E’ guerra: fare debito. Soldi subito a famiglie e imprese

ALGHERO – “Una tragedia di proporzioni bibliche, una distruzione permanente della capacità produttiva e quindi fiscale, sarebbe ancora più dannosa per l’economia e in futuro per la credibilità del governo. Agire, agire subito, senza remore per i costi del debito anche perché”. Non usa mezzi termini l’ex-presidente della Bce Mario Draghi che commenta al Financial Times la devastante crisi economica che stiamo attraversando.

Delle volte si è più realisti del Re, si usa dire. Ed è cosi, infatti, che mentre Draghi afferma quanto sopra, nella nostra “italietta” si sentono echeggiare da chi ha più o meno ruoli di rappresentanza frasi che mirano all’inverso rispetto a quanto dice l’esperto economista. Forse per incapacità di guardare oltre o per ignoranza delle norme, fatto sta che è più facile dire “non si può fare questo o non si può fare quello“. Invece, oggi, cari signori, come dice Draghi, e non qualche opinionista di periferia, tutto è cambiato.

O si fa debito e si immette subito liquidità o anche i risparmi andranno alle ortiche e allora dopo la tragedia sanitaria, il disastro economico ci sarà da preoccuparsi delle “piazze” con la gente alla fame. Ma, la speranza non vana, è che chi guida le Istituzioni colga questi segnali e (subito) agisca per quanto di sua competenza per aiutare immediatamente famiglie, imprese e cittadini.

Siamo in guerra”, scrive sui social l’ex-sindaco Marco Tedde, “lo Stato (e anche tutte le Istituzioni ndr) deve affrontarla proteggendo famiglie e imprese aumentando il debito pubblico e le banche debbono finanziare le imprese a tasso zero”. Non c’è altra scelta, bisogna agire subito. Altrimenti non ci saranno più soldi per consumi, figuriamoci per pagare le tasse.

Nella foto Alghero alle ore 18 del 25 marzo

S.I.