Patto Pd-Centristi, “Io, là per caso”. Maggioranza in fibrillazione: “Manca una regia”

ALGHERO – Si scalda la politica algherese. E non solo per il nuovo aumento delle temperature, ma per alcuni passaggi che evidenziano chiare insofferenze all’interno della Maggioranza che, come detto bisbigliando, ma con volume sempre più alto, “non ha raggiunto gli obiettivi prefissati e soffre della mancanza di una regia” e soprattutto “nonostante siano state decise delle cose, ancora oggi non sono state attuate e messe in atto, in diversi campi”. Tradotto: ognuno, o quasi, fa un po’ come vuole. Quasi come la “Casa delle Libertà” di Guzzanti.

E, in tale solco, ma per fare chiarezza e non alimentare ulteriori polemiche verso il Sindaco, ma certamente palesando, come detto, posizioni differenti se non alcune fratture interne, il consigliere comunale recentemente passato con Orizzonte Comune, Marco Colledanchise scrive che “non è stato né ufficialmente né ufficiosamente Colledanchise invitato, né tantomeno ha preso parte all’incontro”, il riferimento è al “Patto del Mariposa” tra Pd e Centristi volto, di fatto, a certificare la criticità della situazione e dare nuovo impulso a Cacciotto.

“Mi trovavo a cena con mia moglie e alcuni amici quando, per caso, ho incrociato alcuni colleghi. Mi sono avvicinato per un saluto, abbiamo scattato una foto e poi sono rientrato al mio tavolo.
Nulla di particolare, ovviamente, ma tengo a precisare che solitamente partecipo solo ai tavoli per i quali ricevo un invito formale”

E ancora, per chiudere, una frecciata: “Probabilmente, se fossi stato coinvolto in quell’incontro, sarei stato accompagnato – come minimo – dalla mia collega Beatrice Podda e dal sindaco Cacciotto”. A buon intenditor poche parole.

“Alghero strangolata e impoverita, politica cieca e uniforme”

ALGHERO – “Domenica 6 luglio si è tenuta ad Alghero l’assemblea pubblica “Chi possiede Alghero?”, promossa dalla Collettiva Dignitat e dal Collettivo Alghero Antifascista. Un momento di confronto partecipato e determinato, nato dall’urgenza di denunciare lo stato allarmante in cui versa la nostra città.
Alghero oggi è strangolata da un processo di turistificazione selvaggia, da politiche urbanistiche che svuotano il centro storico e da un uso privatistico del suolo pubblico, pensato per alimentare la rendita e il profitto, non certo per tutelare il bene comune. Ma il cuore del problema è più profondo e inquietante: una gestione cittadina permeata da logiche clientelari, dove prevalgono le “buone relazioni”, da poteri opachi e da un pensiero autoritario che si manifesta nella repressione delle esperienze sociali indipendenti, nell’emarginazione dei cittadini critici e nel controllo informale di spazi, risorse e relazioni.
La turistificazione non è solo un problema urbanistico o economico: è una forma di colonialismo moderno, non dissimile da quello che da decenni occupa chilometri di costa sarda con basi militari che sottraggono spazio, autodeterminazione e dignità alle comunità locali. In questo caso, il territorio viene svenduto agli interessi di chi trasforma le città in parchi giochi per visitatori, mentre i residenti vengono espulsi, sfruttati e messi a tacere.
Come ogni colonialismo, anche questo si impone con strumenti efficaci di controllo: la turistificazione è una droga che addormenta lo spirito critico della popolazione, specialmente di quella lavoratrice, costretta a turni estenuanti, malpagati e privi di tutele, in nome di una crescita economica che arricchisce pochi e impoverisce molti. Si crea così un clima in cui le forme di resistenza sono isolate, mentre lo sfruttamento viene normalizzato.
In questo scenario, tutte le forze politiche, senza distinzioni di schieramento, hanno mostrato la stessa incapacità e mancanza di volontà nel contrastare questa deriva. Una politica cieca e uniforme, che si trincera dietro regolamenti inefficienti e decisioni calate dall’alto, mentre sul campo tollera – se non alimenta – le dinamiche che favoriscono speculazione, esclusione e sfruttamento.
Emblematico è il caso di Respublica, realtà sociale attiva nel centro storico, eliminata da una gestione amministrativa che pratica vandalismo istituzionale, come nel caso della recinzione e del degrado deliberato di Piazza Pino Piras. Una politica che non sa opporsi alla penetrazione di logiche affaristiche, ma sa bene come perseguitare chi alza la voce e si organizza per difendere il territorio.
Denunciamo con forza questa connivenza trasversale e chiediamo che si rompa il silenzio. La cittadinanza non organizzata viene esclusa, mentre chi si mobilita viene isolato, delegittimato, se non apertamente criminalizzato. In questo clima, non sorprende che forme di mentalità “mafiosa” si radichino nei processi decisionali e nei comportamenti quotidiani del potere.
L’assemblea si è conclusa con la volontà comune di continuare la lotta, costruendo spazi autonomi di resistenza e proposta, perché Alghero non è in vendita. È nostra e vogliamo riprendercela.
A titolo simbolico i partecipanti hanno varcato le transenne del cantiere aperto e hanno documentato lo stato fatiscente di una piazza ormai preclusa da troppo tempo alla cittadinanza”

