Stop Urbanistica, crisi maggioranza

CAGLIARI – Ora e’ ufficiale: stop alla discussione della legge urbanistica della Sardegna in Consiglio regionale, e norma che torna nuovamente nella commissione competente. La comunicazione arriva alle 11.32 dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, dopo la votazione per alzata di mano in aula. Il passo indietro della maggioranza, dopo la lettera dell’assessore all’Urbanistica, Cristiano Erriu, nella quale l’esponente della giunta chiedeva al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, un rinvio della norma in commissione: “Non possiamo non prendere atto che non ci sono i numeri e che manca la volonta’ politica di andare avanti nella discussione di questa legge- le parole di Erriu-. E non possiamo che essere coerenti con noi stessi quando affermiamo che un provvedimento di questo tipo non puo’ essere approvato a colpi di maggioranza e tantomeno a attraverso accordi consiliari poco trasparenti”.

Presa di posizione condivisa da Pigliaru, e ribadita dal governatore questa mattina in aula, prima degli interventi dei capigruppo: “Ho ricevuto una lettera dall’assessore Erriu che mi invita a proporre il rinvio del disegno di legge sull’urbanistica in commissione- spiega-. Lettera che condivido pienamente. Una riforma cosi’ importante deve avere ampio consenso. Prendiamo atto in dirittura d’arrivo che questo consenso attualmente non c’e'”. Sulle riforme, spiega il presidente, “si deve discutere, ma poi bisogna farle, bisogna trovare una sintesi in maniera trasparente, se si condivide responsabilmente un impegno riformista. Troppi anni sono trascorsi in Sardegna con la politica del rinvio e del ‘meglio niente’. Oggi prendiamo atto di dubbi irrisolti in una parte della maggioranza”.

In questa situazione, all’attacco naturalmente i capigruppo di minoranza: “Rispettiamo e apprezziamo il coraggio del presidente Pigliaru- spiega la capogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda-. Ma in questi mesi la maggioranza ha fatto girare Erriu come una trottola per tutta la Sardegna: non gli avete detto da subito che non eravate d’accordo con la sua proposta. In questo siete stati vili. Io credo che sia giunta l’ora di andarsene, questo e’ un fallimento”. Amaro l’intervento del capogruppo del Pd, Pietro Cocco: “Nessuno di noi e’ disposto a farsi massacrare su una legge, che, ricordo, in commissione e’ stata votata all’unanimita’ da tutti i componenti della maggioranza. Tornare in commissione significa ammettere che non ci sono le condizioni per approvare la legge in questa legislatura”.

Nella foto Consiglio Regionale

S.I.

Giunta Pigliaru ha azzerato la Sanità

CAGLIARI – “Paci continua a vivere scollegato dalla realtà. Altro che azzerato il debito: questa Giunta ha azzerato la sanità. I sardi devono fare i conti tutti i giorni con servizi tagliati, disorganizzazione, liste d’attesa eterne. Una sanità pubblica che poteva essere il nostro fiore all’occhiello e che, invece, è stata massacrata”. Cosi Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori Sardi che denuncia la condizione economica della Regione e in particolare la grave condizione della Sanità, per non parlare di tutti gli altri settori oramai in ginocchio.

“Abbiamo cercato di leggere con attenzione lle parole di Paci, ma francamente non se ne capisce granché. La nostra impressione è che spari un po’ di numeri a casaccio ma che non si renda ben conto di cosa è la Sardegna oggi. Paci sembra una sorta di Alice nel Paese delle Meraviglie. Debiti azzerati o quasi, riforme straordinarie, piani per il lavoro, reddito di cittadinanza, inviti alla collaborazione bipartisan (dopo che hanno spadroneggiato con arroganza per cinque anni) e per concludere un bouquet assortito di promesse per la futura finanziaria”.

“Non parliamo poi della sanità dove è stato azzerato un debito che peraltro non c’era, (il debito sanitario si paga anno per anno!) ma dove, come capita spesso al PD, le favolose riforme varate non sono state capite dai cittadini. Paci arriva persino a difendere i suoi fallimentari negoziati con il Governo di Roma, che hanno portato al ritiro dei ricorsi pendenti e alla rinuncia ai benefici di eventuali ricorsi accolti, che ci costano 800 milioni l’anno di accantonamenti. E financo le norme di attuazione che hanno consegnato allo Stato tre miliardi di accise che spettavano e spettano ai sardi”.

