Tutti contro lo sportello “antimovida”

ALGHERO – Non poteva non suscitare un mare di pareri contrari e proteste il ritorno in auge, solo sulla carta, del cosi detto “sportello del rumore”. Iniziativa nata dall’Amministrazione Bruno, Pd e Sinistra anche in collaborazione con alcune rappresentanze di categoria che, forse, credevano nella bontà della proposta, in questi anni non pare abbia prodotto alcun che di positivo rispetto ad una regolamentazione dell’offerta musicale. Anzi, un risultato evidente c’è stato: la movida è in coma e la musica dal vivo (quella vera) è morta. Un risultato non male per una città che è stata tra le prime a fare turismo e che vive dunque anche di felicità, gioia e ovviamente musica. Pure a volume alto, ma sempre nel rispetto degli altri. Non solo delle regole che, spesso, non tengono conto di condizioni molto particolari, ad esempio, di un’urbanistica come quella della Riviera del Corallo (basta pensare al Lido o Centro Storico), ma anche di dettami locali che possano portare dei risultati positivi per tutti come quello, emerso in queste ore, del “patto di vicinato” e dunque normare locale per locale e zona per zona.

Ma andare avanti e superare questo pauroso “salto nel buio” si può. Certo, non sarà facile far ritornare ad Alghero ai vecchi fasti visto che sempre più persone (che amano il centro catalano) pure si chiedono: cosa sta accadendo ad Alghero? Non è facile dare una risposta. Ma ci pensano molti commentatori su facebook a chiarire ancora di più la situazione. “L’amministrazione dovrebbe far abortire sul nascere iniziative del genere senza senso e senza alcuna logica. Se parliamo di inquinamento acustico i maggiori decibel vengono generati dal traffico stradale specie dai veicoli truccati. Ma certo, qui non si tratta di alcuna iniziativa volta a promuovere il senso civico e a tutelare l’ambiente e la salute del cittadino. Questo è semplicemente uno sportello antimovida”, scrive Virginia Farris. “Non bisogna dimenticare che c’è anche da considerare il diritto delle persone a a riposare, immaginiamo chi per lavoro si deve alzare all’alba, però, ovviamente, questa dello “sportello del rumore” è un’iniziativa senza senso e totalmente contro chi vuole fare impresa e musica, ci deve essere buon senso e non guerra pregiudiziale”, commenta Gianni Demontis sostenitore della Lega.

“A seguire il candidato alle comunali dell’Udc Francesco Silanos. “Da quando la musica è rumore? non sanno più cosa inventarsi per parlare di sé. Forse questo sportello è nato per tutelarsi perché la loro sconfitta elettorale è vicina e farà talmente tanto rumore che la sentiranno anche al di fuori delle mura cittadine”. Chiude con la tipica amara ironia algherese, che qui calza a pennello, Tarsilla Urgias che, da anni, ha l’attività di rivendita di fiori al cimitero, e commenta cosi il cosi detto “sportello del rumore dell’Amministrazione Bruno e della coalizione che lo sostiene ovvero Partito Democratico e Sinistra, “c’è piu rumore dove lavoro io…”.

Nella foto centro storico Alghero

S.I.