ALGHERO – Stanno preparando uno sfregio senza precedenti: un mega parco eolico davanti a Capo Caccia. Non parliamo di sostenibilità. Parliamo di 54 pale alte più della Torre Eiffel conficcate davanti a una delle coste più belle e fragili del Mediterraneo. Parliamo di cavi sottomarini chilometrici, cantieri, navi, trivellazioni Parliamo di un colpo diretto alla nostra biodiversità, al turismo, alla pesca, al paesaggio.
Non è fantasia: è realtà. La Capitaneria ha già chiuso il mare davanti a Capo Caccia per fare rilievi geologici. Si muovono in fretta e in silenzio, sperando che nessuno alzi la voce.
Ma noi dobbiamo dirlo forte: uccelli migratori rischiano collisioni mortali sulle rotte mediterranee.
cetacei e delfini disturbati da rumori e vibrazioni che li disorientano.
tartarughe e fondali devastati da cavi e infrastrutture. turismo compromesso: addio orizzonte incontaminato, benvenuti mostri industriali. Io questo l’avevo già denunciato in Consiglio Comunale il 12 agosto 2024. Il mio intervento lo trovate qui Lì ho detto chiaramente: non possiamo sacrificare Capo Caccia in nome di un falso progresso. L’articolo 9 della Costituzione ci obbliga a difendere l’ambiente, la biodiversità e il paesaggio. È un dovere morale, prima ancora che politico. E allora lo ripeto oggi, più forte di ieri: Non siamo contro le rinnovabili. Siamo contro la speculazione che devasta i nostri tesori naturali. Siamo contro chi vuole trasformare il mare di Alghero in un cantiere industriale. So che questa denuncia forse non fermerà il progetto. Ma so anche che il silenzio sarebbe complicità. E io non starò zitto”.
Marco Colledanchise, consigliere comunale Orizzonte Comune