Pala-vergogna, Bruno infuriato con Tedde

ALGHERO – “Caspita che tempismo da parte della destra nell’interesse per il Pala Congressi! Tedde e amici se ne accorgono ora che il Palacongressi esiste, proprio dopo la sigla dell’accordo di collaborazione tra Regione Sardegna e Comune di Alghero del 6 marzo 2018, a cui ha fatto seguito l’avviso esplorativo, tutt’ora in corso, rivolto a operatori economici in ordine ad un’eventuale procedura di affidamento in concessione, mediante finanza di progetto, che lascia ampia discrezionalità agli operatori economici interessati nei contenuti del progetto, costi e aspetti remunerativi”. Cosi il Sindaco di Alghero che replica, in maniera dura e piuttosto piccata, a quanto fatto dal Centrodestra questa mattina riguardo la manifestazione sul degrado, abbandono e pure problema ambientale del Palazzo dei Congressi con area annessa. [Leggi]

“Ebbene,si, le compagini di destra algherese capitanate da Marco Tedde, entrano a gamba tesa, scavalcano ogni recinzione pur di distruggere ciò che di buono viene proposto e fatto. E’ singolare, forse grave, che lo si faccia a bando in corso, con scadenza fissata per le proposte entro il 3 gennaio 2019. Ma soprattutto che lo facciano persone e forze politiche che erano al governo della città quando hanno accettato l’affidamento della gestione del Palacongressi dalla Regione al Comune di Alghero, con atto del 31 dicembre 2010, con finanziamento regionale di 500.000 euro finalizzato alla manutenzione e valorizzazione del centro congressi di Alghero, comprese quelle connesse all’avvio della gestione dello stesso centro”.

“È sotto gli occhi di tutti la mancata manutenzione e soprattutto la mancata valorizzazione e avvio. Che faccia tosta! A parte qualche concerto all’esterno, completamente finanziato dalla Regione con altre misure, zero assoluto. E avevano le risorse per farlo. Noi abbiamo ereditato una struttura senza certificato prevenzione incendi e con importanti deficit nelle porte, nelle pareti e strutture, nei materiali di arredo e rivestimento. Senza risorse dedicate. Abbiamo lavorato in questi anni ad accordi di collaborazione con la Regione proprio per giungere all’affidamento in concessione e gestione del bene, previo intervento di rifunzionalizzazione”.

“Riteniamo che la struttura, concepita negli anni 70 e realizzata a partire dagli anno 80, rivolta al segmento turistico congressuale, superato nelle sue dimensioni e tipologie, possa trovare soluzioni che comportino anche varianti urbanistiche, da decidere in Consiglio Comunale, fermo restando che le stesse debbano comunque possedere elevata sostenibilità ambientale e rispetto delle normative vigenti in materia. Sorprende il tempismo di questa turbativa politica, ma non ci fermeremo nell’intento di valorizzare quel bene, dal destino finora segnato dall’indifferenza di tutti, compreso chi in Regione è chiamato a risolvere le problematiche del territorio e non a fare il capopopolo di iniziative bizzarre”.

Nella foto il Palazzo dei Congressi

S.I.