Collettiva Dignitat e Collettivo Alghero Antifascista

-‐————————————————————————————————–

“Diumenge 6 de juliol sès tenguda a l’Alguer l’assemblea pùblica “Qui tè l’Alguer?”, de la collettiva Dignitat i de Alguer Antifeixista. Un momento de confront partecipat i autodeterminat, nat de l’urgencia de denuncià l’estat allarmant de la ciutat.
l’Alguer avui ès sufocada de un procés de turistificaciò, de politiques urbanistiques que buiden l’Alguer vella i de un ús privatista de l’espaci pùblic, pensat per ampliar la rendita i lo profitto, no per tutelar lo bè comù. Ma lo cor del problema ès mès profund: una gestiò de la ciutat de llogiques clientelar, onti guanyen les “bones relacions” de poder offuscat i de un pensement autoritari que se manifesta ne la repreciò de les esperencies social indipendent, ne l’ermaginaciò de los ciutadans critic i ne lo control informal de los espacis, riqueses i relacions.
La turistificaciò no ès sol un problema de urbanistica o d’economia: ès una forma de colonialisme modern, al mateix com l’ocupaciò militar que treure espacis, autodeterminaciò i dignitat a les comunitat local. En aquest cas, lo territori vè donat a los interessos de qui canvia les ciutats en camp de jocs per los visitadors, mentre los abitants venen caxat, esfructat i
silenciats.
Com cada colonialisme, tambè aqueix se imposa amb estruments eficaços de control: la turistificaciò ès una droga que adormi l’esperit critic de la populaciò, especialment de aquella treballadora, forçada a hores massacrant, malpagats i sense tutele, en nòm de una crescita econòmica que enriqueix pocs i emprobeix molts. Se crea aixì un clima onti les formes de resistencia son divises, mentre l’esfructament vè normalitzat.
En aqueix scenari, totes les forces politiques, sense distincions, han fet veure la matexa incapacitat i mancancia de voluntat nel contrastar aqueixa deriva. Una politica cega i uniforme, que se amaga endrera regolaments i decicions devallat da l’alt, mentre en camp acepta – si no amplia – les dinamiques que favoreixen especulaciò, exclusió i esfructament
Pe comprendre bè la situaciò, massa important ès lo cas Respublica, realtat social attiva ne l’Alguer vella, ruinada i eliminada de una gestiò amministrativa que fe vandalismo istitucional, com lo cas de les tanques en plaça Pino Piras. Una politica que no fe oposiciò a les llogiques de affari, ma comprèn bè com perseguir qui aixeca la veu e se organitze per defendre lo territori.
Denunciem amb forca aqueixa politica i demanem que se rompi lo silenci. Los abitants no organitzat venen caxat, mentre qui se mou vè isolat, si no criminalitzat. En aqueix clima, no son estrany les formes de mentalitat mafiosa ne los procès decisional i ne los comportaments quotidià de lo poder.
L’assemblea sés concluida amb la voluntat comù de continuar la lluita, construint espacis autonomi de resistencia i proposta, pe cosa l’Alguer no ès en vendita. Ès de nosaltres e volem reprendre-la.
A titòl simbolic los partecipants sò entrats a dins de la plaça tancada”

