Ryanair chiude la base di Alghero

ALGHERO – Oramai è ufficiale: Alghero non sarà più base Ryanair. Resteranno attivi, da ottobre in avanti, i collegamenti con Bologna, Orio al Serio e Pisa. Nessuno velivolo “dormirà” più nella Riviera catalana. Almeno non fino a nuovi accordi. Mentre per la prossima estate quasi sicuramente questa offerta, salvo brutte sorprese, sarà implementata dai nuovi proprietari dello scalo. Nel frattempo, però, tra ieri e oggi è arrivata la definitiva indicazione ai 20 dipendenti che stazionavano nella Riviera del Corallo e che in alcuni casi avevano anche “fatto famiglia” o comunque acquistato casa in loco.

Ovviamente tra le indicazioni non c’è Alghero. La richiesta di una nuova sede dove essere trasferiti era già arriva qualche mese fa come anticipato da Algheronews [Leggi], ma proprio in questi giorni la compagnia irlandese ha assegnato ufficialmente la nuova meta ad ognuno dei dipendenti. Un processo incontrovertibile. Nato anche con la creazione della base Ryanair a Cagliari nel lontano 2009. Una scelta giudicata nefasta quella della Giunta Regionale del presidente Renato Soru. Decisione commentata in maniera positiva da molti leader regionali tra cui anche dall’allora capogruppo del Partito Democratico Mario Bruno che dichiarò in un articolo della Nuova Sardegna [Leggi] “E’ una giornata storica», ha osservato il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mario Bruno. «Oggi vediamo compiuti gli sforzi della giunta regionale di Renato Soru che aveva puntato sulla valorizzazione dei voli low cost in Sardegna. Questa è la strada che deve seguire anche l’attuale amministrazione regionale”.

E’ ovvio che l’esultanza della maggioranza di centrosinistra, compreso l’allora onorevole e sostenitore di Soru, era dovuta al fatto che anche Alghero diventava hub (percorso naturale visto che si trattava dello scalo che per primo aveva chiuso l’accordo col vettore già dal 2000), ma come da pesanti critiche da parte delle opposizioni di centrodestra e in generale della massa critica algherese, era fortemente prevedibile che l’apertura di una base a Cagliari, visto il suo enorme bacino di passeggeri (con i 2/3 dei residenti in Sardegna riferibili allo scalo di Elmas), e considerando che molti collegamenti erano fino ad oggi dei “doppioni” (Londra, Girona, Pisa, Orio e altri) a prescindere dall’andamento della Sogeaal, dei problemi legati all’offerta turistica, dai cambiamenti in seno al trasporto aereo e ad altre dinamiche, avrebbe portato, prima o poi, alla morte di quella di Alghero. E così è stato.

Nella foto i sindaci di Alghero e Sassari con i vertici della Ryanair

S.I.