ALGHERO – “Come ex sindaco ma soprattutto come cittadino di Alghero che ha molto a cuore il tema, ritengo doveroso intervenire su una questione che tocca direttamente la responsabilità civica e amministrativa della nostra comunità: il futuro del canile comunale.
L’area su cui oggi insiste la struttura non è di proprietà del Comune ed è attualmente in vendita. Esiste dunque il rischio concreto che venga acquisita da un soggetto privato, con la conseguente perdita del presidio attuale, la necessità di un trasferimento e l’interruzione – anche temporanea – di un servizio fondamentale. Un’evenienza che non possiamo permetterci.
Le amministrazioni comunali sono obbligate per legge a garantire la tutela della salute animale. La città di Alghero, per dimensioni e ruolo nel territorio, ha sempre avuto questa struttura, che svolge anche una funzione sovracomunale, accogliendo animali randagi o abbandonati provenienti dai comuni limitrofi più piccoli, che non dispongono di strutture analoghe.
Oggi l’Amministrazione dispone delle risorse per compiere questo passo: con un avanzo di amministrazione di ben 12 milioni di euro ( che purtroppo durante il mio mandato non ho mai avuto la fortuna di avere in misura così rilevante ) , l’acquisto è non solo possibile, ma anche fortemente consigliabile, dato che l’area si trova in una procedura di liquidazione e il prezzo è certamente vantaggioso rispetto ai valori di mercato. Questo, però, espone anche al rischio che soggetti privati possano procedere all’acquisto, privando il Comune dell’opportunità di tutelare e valorizzare una struttura già consolidata e perfettamente funzionale, che difficilmente potrebbe essere delocalizzata senza forti impatti ambientali e logistici.
Occorre inoltre ricordare che il contratto con l’associazione DNA Randagio, che attualmente gestisce il canile, scadrà a fine mese: è quindi indispensabile garantire continuità al servizio, senza soluzioni di discontinuità che metterebbero a rischio il benessere degli animali ospitati.
Mi rivolgo al sindaco e all’intero consiglio comunale, senza distinzioni di parte, affinché avviino formalmente senza ulteriori indugi e in tempi rapidi la procedura di acquisizione.
Le eventuali divergenze politiche interne alla coalizione non devono condizionare l’azione amministrativa su temi così delicati. È una questione che va ben oltre i numeri e le strategie, riguarda il senso civico, la sensibilità verso gli animali e la capacità di visione.
E mi rivolgo ai consiglieri comunali, affinché la loro valutazione non si limiti a parametri economici o ad altri possibili utilizzi dell’area, che oggi ospita anche strutture dismesse, ma consideri con priorità il valore del servizio offerto. La disponibilità di uno spazio già attrezzato, acquistabile a condizioni vantaggiose, rappresenta un’opportunità unica che potrà consentire all’Amministrazione di sviluppare in futuro progettualità legate al benessere animale o ad altre funzioni pubbliche.
Durante il mio mandato abbiamo sempre dedicato grande attenzione alla questione del canile e alla tutela degli animali, con la convinzione che la civiltà di una comunità si misuri anche dalla cura che riserva ai più indifesi. Oggi rinnovo questo impegno con una voce ferma e rispettosa: si proceda subito, senza tentennamenti”.
Mario Conoci, ex-sindaco di Alghero