ECCO ALCUNE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE

Cambia la configurazione di Piazza Civica

ALGHERO – Piazza Civica cambia configurazione con una diversa visione dell’occupazione degli spazi. Oggi la piazza ha visto rimodulare le postazioni delle concessioni di suolo pubblico con un effetto che rende merito alla necessità di ottemperare le esigenze delle imprese con quelle dei cittadini e della fruibilità pubblica. In un clima di collaborazione e di disponibilità, oggi si è delineata quella che sarà la nuova configurazione della piazza. La superficie occupata non è così superiore al 15% del totale, come da regolamento. La rimodulazione degli spazi ha richiesto alcuni spostamenti e altrettanti sacrifici, per un computo totale che rientra nelle regole. Oggi si è svolto il sopralluogo da parte dell’Assessore al Demanio Enrico Daga, insieme al Dirigente Piero Nurra e all’Ing. Enzo Sanna per un monitoraggio della situazione. “C’è voluto impegno da parte degli uffici la grande disponibilità degli operatori che con questo primo segnale ci consentono di avvicinare le esigenze dei residenti e dei cittadini tutti verso una soluzione che restituisca decoro alla piazza senza pregiudicare le legittime aspettative delle imprese, che sono l’ossatura della nostra economia. Questo primo passo – conclude – sarà anche un test ver verificare il raggiungimento degli equilibri auspicati.” commenta Daga.

Presenze turistiche, dati Federalberghi: Giugno meglio dell’anno scorso, ma nessun pienone

ALGHERO – “Federalberghi nord Sardegna ha analizzato i dati di occupazione del mese di giugno 2025, evidenziando un trend di crescita significativo sia per il settore alberghiero che per quello extralberghiero. I risultati raggiunti generano una moderata soddisfazione tra gli operatori, attribuibile al dinamismo del mercato e al lavoro sinergico di tutti gli attori coinvolti nella promozione turistica del territorio”, cosi dall’associazione di categoria.

“Per l’intero comparto alberghiero della provincia, il coefficiente di riempimento camere ha raggiunto il 77,01% nel giugno 2025, registrando un miglioramento tangibile rispetto al 72,82% dello stesso mese del 2024. Anche il coefficiente di riempimento dei posti letto ha mostrato un incremento, attestandosi al 67,26% contro il 64,23% dell’anno precedente, confermando una tendenza positiva. In questo contesto, la destinazione di Alghero è stata più performante rispetto alla media provinciale, con un coefficiente di occupazione camere del 78,03% (rispetto al 74,65% di giugno 2024) e un coefficiente di occupazione letti del 69,25% (contro il 67,69% del giugno 2024), dimostrando la sua forte attrattiva”.

“I dati di giugno ci lasciano moderatamente soddisfatti,” ha commentato Stefano Visconti, presidente di Federalberghi nord Sardegna”Abbiamo registrato un’evidente crescita nei tassi di occupazione, sia nel settore alberghiero che in quello extralberghiero, segno che il nostro territorio continua ad essere una meta fortemente ambita. Questo successo è il risultato di un impegno corale: prevalentemente dal dinamismo degli operatori, ma anche dal buon lavoro svolto dalle società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia e dalla promozione capillare del prodotto turistico sardo, che ha saputo valorizzare le unicità del nostro territorio. Tuttavia, siamo consapevoli che il percorso è ancora lungo e che dobbiamo continuare a lavorare per consolidare e migliorare ulteriormente queste performance, investendo sulla qualità, sui servizi e sulla destagionalizzazione per affrontare con successo le sfide che ci attendono.”

Il settore extralberghiero del nord Sardegna ha confermato un robusto trend di crescita nel mese di giugno 2025, evidenziando un ulteriore consolidamento e una ripresa significativa. I dati analizzati da Extra Federalberghi nord Sardegna rivelano un andamento particolarmente positivo, con incrementi sia nell’occupazione delle camere che nel fatturato. Secondo quanto riportato da Elena Fanciulli, referente di extra Federalberghi nord Sardegna, l’occupazione camere, con una performance notevole soprattutto per gli affittacamere nelle città del territorio, ha raggiunto nel giugno 2025 un ragguardevole 72,14%. Questo dato rappresenta un miglioramento significativo rispetto al 69,49% registrato nello stesso periodo del 2024.

Questi indicatori di occupazione positivi si sono tradotti direttamente in un incremento economico per gli operatori del settore. Il fatturato complessivo ha infatti registrato una variazione positiva del +3,86% tra il giugno 2024 e il giugno 2025. Un segnale inequivocabile di ripresa e di rafforzamento del comparto extralberghiero del nord Sardegna.

Federalberghi nord Sardegna continua il suo impegno a supporto degli operatori del settore, convinta che il turismo rappresenti un pilastro insostituibile per l’economia e lo sviluppo sostenibile del territorio in collaborazione con tutti gli attori della filiera turistica.