“La verità è che siamo di fronte a un fallimento epocale con la peggiore Giunta nella storia dell’autonomia che ancora sfodera tutta la sua arroganza. Una Giunta imbarazzante anche per la sua stessa maggioranza, tanto è vero che il centrosinistra (o quel che ne resta) è alla disperata ricerca di un candidato presidente”.

Nella foto i Riformatori Sardi ad Alghero

S.I.

Cagliari, porto canale cola a picco

CAGLIARI – Con una perdita netta di traffico del 72% in soli tre anni il Porto Canale di Cagliari sta colando letteralmente a picco. E’ quanto emerge da un dossier-denuncia reso noto dalla UilTrasporti Sardegna che esamina l’andamento del traffico dello scalo merci cagliaritano e analizza le problematiche che impediscono a Cagliari di decollare, a differenza di quanto avverrebbe a Gioia Tauro (terminal peraltro gestito dalla stessa Contship Italia) e al mondo dello shipping in generale. Se nel 2015 il porto canale del capoluogo sardo ha movimentato 686.000teu, nel 2017 si è registrata una flessione a 420.000 e le previsioni per l’anno in corso si attestano a soli 190.000 Tteu: -55% in un anno. Per questo la UilTrasporti – mettendo a disposizione il dossier e denunciando l’incomprensibile atteggiamento della Contship Italia che sembra voler affossare intenzionalmente lo scalo cagliaritano – chiede l’apertura urgente di un tavolo di crisi costituito dalle istituzioni politiche, datoriali e sindacali che possa affrontare radicalmente le problematiche del terminal di Cagliari e auspica che, nelle prossime settimane, il Ministro dei Trasporti Toninelli possa affrontare la drammatica situazione del porto di Cagliari.

“Lo scenario del Terminal di Cagliari non può avere una vita lunga”, spiega il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca. “Sicuramente paghiamo 3 anni e mezzo di commissariamento del Porto dovuto all’immobilismo della Regione Sardegna che non riusciva a designare il possibile Presidente dell’Autorità Portuale. Oggi, a distanza di oltre un anno dalla nomina del Presidente dell’ADSP Mare di Sardegna, non riscontriamo però iniziative che riescano a mutare l’attuale situazione, che è sempre più preoccupante. Pertanto auspichiamo che vengano intraprese il prima possibile delle iniziative che facciano cambiare rotta al Terminal di Cagliari in modo da tutelare i lavoratori oggi operano in questa realtà: 220 dipendenti di CICT ed un indotto di circa 300 addetti. Non vorremmo ritrovarci a dover continuare a gestire richieste di nuovi ammortizzatori sociali o, peggio ancora, licenziamenti da tutte le imprese che operano all’interno del Terminal, per colpa di un immobilismo da parte di chi ha l’obbligo di prendere decisioni in merito e gestire il future e lo sviluppo della portualità”.

Nella foto il porto canale di Cagliari

S.I.

Attentato a Nurra, solidarietà di Fi

CAGLIARI – “Desidero esprimere la vicinanza mia persona e di tutta Forza Italia a Giovanni Nurra”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia, dopo l’attentato ai danni del coordinatore della Lega per il Nord Sardegna. “Tutti dobbiamo condannare un gesto vile, compiuto nell’ombra, che poteva avere conseguenze gravissime. Invito Giovanni – ha concluso Cappellacci- a proseguire con dedizione il suo impegno nella vita pubblica e auspico che quanto prima gli autori del gesto siano consegnati alla giustizia”. Solidarietà anche da tutte le forze politiche di Centrodestra e diversi leader tra cui anche Forza Italia-Alghero.

Nella foto Giovanni Nurra

S.I.

Promozione agroalimentare: 400mila euro

CAGLIARI – Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha licenziato, nei giorni scorsi, alcune azioni di sostegno per la promozione dei prodotti agricoli e alimentari con lo stanziamento di 400mila euro dedicati agli aiuti diretti alle micro, piccole e medie imprese (PMI) e con la riprogrammazione di 360mila 301,67euro da destinare alle organizzazioni dei produttori (OP). Fra le attività finanziabili previste dagli interventi regionali rientrano l’organizzazione e la partecipazione a concorsi, fiere ed esposizioni, nonché le pubblicazioni destinate a sensibilizzare il grande pubblico in merito ai prodotti agricoli. I nuovi fondi, che saranno trasferiti ad Argea Sardegna incaricata di seguire il progetto, si integrano a 600mila euro già stanziati dall’Esecutivo Pigliaru alla fine del 2016.

