ALGHERO – “È inaccettabile e vergognoso che, nel 2025, una città come Alghero la seconda della provincia di Sassari, con oltre 80.000 abitanti considerando l’intero hinterland e un bacino turistico internazionale che, in estate, supera ampiamente le 150.000 presenze venga completamente ignorata sul tema della sanità.
Ad oggi, non si parla né di un nuovo ospedale né dell’ampliamento dell’attuale struttura del Civile. È evidente: Alghero e gli algheresi, per questa Regione, non hanno dignità.
La responsabilità politica è chiara: da quando governa la Presidente Todde, sul nuovo ospedale di Alghero è calato il silenzio. Le promesse sono scomparse, svanite, archiviate. Nel frattempo, a San Gavino Monreale, un paese di appena 8.000 abitanti, si sta per inaugurare un nuovo ospedale da 215 posti letto, su un’area di 15.000 mq, realizzato da Fincantieri. Lì si costruisce il futuro, qui si resta nel silenzio e nel disinteresse e nell’abbandono totale.
Eppure i numeri parlano chiaro:
L’ospedale Civile di Alghero registra quasi 40.000 accessi annui al pronto soccorso.
Migliaia di interventi chirurgici vengono eseguiti ogni anno.
Solo il reparto di Ortopedia ha effettuato oltre 1.200 interventi importanti in dodici mesi.
Centinaia di operazioni in Otorinolaringoiatria, Urologia, chirurgia,migliaia di consulenze quotidiane.
Un servizio essenziale non solo per Alghero, ma per tutto il territorio del nord-ovest della Sardegna, che in inverno conta più di 80.000 presenze e in estate accoglie decine di migliaia di turisti. Eppure, tutto questo oggi sembra non valere nulla.
Come non ricordare le promesse pubbliche della Presidente Todde sul nuovo ospedale? Oggi, invece, non si parla nemmeno più dell’ampliamento previsto vicino al Civile.
Ci ritroviamo ad assistere all’ennesimo incontro vetrina tra commissario ASL e sindaco, dove si annuncia quasi fosse una svolta l’arrivo di due medici. Non vorrei che ancora una volta la pezza sia piu corta del buco, signor Commissario.
Nel frattempo, la realtà è questa:
Il tunnel che porta alla Pediatria è ancora chiuso.
I servizi di Pediatria e Cardiologia terminano alle 20.00.
Il reparto nascite è chiuso.
E ora si decide di togliere l’Ospedale Marino all’Università per riportarlo in ASL, un passo che rischia di affossarlo definitivamente.
Mi rivolgo al nostro unico referente regionale algherese, l’onorevole Di Nolfo. Insieme abbiamo lottato per la sanità algherese. Oggi quella sanità è al collasso. Abbiamo bisogno di risposte concrete, non di altri incontri di facciata.
Basta proclami. Basta passerelle da copertina. Basta scaricare le colpe su chi c’era prima.
Chi governa oggi ha l’onere, il dovere e la responsabilità di risolvere i problemi. Avete vinto le elezioni: ora dimostrate di essere in grado di mantenere ciò che avete promesso”.
Christian Mulas, presidente commissione sanità dell’Amministrazione Cacciotto