Alghero città fantasma | foto gallery

ALGHERO – Oramai qualsiasi tipo di constatazione, politica o meno, viene confutata. Ribaltata. E questo quasi in tempo reale. Uno dei tanti effetti collaterali dell’utilizzo dei social network. Fortuntamente, anche grazie ai nuovi strumenti tecnologici e in particolare smartphone, è altrettanto facile documentare con le immagini quello che si vuole dimostrare. Ed è così che, al netto delle contrapposte tifoserie, è doveroso raccontare la condizione in cui si trova Alghero che non è mai stata vuota come questi giorni di fine 2015. Una città fantasma, vuota, triste, desolante. Le foto evidenziano, nostro malgrado, al meglio la condizione del centro catalano. Non solo. “Shopping natalizio? Un lontano ricordo che non pare più riguardare la nostra città”, commenta un commerciante algherese di via Carlo Alberto e continua, “oramai vanno tutti a Sassari dove anche c’è più aria di festa”.

Una desolazione assoluta. Non, però, in piena notte, ma solo nel tardo pomeriggio. Un orario in cui solitamente, ad una decina di giorni dal natale, le attività vedevano crescere la presenza di clienti e anche il loro fatturato. Stesso discorso per i bar, ristoranti e locali. Luoghi che, a malapena, oramai aumentano gli scontrini solo nel fine settimana. Anni fa si parlava di “processo di Stintinizzazione”. Ovvero vivere 40 giorni di estate e poi addio. Ma questo paragone, forse, neanche regge più visto che il vicino comune costiero sta avviando degli importanti investimenti nel campo della nautica, con un prossimo nuovo porto in arrivo, e anche con l’adozione di altri provvedimenti a dare una boccata d’ossigino al territorio.

Ad Alghero, forse, ci eravamo abituati troppo bene. Sembrano lontani anni luce quei mesi di dicembre in cui per tutti i 30 giorni, o quasi, c’erano manifestazioni che attiravano gente e addobbi natalizi che rendevano più allegre le settimane di fine anno. Oggi, come detto, questo sembra un lontanissimo ricordo. Speriamo che questo non sia un processo incontrovertibile altrimenti ciò vorrebbe dire la decadenza della Riviera del Corallo ancorata solo a qualche stipendio pubblico, un pugno di famiglie agiate e pochi imprenditori che galleggiano. Mentre la disoccupazione cresce e i giovani, sempre di più emigrano. Inutile sprecare parole in difesa dell’ambiente, territorio, tradizioni, lingua e cultura se poi una comunità va verso un irreversibile declino e non si creano occasioni tangibili e serie di sviluppo ed economia, a partire anche dalle occasioni di festa che, come dice la parola stessa, non devono essere periodi di lutto.

Nella foto Piazza Civica alle 18.30

Foto gallery del Centro Storico di Alghero nel tardo pomeriggio:

S.I.