Nuove alberate, plauso di Sartore

ALGHERO – “Per ridurre gli effetti legati all’innalzamento delle temperature e per migliorare la sostenibilità ambientale delle aree urbane vi è un’azione piccola e semplice, ma troppe volte trascurata da chi amministra: mettere a dimora nuove piante, in modo da aumentare il numero di alberi e di spazi verdi delle città.

Piantumare nuovi alberi non è, infatti, solo una scelta estetica, ma anche un modo intelligente per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Come si insegna ai bambini fin dalle scuole elementari “gli alberi agiscono come veri e propri polmoni verdi, contribuendo a purificare l’aria, ridurre l’inquinamento atmosferico, migliorare la qualità dei nostri habitat e ridurre le temperature”.

Per queste ragioni la scelta dell’Amministrazione Cacciotto di investire in nuove piantumazioni in città è stata sicuramente una scelta virtuosa e a cui occorre dare continuo vigore.

Dopo anni in cui sono state troppo spesso rimandate le nuove piantumazioni, con gli interventi di posa di nuovi alberi in città, dai platani di via Corsica, ai lecci di piazza della Mercede, ai pyrus calleyrana davanti all’Istituto professionale di via Don Minzoni o ai pini per ripopolare la pineta di Maria Pia, l’Amministrazione ha avviato un importante programma che proseguirà negli anni e che permetterà di migliorare la qualità della vita in città.

Questa rinnovata attenzione al verde (non dimentichiamo il piano di potature delle alberate, che nella scorsa stagione ha interessato circa 2000 piante in città…) e ai parchi cittadini, che non poteva che coincidere con l’elezione di un sindaco agronomo, va adesso portato avanti con convinzione, con ulteriori nuove piantumazioni, magari anche con una riqualificazione del lungomare Barcellona (con la sostituzione definitiva delle palme colpite dal punteruolo rosso con nuove essenze arboree…), in modo da rendere Alghero sempre più verde, vivibile e accogliente per cittadini e turisti”.

Pietro Sartore, Partito Democratico

Grotta Verde, FDI ricorda il grande lavoro del precedente Cda del Parco

ALGHERO – “L’apertura al pubblico della Grotta Verde rappresenta una giornata storica per Alghero e per il Parco di Porto Conte. Un traguardo importante, frutto di un lungo lavoro che ha coinvolto, nel tempo, diverse amministrazioni e tanti protagonisti istituzionali.

In particolare, durante l’ultima consiliatura di centrodestra, il Consiglio di Amministrazione del Parco guidato dal presidente Raimondo Tillocca, affiancato dai consiglieri Adriano Grossi (FdI) e Lina Bardino, e sotto la direzione del direttore Mariano Mariani, ha seguito con determinazione l’iter necessario per il recupero e la futura fruizione della Grotta Verde. Un impegno condiviso e sostenuto anche dalla giunta guidata dal sindaco Mario Conoci, con il coinvolgimento degli assessori Marco Di Gangi e Alessandro Cocco, che ha accompagnato le fasi decisive del progetto, nell’ambito di una più ampia visione di valorizzazione dei beni archeologici e ambientali in funzione del riconoscimento Unesco.

Oggi, con l’apertura al pubblico, consegniamo alla comunità e ai visitatori un sito unico nel suo genere, che arricchisce la rete degli attrattori culturali e ambientali del territorio, consolidando l’identità storica e naturalistica di Alghero.

Ora sarà compito del nuovo presidente del Parco, Emiliano Orrù, al quale auguriamo buon lavoro, e dell’amministrazione comunale, di valorizzare e promuovere adeguatamente questa perla, integrandolo in modo coerente con l’offerta turistica e culturale del Parco e della città. Ora occorre rafforzare le politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, sostenendo progettualità capaci di generare sviluppo, ricerca, identità e lavoro”.

