Agro algherese nella morsa del Ppr

ALGHERO – In occasione del Convegno tenutosi nella giornata di sabato 21 maggio 2014 presso l’aula magna del Dipartimento di Agraria, organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (Odaf) della Provincia di Sassari dal titolo “PSR 2014-2020: il ruolo del dott. Agronomo e del dott. Forestale nello sviluppo dell’agricoltura sarda” è stato possibile discutere, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi, circa la delicata situazione dell’agro di Alghero nell’ambito del nuovo Programma di Sviluppo Rurale. Durante l’evento è emersa l’esigenza, da parte dell’Assessorato, di rispondere alla pressante richiesta di fondi ad opera degli imprenditori agricoli isolani attraverso la rapida emanazione dei principali bandi relativi agli investimenti strutturali.

Novità della nuova programmazione sarà la predisposizione di bandi “a sportello” con selezione delle domande guidata prevalentemente dalla cantierabilità dei progetti presentati, vale a dire, completi di tutte le autorizzazioni necessarie per rendere esecutivo l’intervento. Situazione questa che rischierebbe, di fatto, di vanificare la recente delibera di giunta (http://www.algheronews.it/le-ragioni-disattese-dellagro/) la quale, giova ricordarlo, con lo stralcio del Piano di valorizzazione della Bonifica dal Puc, avrebbe permesso, così come da principio ispiratore, di poter accedere proprio ai fondi del Psr. In realtà i tempi dei due Assessorati, quello dell’Agricoltura e quello degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, pare non collimino (causa i diversi tempi tecnici che regolano le procedure in seno alle due strutture e per il ritardo accumulato dall’Amministrazione algherese) costituendo, di fatto, un cortocircuito a danno proprio dell’imprenditore agricolo algherese.
Questo delicato tema è stato introdotto dal Dott. Ferdinando Manconi, rappresentante Odaf della Provincia di Sassari e moderatore del Convegno, all’apertura del dibattito, davanti ad una folta platea rappresentata da noti professionisti del territorio e dai principali rappresentanti della pianificazione agricola sarda tra cui accademici, i vertici di Argea, funzionari dell’Agenzia Laore, oltre all’On. Luigi Lotto, Presidente della V Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale.

L’intervento ha messo in luce l’evidente disparità di trattamento tra l’imprenditore agricolo algherese, stretto nella morsa rappresentata dalle inclementi maglie del Ppr soriano, e tutti i restanti imprenditori isolani, di fatto liberi di accedere alle molteplici misure del Piano di Sviluppo Rurale. Le imprese agricole del territorio, ree del “peccato originale” della Bonifica, si vedrebbero, ancora una volta, penalizzate e investite dello scomodo ruolo di “Cenerentola” dell’agricoltura isolana: prima vincolate dal Piano Paesaggistico Regionale e, successivamente, in virtù (o per gli effetti) di tale vincolo, impossibilitate a concorrere all’impiego dei finanziamenti pubblici. Il suggerimento del Dott. Manconi di individuare, nell’immediato, strumenti normativi in grado di compensare, almeno in parte, tale disparità di trattamento ha trovato accoglienza nella figura dell’Assessore, la quale, pur evidenziando l’impossibilità di adeguare i Bandi sulla scorta singole esigenze territoriali, si è mostrata disposta a dialogare con l’Assessore Erriu al fine di poter rinvenire soluzioni a breve termine che tengano in considerazione il delicato stato pianificatorio dell’agro algherese.

Risulta del tutto evidente come il compito di sollecitare simili provvedimenti stia, ora (come in realtà sarebbe dovuto stare fin dal principio), del tutto in capo all’Amministrazione locale dalla quale ci si aspetta forte determinazione nel completamento del Piano di valorizzazione della Bonifica, da una parte, e nell’interlocuzione costante con le differenti strutture Regionali al fine di risolvere questa ennesima, e più volte denunciata, beffa ai datti dell’agricoltura algherese.

Nella foto il dottore agronomo Manconi e l’assessore regionale Falchi

S.I.