Hanno sperimentato inoltre la forza del lavoro di gruppo e quanto il gruppo possa essere di aiuto nell’affrontare i problemi o le crisi che toccano i nostri giovani. L’orto è stato ed è un esercizio di fatica, di cura, di pazienza, di attenzione e di protezione. Elementi che veicolati alla persona sono in grado di portare benefici inattesi dentro tempi contenuti. La raccolta dei primi frutti è sempre un’esperienza speciale, direi emozionante, perché è un premio alla costanza e alla dedizione”. All’interno dell’orto è stato realizzato anche uno spazio per le erbe aromatiche, quasi un “giardino dei semplici” di medievale memoria, e sono state recuperate e collocate alcune panche per godere dell’armonia racchiusa in questo angolo verde. Uno di quei luoghi che ha la forza di rigenerare il corpo e lo spirito. Col tempo è diventato un luogo di attrazione per i frequentatori (per esempio famiglie con bambini, giovani giocatori di basket, gli studenti del liceo artistico etc.), che riconoscono come l’intervento dei giovani Never Neet abbia restituito al Parco la dignità che esso merita e la fruibilità degli spazi esterni. Rimane il neo del chiosco, purtroppo in balìa delle scorribande di vandali e di occasionali “abitanti”. Con l’arrivo dell’estate è possibile che la situazione possa peggiorare. Lo dice il presidente della cooperativa Ecotoni, Antonio Mura, sollecitando l’amministrazione comunale: “Il Parco dedicato a Gianmarco Manca può ridiventare un luogo di aggregazione per i giovani e un servizio per le famiglie che vogliono trascorrere serenamente del tempo libero con i loro bambini, così come era stato pensato. I giochi sono ancora in buone condizioni mentre la struttura necessita di un importante intervento di restauro. Si dice che l’affidamento della struttura sarà messo a bando. Sarebbe auspicabile il prima possibile, in quanto rappresenta anche un’importante fonte di lavoro e di inclusione sociale”. I giovani Never Neet continuano a prendersi cura dell’orto anche se il percorso delle borse lavoro si è concluso col mese di aprile. Li spinge il desiderio di dare un senso compiuto alla loro opera, portando le piante a maturazione e raccogliendo i frutti del loro lavoro, un segnale anche della loro crescita personale. L’orto è visitabile in quanto aperto al pubblico.