Dati Turismo 2016: Caporetto di Alghero

SASSARI – La stagione 2016 va in soffitta. La Federalberghi-Confcommercio per la Provincia di Sassari, 94 associati iscritti su 110 strutture alberghiere operanti in area provinciale, ultima e rende note le rilevazioni relative al periodo maggio – settembre, e le paragona con l’andamento dello stesso periodo dell’anno precedente. Sono stati campionati – fanno sapere dagli uffici delle Confederate di Via Pascoli – 18.259 posti letto, quindi su base stagionale 554.780. Gli arrivi nazionali hanno raggiunto quota 34.996, quelli d’oltralpe 59.376, le presenze connazionali hanno toccato le 119.534, quelle straniere 261.084. L’indice di riempimento posti letto, ottenuto dividendo le presenze totali per i posti letto disponibili totali è stato del 68,61%. Nell’omologo periodo dell’anno 2015, l’indice di riempimento era salito al 69,60%. La perdita, in area vasta, si limita ad un punto percentuale. Vale la pena, vista l’eterogeneità del prodotto turistico provinciale, soffermarsi sui numeri delle varie territoriali. Alghero: campionati 11.934 posti letto, quindi 365.060 su base stagionale, 22.090 arrivi area Italia, 42.915 arrivi area prevalentemente europea. Le presenze nazionali sono state 67.692, quelle straniere 192.715. L’indice di riempimento posti letto rispetto all’anno 2015 perde 4,88 punti di competitività (che di fatto diventano 6 punti in meno sulle presenze), passando da 76,21% all’attuale 71,33%. Impressiona la perdita di volume da mercati transfrontalieri: le presenze garantite da quei mercati passano, per giugno, da 86,10% del totale del 2015 a 74,34% del 2016, per luglio da 86,93% a 76,76%, per agosto da 78,52% a 62,49%. Solo in parte recuperate dalle maggiori presenze garantite dal mercato nazionale. Una inequivocabile conseguenza, questi cali, dei minori arrivi sullo scalo Riviera del Corallo, imputabile alle 14 destinazioni internazionali collegate in meno rispetto al recente passato.

Diversa la musica in area Golfo Asinara. Da quelle parti, il miglioramento è sensibile: campionati 6.325 posti letto, quindi 189.720 su base stagionale. Arrivi nazionali 12.906, arrivi d’oltralpe 16.461, presenze italiane 51.842, presenze estere 68.369, indice di riempimento posti letto al 63,36% contro lo 54,04% del 2015. Una crescita di 9,32%, in linea con la crescita del resto dell’Isola, che può essere spiegata anche in ragione di una maggiore accessibilità del prezzo del prodotto alberghiero rispetto ad esempio a quello algherese, in un anno nel quale gli aumenti medi delle bigliettazioni aeree hanno inciso sul complessivo budget a disposizione della vacanza. In più, aree Nord Sardegna equidistanti tra Alghero e Olbia hanno indubbiamente drenato le maggiori presenze garantite dallo scalo olbiese. Non irrilevante, il maggior gettito garantito dallo scalo portuale portotorrese, che per prossimità ha beneficiato le località turistiche più a ridosso.

Ovviamente, la grande crescita dell’area del Golfo non è bastata, stante la diversa offerta di posti letto con Alghero, a controbilanciare la perdita complessiva di riempimento letti provinciale. Per Alghero, invece, nei mesi clou dell’estate rivierasca, si contano le perdite. La ragione è quasi banale: la prossimità dello scalo aeroportuale favorisce lo “short break” in area limitrofa allo stesso. I minori passeggeri in aeroporto hanno quindi condizionato la capacità di saturazione del posto letto da giugno ad agosto, appannaggio di una clientela indipendente nell’organizzazione del suo tempo libero. Settembre, pur essendo alla voce tariffaria ancora un mese di spalla, garantisce la piena fruizione del prodotto marino-balneare, oltre al transito di clienti mediati da Agenzia o Tour Operator, i quali garantiscono densità di presenze (trasportate prevalentemente per mare e distribuite in Sardegna su gomma). Con questo si spiega la sua crescita, già documentata da precedenti analisi.

“Adesso – comunica il Presidente Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari Stefano Visconti – l’attenzione e gli sforzi organizzativi traguardano il prossimo anno. Le azioni commerciali degli albergatori sono già in atto, volte alla vendita di camere e servizi. Funzionali, questi ultimi, all’arrivo di presenze che sul territorio trascinano tante altre economie diverse. Per questo motivo, tutti gli operatori riuniti in associazione, con forza, richiedono alla Regione, socio unico della Società di Gestione Aeroportuale So.ge.a.al., di garantire a quest’ultima e ai suoi manager l’operatività necessaria affinchè si possa tornare ai livelli di transiti che, fino alla fine del 2015, rendevano lo scalo Riviera del Corallo primo avamposto commerciale del territorio. Operatività che verrebbe certamente garantita, in tempi utili per programmare la stagione 2017, da un immediato intervento sul capitale sociale. Visconti conclude evidenziando che le politiche di destinazione spettano alla Regione e non agli aeroporti che, invece, dovrebbero essere strumenti per attuare dette politiche. Su questo la Regione è da sempre mancata e da questo in larga parte derivano i problemi dell’aeroporto”.

Nella foto il centro storico di Alghero

S.I.