PORTO TORRES – “La fine di un’epoca e il tradimento delle promesse industriali: il disimpegno di ENI dall’area industriale di Porto Torres non è una sorpresa. È il punto d’arrivo di un lento abbandono che denunciamo da anni, mentre altri, hanno preferito prendere a schiaffi il vento, illudendosi di resuscitare un sistema industriale da 30 anni in terapia intensiva.
Chi ha responsabilità di governo, a tutti i livelli, sapeva e non ha agito. Ora che la bolla è scoppiata, si piange sul latte versato, ma nessuno ha il coraggio di assumersi le proprie responsabilità politiche.
Questa è la fine definitiva di un modello fallimentare. Un’illusione che ha ingabbiato la nostra città per decenni, impedendo di costruire un’alternativa credibile e sostenibile. Eni se ne va, e lascia dietro di sé promesse mancate, aree da bonificare, posti di lavoro perduti.
Porto Torres merita di più. Ora serve un’azione politica forte, unitaria, determinata. Serve una strategia condivisa per il rilancio vero del territorio, che parta dalle sue reali potenzialità: portualità, ambiente, turismo, innovazione.
Chiediamo alla Regione e al Governo di assumersi le proprie responsabilità e dunque di attivare un tavolo permanente per il futuro dell’area industriale.
A Eni chiediamo: il rispetto degli impegni sulle bonifiche e sulla transizione; l’avvio di un piano per la riconversione produttiva, green e ad alto valore aggiunto; un piano industriale reale e condiviso”.
Basta immobilismo. Basta sceneggiate.
È il momento della verità. E della politica vera”
Bastianino Spanu
Capogruppo PortoTorresAvanti