Micro e PMI. Per consentire la partecipazione agli aiuti a un maggior numero di imprese, Caria ha proposto di stabilire un massimale di 25mila euro a progetto che, in caso di imprese associate, possono arrivare fino a 50mila. Le azioni potranno essere svolte sia nel mercato interno dell’Unione europea che nei Paesi terzi. L’intensità di aiuto è pari al 100% dei costi ammissibili.

OP, Consorzi e Cooperative. Gli aiuti per le Organizzazioni dei produttori o per altre forme associative di produttori giuridicamente costituite (Consorzi, cooperative agricole, Consorzi di imprese, Società consortili e Reti d’impresa) sono concessi in regime ‘de minimis’. Tale tipologia di intervento, normata dall’Unione Europea, prevede che uno Stato membro possa concedere a un’impresa non oltre 200mila euro di aiuto nell’arco di tre esercizi finanziari. Le attività di commercializzazione sostenute con gli oltre 360mila euro sono coperte con una intensità dell’aiuto pari all’80% dei costi ammissibili, mentre ogni progetto può essere finanziato con al massimo 40mila euro.

Nella foto delle fragole nella sagra di Sa Segada

S.I.

P. Torres, Febbre Nilo in cornacchia

PORTO TORRES – È stato confermata dal Centro di Referenza Nazionale di Teramo la positività al virus West Nile di un esemplare di cornacchia grigia abbattuto nel Comune di Porto Torres, in località Monti Li Casi, durante le attività di sorveglianza della malattia messe in campo dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASSL di Sassari in collaborazione con il Settore Ambiente della Provincia di Sassari.

«Si tratta delle uniche analisi positive riscontrate dal CESME su oltre 220 esemplari di cornacchia grigia abbattuti dal mese di marzo a oggi nella Provincia di Sassari – riferisce il direttore del Servizio Sanità Animale delle ASSL Sassari e Olbia, Francesco Sgarangella – e il secondo caso confermato nel territorio del Nord Ovest Sardegna, dopo la positività riscontrata su un pool di zanzare catturate all’interno della zona aeroportuale di Alghero Mentre siamo in attesa del responso da parte del Centro di Referenza di una positività confermata dai laboratori dell’Istituto Zooprofilattico di Sassari su un tacchino di un allevamento di Ardara in località Marmoriu. Di ieri – continua Sgarangella – è invece la notizia della morte di un cavallo, su cui era stato precedentemente diagnosticato un sospetto di malattia, sia su base clinica (sintomi neurologici) che su base sierologica (presenza di anticorpi specifici) nel territorio del Comune di Oschiri in località Sa Pramma. Gli esami di laboratorio sugli organi prelevati alla necroscopia chiariranno se si tratta di un caso confermato di Febbre del Nilo». Al momento non esiste alcun caso sospetto nell’uomo nelle Province di Sassari e Olbia e tutti i test effettuati in via precauzionale nei centri trasfusionali hanno fornito esito negativo. È opportuno che la popolazione continui ad adottare tutte le misure idonee per evitare di essere punta dalle zanzare o da altri insetti per evitare la trasmissione di eventuali agenti patogeni.

I consigli per prevenire il virus. Per ridurre il rischio di trasmissione della Febbre del Nilo, la misura preventiva più efficace è quella di evitare la puntura di zanzare. È consigliato: utilizzare repellenti per insetti attenendosi alle indicazioni fornite nel libretto illustrativo o sulla confezione; le zanzare sono più attive al tramonto e all’alba: in queste ore, indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni o restare a casa; svuotare l’acqua stagnante dai vasi di fiori, secchi, copertoni e barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali in modo che non ristagni; quando non vengono usate, mantenere le piscine per bambini vuote o coperte; trattare regolarmente (ogni 15 giorni circa) i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi reperibili presso le farmacie; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana.

