“Bruno-Tanchis, morte della Secal”

ALGHERO – “È passata sotto silenzio la delibera della giunta Bruno che di fatto demolisce la SECAL e avvia l’affidamento, tramite gara, ad un soggetto terzo della riscossione dei tributi comunali.
Esattamente parliamo della delibera n. 161 del 31/05/2017, che ripete sostanzialmente la n. 57 del 21/03/21017, con la quale appunto Mario Bruno ed i suoi si apprestano a consegnare ad un soggetto terzo il patrimonio economico e di valori amministrativi ed umani costituto dalla SECAL”. Cosi Patto Civico, Ncd e Psd’Az sul tema della partecipata comunale dedicata alla raccolta dei tributi.

“Con la delibera citata infatti si spoglia la società di proprietà del comune delle sue competenze per affidale, a costi maggiori, ad un soggetto fuori dal controllo diretto della amministrazione. La SECAL in questi anni, nonostante l’abbandono e l’incuria subita per lungo tempo dalla amministrazione Bruno, è diventata un valore per il Comune di Alghero, un valore sia amministrativo che economico e a tutti era parso che con la nomina del nuovo amministratore unico, il dott. Roberto Cau, fosse iniziata una fase di rilancio e rafforzamento. La nomina del dott. Cau, indicato dall’UDC, aveva infatti provocato da parte di tutti reazioni positive proprio per le sue capacità e la sua autorevolezza che rappresentavano una garanzia per il futuro della partecipata. Invece ancora una volta l’amministrazione ha messo in campo un atteggiamento “bipolare” distruggendo di fatto con un atto successivo quello che di buono si era fatto con un atto precedente”.

“L’oggetto del capitolato che Bruno e compagni hanno approvato prevede l’affidamento a terzi dell’accertamento e della riscossione di ICI-IMU/TASI /TARSU/TARES/TARI/imposta di soggiorno/DPA e TOSAP e molto altro ancora. Di fatto tutto ciò che fa la SECAL. Il tutto con agi altissimi ( fino al 20%) quando a SECAL viene corrisposta un cifra fissa neppure sufficiente per garantirne il corretto funzionamento. È lecito allora domandarsi perché SECAL viene lasciata morire, e con essa i suoi dipendenti, accusandola di non soddisfare le esigenze dell’amministrazione ed allo stesso tempo si scelga la strada di strapagare ( con i soldi degli algheresi ) una qualsiasi società terza la cui affidabilità sarà tutta da verificare. È di tutta evidenza comunque che i maggiori costi del nuovo appalto “capolavoro” dell’amministrazione Bruno graveranno sulle tasche degli algheresi, costretti a pagare un aggravio di costi rispetto ai già pesanti tributi attuali. Inoltre è facile immaginare che la nuova società, remunerata da ciò che incassa, assumerà le sembianze di Dracula adottando metodi da polizia fiscale a tutto danno dei cittadini e delle imprese della città. Ci domandiamo come la nuova dirigenza di SECAL, ma anche l’UDC, possa subire passivamente l’umiliazione rappresentata da questa scelta scellerata. Scelta che di fatto azzera professionalità e competenze che sono un valore per l’amministrazione e mette a rischio decine di posti di lavoro”.

“Oltre questi aspetti gravissimi, però c’è da chiedersi quali sono le vere ragioni di questa scelta. Perché un sindaco, un assessore, una maggioranza che dovrebbero amministrare col buon senso del padre di famiglia, tutelando e facendo gli interessi dei cittadini, preferiscano invece intraprendere una strada che priva il Comune di uno strumento fondamentale per la gestione delle politiche tributarie e affida ad un soggetto terzo tutto questo, facendo pagare i costi alla collettività, proprio in momenti nei quali le difficoltà delle famiglie e delle imprese dovrebbero imporre comportamenti opposti? Niente di ciò che viene regalato con questo appalto ad un soggetto terzo non potrebbe farlo direttamente la Secal se posta nelle condizioni di farlo”.

“Mentre molte amministrazioni locali, e perfino la regione Sardegna, cercano di dotarsi di società proprie o di gestire direttamente un settore delicatissimo come quello delle riscossioni, Bruno e compagni fanno l’opposto. Ci diranno che lo fanno nel nome della efficienza e della lotta alla evasione, ma l’unica verità che riusciamo a intuire ( e che si può dire) è che, anche in questo caso, la incapacità amministrativa ormai acclarata del sindaco e di chi lo circonda sta per produrre l’ennesimo disastro che la città dovrà piangere e soprattutto pagare per gli anni a venire”.

Nella foto Lubrano, Conoci e Piras

S.I.