Alghero sott’acqua: caccia alle streghe

ALGHERO – Nonostante l’abbondante previsione climatica, ieri, ancora una volta, Alghero è andata sott’acqua. Al netto delle solite, tediose e oramai nauseabonde partigianerie, chiunque sia del posto o ci viva da diversi, quello accaduto ieri notte poche volte, forse mai, lo ha visto. Il riferimento è alla quantità di acqua, in una mezz’ora circa, che ha inondato diverse vie e zone della città. Come al solito ad essere completamente allagata la passeggiata Barcellona fino al Lido e tutto viale Primo Maggio. Problemi a negozi, case, alberi, cantine, molte attività hanno riportato numerosi disagi e danneggiamenti, senza considerare le fogne saltate e la conseguente puzza insopportabile. Interventi durante la notte da parte dei vigili del fuoco e personale della società In-House e protezione civile. Ma sebbene l’arrivo del maltempo fosse ampiamente previsto, le precipitazione hanno mandato in tilt la città. Dal centro alla periferia, strade trasformate in fiumi, e condizione generale al limite.

Come sempre in questi casi, si è scatenata la polemica. Subito, le varie tifoserie hanno subito lanciato strali contro gli attuali o passati amministratori. Una gioco al massacro che si ripete puntuale ad ogni condizione critica che riguardo la Riviera del Corallo e che qualifica sempre più al ribasso una comunità che invece fino poco tempo fa guardava in alto in vari settori salvo poi trovarsi oggi sfilacciata, divisa, abulica, apatica e nevrastenica come non mai. Tanto da non riconoscere più l’oggettività e qualità delle cose.

E’ ovvio che l’attuale amministrazione, il sindaco Bruno nello specifico, non può avere tutte le colpe del mondo per questa ennesimo acquazzone e i suoi effetti negativi su Alghero. Ma lo stesso allora si può dire di Lubrano, Tedde, Baldino, Sechi fino ad arriva a Lofreddo, Cigliano, Piccioni e il primo Podestà algherese. Governare col torcicollo porta solo a sbattersi ad ogni ostacolo ed è quello che sta accadendo da qualche tempo a questa parte. Ognuno deve assumersi le sue responsabilità, risolvere i problemi, non è stato certo per un’indicazione divina che alcuni hanno deciso di candidarsi al ruolo di amministratori o consiglieri. Chi ha scelto questa strada, dicendo anche che avrebbe fatto molto meglio del passato (“lavoro, decoro, verde e altro risolti dal primissimo giorno”) deve tutelare il bene comune e tutta la cittadinanza senza fare figli e figliastri e soprattutto evitando continuamente puerili e sterili polemiche da circolo pensionistico. Alghero ha bisogno di altro, non di continuare ad attorcigliarsi su se stessa, sennò si rischia (ma questo a qualcuno, con posto al sole pregresso, può anche far piacere) di trovarsi sommersi in un mare di melma proprio come in queste ore sono molte strade e piazze cittadine.

Nella foto via Lido Barcellona completamente allagata

S.I.