Per quanto riguarda gli equidi l’unica misura di prevenzione alla malattia è rappresentata dalla vaccinazione che è a carico del proprietario degli animali. Nessun limite viene, invece, imposto per quanto riguarda la movimentazione degli equidi in aree endemiche ma è opportuno attuare dei programmi di profilassi vaccinale prima di tali spostamenti, sopratutto verso territori dove è stata recentemente dimostrata la circolazione virale. Si invitano, comunque, tutti gli allevatori a segnalare ai Servizi veterinari competenti per territorio tutti i casi di sintomatologia nervosa negli equidi che devono poi essere sottoposti ad indagini approfondite per escludere o confermare la WND indipendentemente dall’area geografica dove questi si manifestano. Si ricorda che negli equidi sono sintomi tipici della malattia: debolezza arti posteriori, incapacità a mantenere la stazione quadrupedale, paralisi/paresi agli arti, fascicolazioni muscolari, cecità, ptosi del labbro inferiore o paresi/paralisi dei muscoli labiali o facciali, digrignamento dei denti.

Nella foto una zanzara

S.I.

Sanità, Pigliaru e Arru nella bufera

CAGLIARI – “Non ci meravigliano le osservazioni ministeriali sulla rete ospedaliera. Anzi rappresentano l’ennesima conferma che nel confronto con la Sardegna, lo stato italiano e i suoi apparati ministeriali sono profondamente sleali”. Cosi il Partito dei Sardi di Paolo Maninchedda che si schiera contro l’assessore alla Sanità, Arru, rappresentante della Giunta Pogliaru, riguardo l’affossamento della Rete Ospedaliera. Di fatto siamo davanti alla sfiducia del delegato alla Sanità che, vista la bufera, dovrebbe dimettersi.

“Non solo, alla slealtà si aggiunge oggi il tradimento dei principi espressi dalla sua Corte costituzionale per la quale, se una Regione non grava sul bilancio dello Stato per il finanziamento della sua spesa sanitaria (come nel caso della Sardegna), lo Stato non ha titolo per imporre norme di coordinamento finanziario né modalità di organizzazione del servizio o particolari modalità di contenimento di una spesa sanitaria interamente sostenuta da tali regioni”.

“Non ci meraviglia, quindi, l’atteggiamento del ministero. Ciò che colpisce, invece, è l’improvvisa “furia impugnativa” del nostro assessore regionale che oggi, quando i buoi sono scappati, vorrebbe fare il capo-popolo agitando lo spettro di una protesta contro un esondante ministero. Ma come: ti sei volontariamente sottoposto ad uno scrutinio non richiesto e non necessario e oggi ti lamenti perché la struttura governativa conferma la sua attitudine centralista e verticista che non vede altro al di fuori di una pedissequa applicazione del DM 70?”.

“In soldoni: la nostra rete ospedaliera non doveva essere sottoposta ad alcun vaglio postumo da parte di chicchessia, men che meno l’assessore doveva bloccarne la sua entrata in vigore e ancor meno doveva essere intaccata da disposizioni attuative (emanate a turno dall’esecutivo regionale e dall’ATS) contrarie allo spirito della riforma. Questo abbiamo detto. Questo abbiamo scritto nella mozione di censura. Di questo parleremo martedì in aula”.

Nella foto il gruppo del Pds

S.I.

Urbanistica, pericoli per l’ambiente

CAGLIARI – La Coalizione Autodeterminazione è pronta a scendere in campo per le prossime elezioni regionali e ha annunciato battaglia contro la legge Urbanistica. E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale dei Rossomori, Emilio Usula, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in Consiglio regionale, a Cagliari. Il soggetto politico, che nasce dalla convergenza di sigle indipendentiste e sovraniste come Gentes, Irs, Liberu, Rossomori, Sardegna Possibile, Sardigna Natzione e Radicales Sardos, contrasterà in ogni modo la legge Urbanistica, sia nell’aula del Consiglio regionale sia fuori dal palazzo di via Roma.

