Turismo: Alghero perde lo scettro

ALGHERO – “Alghero ha perso lo scettro del turismo sardo”. E’ Stefano Visconti, presidente di Federalberghi e Consorzio Riviera del Corallo, ad affibbiare alla stagione 2106, la definizione più azzeccata. “Faccio questo esempio perché lo scettro, seppur perso, si può recuperare, ma per poterci riuscire urge un cambio di rotta immediato”. Ed in effetti, c’è poco da girare intorno. Mai, a memoria d’uomo, Alghero aveva registrato dei dati così negativi nel settore turistico tanto da essere definita la “Cenerentola dell’Isola”. Uno smacco per un territorio che ha “inventato” il turismo in Sardegna e non solo. Ma oggi la realtà è un’altra. E, per essere chiari, come emerge dall’incrocio di tutti i dati ed indicatori, non basta la diminuzione dei voli all’aeroporto per giustificare questo tracollo.

Anni di politiche turistiche dozzinali e la cancellazione di settori come quelli della promozione e programmazione si pagano a peso d’oro. E ciò si riflette in maniera drammatica sul contatore dei disoccupati che, purtroppo, è in vertiginosa crescita. In questo panorama emergono almeno due interrogativi, come emerso anche nell’intervista con Visconti, dove siano finiti i soldi della “Tassa di soggiorno” e soprattutto perché la Fondazione Meta è persa in nomine, comitati e ha perso la mission originaria ovvero quella di promuovere la Riviera del Corallo e sostenere e programmare manifestazioni ed eventi utili a richiamare visitatori in bassa stagione.

Insomma un quadro piuttosto desolante che però, per chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, come tanti che lavorano, operano e credono ancora in Alghero e negli algheresi, offre anche spunti positivi: nonostante il taglio dei voli, politiche turistiche assenti, guerre al comparto mercantile e dell’intrattenimento, sporcizia record e decoro lacunoso, un buon numero di turisti ha continuato a giungere nel centro catalano soprattutto nei mesi di punta. Ma è proprio la destagionalizzazione e gli “short break”, come spiegato da Visconti, che si sono persi e che pesano negativamente sul dato generale. Per uscirne è necessario attivare delle vere politiche turistiche, riprendere i percorsi virtuosi e le collaborazioni con le forze migliori del territorio nei vari settori (come avvenuto nel recente passato) e soprattutto creare una forte e capace governance del turismo che possa riportare Alghero ai fasti di un tempo e recuperare al più presto lo scettro perduto.

Nella foto Stefano Visconti

S.I.