Trasporto locale, urge patto tra aziende e forze sociali

SASSARI – “Il Covid-19 costringe tutti noi a tenere alta la guardia, imponendo a cittadini, lavoratori e aziende una serie di restrizioni cui far fronte per arginare il diffondersi del contagio. Mentre ciò accade, non si può non sottolineare, ancora una volta, i ritardi che pesano sull’adozione e attuazione di politiche che interessano il trasporto pubblico locale”.

L’emergenza può rappresentare una occasione per rimodulare il sistema: “Abbiamo davanti a noi una grande opportunità per ripianare, una volta per tutte, il gap negativo in tema di trasporti e soprattutto di trasporto locale, fra la nostra Isola e il resto d’Italia e d’Europa – spiega il segretario UiltTrasporti Antonio Sias . Se sapientemente investiti, i finanziamenti europei che arriveranno grazie al Recovery Found, possono rivelarsi ed essere uno dei pilastri fondamentali per una efficace riforma del Tpl. Ciò unitamente ad un altro elemento portante: un sistema di trasporto studiato e progettato per rispondere agli attuali e futuri bisogni di mobilità collettiva e, al contempo, per garantire economicità, efficienza, innovazione e rispetto per le politiche ambientali”.

Antonio Sias prende atto della situazione contingente ma focalizza l’attenzione su un problema irrisolto, e da risolvere: “Solo alcuni giorni fa, l’assessore regionale dei Trasporti presentava le linee guida e i progetti legati al sistema dei trasporti isolani. A dire il vero, più che un programma di attività, quanto enunciato troverebbe più appropriata collocazione in sede di campagna elettorale. Idee lontane dalla realtà dei fatti. Troppo spesso infatti, come già detto in altre occasioni, le aziende e i lavoratori pagano i ritardi cronici delle Istituzioni politiche, la mancanza di scelte e l’assunzione di responsabilità. Il tempo intanto scorre inesorabilmente, e le proroghe arrivano a scadenza registrando un sostanziale nulla di fatto”.

Non certo una sfida semplice. Per questo “è necessario che tutti i vari operatori pubblici e privati del trasporto pubblico locale si attivino con sollecitudine alla creazione di un consorzio tra operatori e contemporaneamente si adoperino per stipulare un patto tra aziende e rappresentanze sindacali a garanzia della buona riuscita e accoglimento di un progetto comune e risolutivo da inoltrare alle istituzioni isolane”.

Un progetto che sia capace di dare efficienza ai servizi offerti, oltre che sviluppo e tutele ai circa 4000 operatori che lavorano nel settore: “Basta perdere tempo – chiude Sias –. Bisogna evitare la sempre incombente e pericolosa pratica della gara pubblica, ricorrendo invece ad affidamenti a lungo termine tali da poter impostare politiche di investimento e innovazioni durature a tutto vantaggio di aziende e delle comunità”.