ALGHERO – Finalmente si ritorna a parlare di “Trasporto Pubblico Locale”. Tra le tante (troppe) questioni irrisolte del territorio, questa è una tra le più influenti nella vita di tutti di giorni delle persone. Residenti, in primis, e turisti. Eppure, nonostante le diffuse criticità sia sotto gli occhi di tutti da anni, a parte qualche comunicato e appello, poco o niente, ad oggi, si è fatto.
Parco mezzi vetusto (a parte due veicoli elettrici che fanno comprendere quanto sarebbe diverso e meno impattante per l’ambientale e benessere vederne messi a disposizione molti di più), e insufficiente, orari dei bus non corrispondenti con l’offerta culturale e turistica del territorio, personale da implementare e, soprattutto, fermate con informazioni ancorate al secolo scorso e, come segnalato allo sfinimento, senza pensiline. In questo caso, come scritto diverse volte da Algheronews, siamo nel campo del “mistero” visto che in più occasioni, pure l’attuale amministrazione, aveva assicurato che si sarebbero posizionate entro poche settimane…sono passati mesi e niente è accaduto. Misteri, appunto.
Nel frattempo si parla di Atp al posto di Arst. Ma, come sanno i bene informati, il passaggio non è per niente agile e realizzabile nel breve periodo. Dunque, anche in questo caso, stiamo parlando di un futuro piuttosto lontano rientrante nel campo degli annunci. Mentre, algheresi e villeggianti, hanno necessità, come per altri servizi lacunosi, di risposte immediate. Non per altro, anche perchè, giustamente, in questa diffusa e nuova ventata di spinta verso un’indefessa e giusta esigenza di pagare i tributi, la domanda nasce spontanea: a fronte dei balzelli che devono essere onorati, quali sono i servizi che in maniera così efficiente garantisce il “pubblico”? Restando in materia di viabilità, paiono non troppi: strade dissestate e con segnaletica lacunosa o inesistente, come detto, il Tpl ancora fermo al ‘900, parcheggi insufficienti e non certamente con dinamiche di utilizzo moderne e smart, necessità di interventi sulle arterie principali scarsamente illuminati e poco scorrevoli, piste ciclabili e pedonali e anche maggiori postazioni taxi. Un esempio su tutti (anche se l’elenco sarebbe lunghissimo)? La sottospecie di “rotonda” tra Fertilia e collegamenti (altamente trafficati) per Aeroporto, Bombarde, Lazzaretto, Parco di Porto Conte, borgate e tanto altro. Oltre ad essere pericolosa, è pure circondata da asfalti in condizioni pessime.
Certo, qualcuno potrebbe dire: se per fare due chilometri di “bretella” e un paio di rotatorie occorrono decenni, con lavori che procedono “a lumaca” o peggio fermi, meglio non fare niente. Ma, così, non funziona, perchè, come detto, i cittadini e pure i turisti devono pagare le tasse e le puntuali multe e dunque si attendono che, almeno un minimo di risposte e servizi arrivino. E da paese moderno e civilizzato.
Bene riparlare di Trasporto Pubblico Locale, ma non basta. Le impellenze sono tante e devono trovare, da tempo, soluzioni che non possono fare i conti con il passare dei lustri e delle congiunzioni astrali favorevoli, come ad esempio una buona considerazione da parte della Città Metropolitana affinchè Alghero possa avere dei servizi al passo coi tempi. Non domani, oggi.