Altro che gesto d’amore, rubinetti credito chiusi

ALGHERO – Aiuti a famiglie e imprese. Nessuno dovrà stare indietro. Liquidità subito per tutti. Redditi di quarantena, prestiti qui e finanziamenti là. Non sentiamo altro che da diverse settimane. Poi, non appena qualche impresa si avventura nella richiesta di quanto apparentemente già messo a disposizione e quasi dovuto, diventa un’odissea. Mancanza di risposte, richieste assurde di documenti, burocrazia su burocrazia.

Questo dovrebbe essere il momento in cui quei (purtroppo pochi) coraggiosi che ancora rischiano di fare imprese, tenere le attività aperte, dare lavoro alle famiglie sarde, fossero supportati in tutto e per tutto. Anche dalle politica (pure locale). Non bastano i decreti, tanto meno gli annunci. Servono soldi. Non si sa come più scriverlo e dirlo. Per questo non può che sembrare una presa in giro, se non un’offesa, leggere le parole del Presidente del Consiglio quando appellandosi alle banche “chiede un gesto d’amore”.

Siamo alla follia. Lo Stato dà in soldi alle banche per aiutare gli italiani e poi chi guida lo stesso Stato deve elemosinare una grazia affinchè questi soldi vengono dati a chi di dovere. Ripetiamo, follia pura che non può condurre a niente di buono. A partire dalle proteste, per adesso nei limiti di quanto consentito, da parte degli imprenditori che, come nel caso della cooperativa agricola Folia Bio che all’ennesima richiesta di chiarimenti inevasa da chi di dovere a deciso di rendere nota la mancanza di risposte e dunque l’omissione di servizi primari per permettere cooperativa di andare avanti.

Enrico Perre, amministratore unico scrive al Banco di Sardegna, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidente Abi, Dott. Patuanelli, Prefetto di Sassari, Dott.ssa Luisa D’Alessandro, Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, Sindaco di Olmedo, Dott. Mario Antonio Faedda. Qui di seguito il testo integrale della missiva inviata ai suddetti destinatari.

In data 18 Marzo 2020, a seguito delle diverse azione messe in campo dal Banco di Sardegna e in accordo con le associazioni di categoria di cui facciamo parte, ed in relazione al Decreto Legge per il Potenziamento ed il sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese emanato dal Presidente della Repubblica in data 16 Marzo 2020, abbiamo inviato una pec al Banco di Sardegna di Olmedo, filiale di riferimento della società, per l’erogazione di un finanziamento garantito al 100%, a valere sui fondi di garanzia emanati dallo Stato a favore delle imprese. La stessa pec è stata inviata con nuovi allegati ed integrazioni costantemente dal 18 Marzo al 9 Aprile 2020 senza ottenere risposta alcuna dall’istituto di credito. In data 7 aprile veniva emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un documento con le prescrizioni inerenti le regole dell’erogazione del finanziamento che i nostri uffici hanno inviato in maniera puntuale alla filiale. In data 10 aprile il Banco di Sardegna filiale di Olmedo a firma in pectore della direttrice ci informava che le modalità di accesso alle agevolazioni erano reperibili sul sito della banca, pertanto mi sono, come Amministratore della società, attivato immediatamente per compilare la domanda che veniva regolarmente inoltrata al Banco di Sardegna in data 15 aprile, sempre via pec, con tutti gli allegati richiesti dall’istituto di credito (allegato 1). Il 21 aprile ci veniva richiesta telefonicamente un’integrazione documentale alla quale abbiamo adempiuto il giorno stesso con l’invio dei documenti richiesti. Il 22 aprile ci veniva richiesta un’ulteriore integrazione documentale alla quale abbiamo immediatamente provveduto. In data 27 aprile non avendo avuto risposta alcuna abbiamo richiesto all’istituto di credito notizie riguardo la pratica che doveva essere per Decreto e per accordo tra Ministero e ABI completata entro 48 ore in quanto la stessa non prevedeva, articolo 13 comma m del Decreto Liquidità, ALCUNA ISTRUTTORIA E ALCUNA VALUTAZIONE DI MERITO CREDITIZIO, in quanto garantita al 100 dallo Stato. Il Decreto nasceva per garantire la sopravvivenza e il proseguo delle attività di impresa, la nostra azienda occupa 15 persone e altrettante famiglie in un territorio come quello di Olmedo già martoriato da crisi pesanti dove noi, stoicamente, continuiamo a mantenere l’occupazione e le attività di impresa (allegato 2).La nostra lettera di sollecito è stata evidentemente interpretata, dal Banco di Sardegna – Filiale di Olmedo, come „un atto di lesa maestà“ ,in quanto a scaturito, questa volta in tempi brevissimi, il diniego (allegato3) alla nostra pratica senza una ragione plausibile ma certamente, invece, pretestuosa e non conforme ne ai decreti ne agli accordi in essere con l’associazione bancaria.Sede legale via Carducci, 6 – 09128 Cagliari (CA) – Sede Operativa loc. Pulpalzos – 07040 Olmedo (SS) Numero iscrizione REA SS-193557 – Codice Fiscale e Partita I.V.A 03660370929Mail: foliabio@libero.it        

“A conclusione onde evitare risposte a questa nostra,strumentali e non veritiere della banca, la nostra azienda mette a disposizione, anche se già presenti presso la Camera di Commercio di appartenenza, i bilanci o quant’altro necessario a dimostrare la qualità della nostra impresa e il mantenimento dei parametri base di accesso al credito necessari in condizioni di normale attività di impresa. Sicuri di una attenta analisi da parte degli organi preposti alla verifica e al controllo dell’azione degli istituti di credito proseguiamo la nostra attività a garanzia dei posti di lavoro e di tutte quelle famiglie che si aspettano da noi un reddito”.

S.I.