Fratelli d’Italia – Alghero

“Finalmente apre la Grotta Verde: ora riattivare il punto bar e superare la Bolkenstein”

ALGHERO – “Verrebbe da dire: era ora. Finalmente la Grotta Verde è stata inaugurata. Il sito, di straordinario interesse storico e archeologico, andrà ad impreziosire il patrimonio culturale, naturalistico e ambientale della Riviera del Corallo. E’ nato uno dei più importanti siti di interesse culturale dell’intero bacino del Mediterraneo, futura meta di appassionati, studiosi, ricercatori e speleologi. L’ importante opera di recupero e valorizzazione era stata avviata dall’Amministrazione Tedde nel 2008, assieme alla Area Marina Protetta, allora diretta dal Dott. Russino, con un progetto basato su investimento di 1.200.000 euro provenienti da un apposito finanziamento regionale. Ma ora l’amministrazione Cacciotto deve attivarsi per evitare lo smacco della gara per l’affidamento ai privati, assieme alle Grotte di Nettuno, in forza della Direttiva Bolkestein. Per escludere l’applicazione della Direttiva Bolkestein dal futuro affidamento delle grotte (a seguito di procedura competitiva) parrebbe essere sufficiente la dichiarazione di notevole interesse pubblico del Ministero competente, previo parere della Regione, ove non fosse ancora intervenuta, ai sensi dell’articolo 138, comma 3, decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). O, in subordine, agli stessi fini potrebbe essere emanata una norma nazionale che definisca le grotte servizi d’interesse economico o non economico generale riservati a enti pubblici. Ma il Sindaco Cacciotto non deve stare alla finestra e si deve fare parte attiva, assieme ai Comuni della Città Metropolitana, per arrivare all’obbiettivo.
La Grotta Verde, assieme alle Grotte di Nettuno, costituiscono inestimabili risorse ambientali e paesaggistiche del Nord ovest dell’isola, che per la loro fragilità non possono essere gestite da imprese private alla stregua di servizi soggetti alle logiche del mercato. Lo stesso impegno, ma in tempi rapidi, il Sindaco deve mettere in campo per ottenere l’annullamento della procedura di gara indetta dalla Città Metropolitana per l’affidamento in concessione dell’immobile di Capo Caccia, già adibito a bar. La struttura deve essere affidata direttamente all’Area Marina Protetta e al Parco che debbono utilizzarla come centro di promozione del territorio e di informazione turistica, garantendo la presenza di un punto di ristoro. Se Cacciotto seguirà questo percorso, e farà questa battaglia, Forza Italia starà al suo fianco con tutta la sua classe dirigente”, Lo ha dichiarato l’esponente di Forza Italia Marco Tedde.

“Sanità e non solo, Alghero trattata come un paesotto”

ALGHERO – “Con estrema fermezza denunciamo l’ennesima prova di disinteresse e superficialità da parte dell’ASL di Sassari e di chi oggi governa l’azienda sanitaria locale. Le ultime nomine, che avrebbero dovuto segnare un cambio di passo, certificano invece un ulteriore peggioramento della situazione. Alghero, città turistica di rilievo nazionale, viene trattata come un paese di serie B. Negli ultimi anni ha subito un costante e inaccettabile declassamento sul fronte dei servizi sanitari. Ci troviamo oggi di fronte a un vero e proprio smantellamento del sistema sanitario locale, frutto di scelte politiche fallimentari e dell’incapacità gestionale della direzione ASL. Comprendiamo le difficoltà, ma non accettiamo – e mai accetteremo – che Alghero venga trattata come un piccolo centro qualunque.

Ogni anno vengono celebrati con entusiasmo i record turistici, con migliaia di presenze in città: più persone significa più bisogno di servizi, non meno.Al contrario, si continua a sottrarre risorse, personale, ambulatori, aggravando una situazione già al collasso. Un comportamento irresponsabile che danneggia Alghero, il suo territorio e tutto il Nord Ovest della Sardegna.In attesa che decolli la tanto auspicata Città Metropolitana del Nord Ovest o una vera rete intercomunale tra i centri principali di questa parte dell’isola, mi opporrò con forza, da presidente della Commissione consiliare sanità, a ogni scelta, atto o idea che penalizzi Alghero, le sue borgate, l’agro e i tanti villeggianti che la popolano nei mesi estivi.Bocciamo senza mezzi termini le decisioni della Regione in materia sanitaria, che prevedono per l’estate – proprio nei mesi più critici – solo ambulatori territoriali, rinviando a settembre l’assegnazione di nuovi medici di base. Una scelta miope, grave e da rigettare con decisione.È in gioco un diritto fondamentale: il diritto alla cura, il diritto alla salute.

Se chi oggi ha la responsabilità politica della sanità regionale non è in grado di comprenderlo, non è nelle condizioni di continuare a ricoprire quel ruolo. La sanità non è un lusso, ma un servizio essenziale che va garantito a tutti, residenti e turisti. Chiediamo rispetto per Alghero. Non solo quando c’è da prendersi meriti per i numeri del turismo, per i concerti o per la bellezza del nostro mare, ma soprattutto quando si tratta di garantire diritti primari come quello alla salute. È ora che la Regione, l’Assessorato alla Sanità e l’ASL di Sassari riconoscano e valorizzino davvero l’importanza strategica di Alghero e smettano di trattarla come un problema di secondo piano. La salute dei cittadini e dei turisti non può più aspettare”.