Usula ha, inoltre, annunciato che il 18 settembre sarà depositato un quesito referendario alla Corte d’Appello per chiedere ai sardi se siano d’accordo con quanto previsto dalle norme urbanistiche all’esame del Consiglio regionale. Per il consigliere regionale si tratta di “una legge ingiusta, pericolosa e fuorviante” che porterà soltanto danni al territorio sardo in termini di minore tutela dell’ambiente e di maggiore sfruttamento del territorio. Secondo Usula l’ampliamento delle strutture alberghiere non porterà l’allungamento della stagione turistica, visto che gli alberghi già presenti non hanno registrato l’occupazione totale delle camere a giugno e settembre.

I rappresentanti di Autodeterminazione hanno poi parlato della legge elettorale, che “va cambiata sia per quanto riguarda la soglia di sbarramento, che alle scorse elezioni non ha consentito a oltre 100mila sardi di essere rappresentati in Consiglio regionale, sia per quanto riguarda i criteri in base ai quali si attribuisce il premio di maggioranza”. E per il 26 settembre è stato organizzato un sit in davanti al Consiglio regionale per protestare proprio contro la legge elettorale.

Nella foto alcuni rappresentanti dei Rossomori tra cui l’ex-assessore della Giunta Bruno, Natacha Lampis

S.I.

35 cardellini in valigia: denuncia

CAGLIARI – Il Nucleo Investigativo del Servizio Ispettorato di Cagliari è intervenuto ieri, 10 settembre, nello scalo di imbarco del Porto di Cagliari, individuando e fermando un turista, il quale trasportava nel bagagliaio del proprio mezzo una piccola gabbia contenente 35 cardellini, avifauna di cui le convenzioni internazionali e le norme nazionali e regionali vietano cattura e detenzione.

L’uomo, che era pronto a imbarcarsi sulla nave diretta a Napoli, ha fornito agli inquirenti diverse versioni per giustificare il possesso degli uccelli protetti, i quali per contro risultavano prelevati illegalmente nell’ambiente naturale. Pertanto l’individuo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione di fauna protetta e rischia una pena sino a 1 anno di reclusione e 2.500 € di ammenda.

I cardellini, come tutte le altre specie appartenenti alla famiglia dei Fringillidi, sono commercializzati nel mercato clandestino, sostenuto dalla forte domanda del collezionismo amatoriale, col risultato che il prezzo di un esemplare può raggiungere i 400 euro. Dunque il potenziale lucro dell’illecito interrotto dal Corpo Forestale risultava ben superiore ai 10.000 euro.

Gli animali sequestrati, tutti in buone condizioni di salute, sono stati liberati dagli agenti forestali nel Parco Regionale di Molentargius. L’intervento eseguito dal Corpo Forestale rivela ancora una volta che la Sardegna è meta di collezionisti che catturano fauna selvatica per immetterla nel fiorente mercato nero. Nel 2013 a Villaputzu un turista piemontese era stato colto in flagranza di reato mentre catturava esemplari di venturone, anche questi Fringillidi molto ricercati dai collezionisti. Altri interventi analoghi sono stati eseguiti a Cagliari e nei dintorni, in particolare nei mercatini domenicali.

S.I.

La Regione incalza Air Italy

CAGLIARI – “La Regione è al fianco dei lavoratori di Air Italy che oggi lottano per la difesa dei posti di lavoro, per la crescita dell’occupazione e per un piano di investimenti della compagnia aerea che consenta uno sviluppo reale del territorio e del tessuto economico isolano”. Lo dice l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu alla vigilia del Consiglio comunale aperto alla popolazione di Olbia dedicato alla vertenza sindacale sui trasferimenti dei 51 dipendenti del vettore a Malpensa.

“Domani parteciperò alla seduta del Consiglio comunale – dice Careddu – per ricordare il prezzo fin troppo elevato pagato dal personale ex Meridiana con gli esuberi della forza lavoro a seguito della crisi della compagnia e per dire che la Regione sta facendo e continuerà a fare tutto il possibile affinché la proprietà e il management di Air Italy diano risposte chiare e coerenti con un progetto di rilancio con ricadute concrete anche per la Sardegna”. Martedì scorso il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore Careddu hanno incontrato a Roma l’ambasciatore del Qatar in Italia, Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki Al Jehani, al quale è stato chiesto un piano dettagliato degli investimenti che la compagnia Air Italy intende fare in Sardegna, finalizzati alla crescita e allo sviluppo e un passo indietro sul trasferimento dei lavoratori da Olbia a Malpensa.

S.I.