Christian Mulas
Presidente della Commissione Consiliare Sanità

Terra dei paradossi: siccità, agro a secco ed esose perdita d’acqua

ALGHERO – Senza false ipocrisie, è palese che si vive un periodo di estremi paradossi. Dal livello globale a quello locale. Al netto di chi fruisce dell’informazione unicamente per “specchiarsi” o fermarsi solo ai titoli, sono molteplici gli aspetti che si potrebbero approfondire e che, nel nostro “piccolo”, proviamo volta per volta a commentare.

Così come quello che accade in queste ore ad Alghero. Terra di paradossi. Da una parte vive un periodo di siccità tra i peggiori di sempre, con l’agricoltura in ginocchio, nello specifico l’agro della Riviera del Corallo e più in generale la Nurra, dall’altra si registrano sprechi incontrollati che, al netto di eventuali e pronte giustificazioni, non sono per niente giustificabili.

La segnalazione giunge da una residente che, tramite social, segnala una ingente perdita d’acqua che insiste da giorni nella zona di Sant’Anna, proprio a pochi metri da una delle sedi del Comune di Alghero. Tra via Villafranca de Panades e via Coros. Un fiumicciatolo che si è espanso fino a coprire tutta la carreggista. La persona che ha segnalato il fatto punto il dito contro i mancati interventi di Abbanoa. A prescindere dalle responsabilità, resta vivo il fatto che, a giorni di distanza di questa evidente perdita, nessuno sia ancora intervenuto. Eppure, da mesi, stiamo pregando per qualche goccia d’acqua in più. La terra dei paradossi.

“Alghero, è allarme vandalismo politicizzato: onore alla Folgore”

ALGHERO – “Il monumento ai paracadutisti della Folgore è stato vandalizzato. Non sono passati nemmeno dieci giorni dall’inaugurazione, che i soliti teppistelli ideologizzati hanno pensato bene di imbrattare l’opera realizzata dalla locale sezione ANPdI.

Il monumento dovrebbe unire e ricordare. Invece, sopra è comparsa la solita scritta vergognosa, diretta ai paracadutisti della Folgore. Un gesto vile, consumato nella notte da chi non ha nemmeno il coraggio di sostenere le proprie idee mettendoci la faccia.

Non è la prima volta che accade. Da tempo, anche in Consiglio comunale, denunciamo il moltiplicarsi di messaggi d’odio, spesso firmati dallo stesso simbolo: comparse che non sono semplici provocazioni, ma segnali preoccupanti di un clima tossico, figlio dei cattivi maestri della sinistra. Lo abbiamo denunciato attraverso il nostro capogruppo Alessandro Cocco con un ordine del giorno sulla sicurezza e con interventi netti contro il degrado ideologico che si fa largo sui muri della città. Quella portata avanti da questi vandali ideologici non è battaglia politica legittima, ma odio ideologico che autorizza tutto, che non conosce limiti, che arriva a infangare la memoria di chi ha dato la vita per l’Italia.

Contro questa degenerazione la politica, indistintamente, dovrebbe trovare il coraggio di condannare. Perché ci sono confini che non si attraversano e difenderli è dovere di chiunque abbia a cuore la convivenza civile, prima che l’appartenenza di partito. Non sarà certo qualche scarabocchio a scalfire l’onore della Folgore, né quello di tutte le Forze Armate italiane, che ogni giorno — spesso nel silenzio — servono la Nazione con disciplina e onore. A loro va la nostra piena solidarietà, la nostra stima e la nostra gratitudine. A chi invece odia e insulta, resta solo il peso della propria codardia”, così Alessio Auriemma, Vicecoordinatore Fratelli d’Italia Alghero.

“L’atto vandalico ai danni del monumento ai Paracadutisti rappresenta un grave gesto di inciviltà, riconducibile a pochi soggetti irresponsabili e privi di senso civico. Ritengo che la politica e i valori ideologici appartengano a un piano ben più alto e non possano essere strumentalizzati da comportamenti tanto ignoranti quanto inqualificabili e inaccettabili”, cosi Alberto Bamonti consigliere comunale di Noi Riformiamo Alghero e della maggioranza del sindaco Cacciotto.