Ponte Fertilia, al via i lavori

ALGHERO – Quasi un milione di euro per il soccorso al ponte di Fertilia. Due distinti progettualità dell’Amministrazione viaggiano parallele per altrettanti interventi di manutenzione straordinaria. Il Settore Opere Pubbliche ha proceduto alla fase di aggiudicazione dei lavori di riqualificazione delle passerelle ciclopedonali sul ponte di Fertilia: è il via libera agli attesi interventi. Circa 500 mila euro disponibili per il progetto che dovrà finalmente riaprire al transito sulle passerelle laterali al ponte, sulle quali tornerà ad essere praticabile la pista ciclabile e il passaggio pedonale. Sei mesi circa la durata dei lavori. Al posto delle strutture portanti in legno, deteriorate e testimoni dello stato di incuria dell’opera realizzata oltre vent’anni fa, verranno collocate strutture portanti completamente in acciaio ed elementi di pavimentazione in resina poliestere antisdrucciolo.

“L’opera – precisa l’Assessore ai lavori Pubblici Antonello Peru – avrà caratteristiche funzionali e strutturali che garantiscono livelli di sicurezza e durata nel tempo. Nel frattempo abbiamo dato corso alla procedura per intervenire anche nella struttura portante del ponte, per garantire sicurezza e stabilità, con utilizzo di stanziamenti dal bilancio comunale”.   Il Ponte di Fertilia infatti necessita di opere straordinarie e di monitoraggio dello stato deformativo e tensionale della sottostruttura. Nel corso delle indagini strutturali finalizzate al progetto di sostituzione delle attuali passerelle ciclo-pedonali poste “a cavallo” del ponte, sono state messe in luce problematiche legate alla scarsa manutenzione della struttura, che saranno pertanto oggetto di intervento specifico.

Ieri la Giunta ha approvato il progetto preliminare dell’opera, per la cui esecuzione ha messo a disposizione altri 455 mila euro dai fondi di bilancio. L’elaborato predisposto dal raggruppamento temporaneo di imprese costituito dall’Ing. Enrico Doppiu e dall’Arch. Stefano Govoni riguarda opere da eseguire principalmente sull’assetto dei piloni. Oltre alle passerelle, quindi, il degrado sviluppatosi nel tempo nelle parti meno visibili costringe ad interventi tempestivi con progettualità e relativa dotazione finanziaria messa in campo dall’Amministrazione.  

“Si continua con l’avvio di iter di opere pubbliche fondamentali, soprattutto per emergenze e manutenzioni straordinarie che, come per il Ponte Serra, richiedono investimenti molto consistenti per contrastare gli effetti dell’assenza di manutenzioni”, conclude Peru. Il ponte situato nel punto in cui lo stagno del Calik si congiunge con il mare è stato costruito presumibilmente tra il 1882 ed il 1884. Sono state rilevate le seguenti criticità: assenza di malta tra i conci della muratura, lesioni nei conci delle arcate del ponte, inclinazione delle pile e delle spalle. Quest’ultima criticità, evidenziata nelle prove strutturali ma evidente anche attraverso un semplice esame visivo del ponte, è costituita dallo sprofondamento delle pile verso lo stagno Calik.  

Nella foto (di archivio) il Ponte di Fertilia

Sanità, in Commissione Dr. Greco. Poi Turismo e Parco |video

ALGHERO – Nuova Commissione convocata dal presidente Christian Mulas (capogruppo di Fratelli d’Italia). Visto il momento più che delicato del settore, per le vicende connesse all’emergenza Coronavirus, anche questo mercoledi si discuterà di Sanità. Nello specifico all’oggetto di discussione dell’organismo consigliare ci saranno l’esame situazione funzionale delle strutture sanitarie algheresi, anche in rapporto e all’aggiornamento sul Covid 19 con anche la partecipazione del Direttore Sanitario Dr. Gioacchino Greco. La seduta si terrà in videoconferenza, sulla piattaforma https://global.gotomeeting.com, collegandosi al link riportato. Tra gli argomenti in vista di discussone anche l’agognato nuovo ospedale connesso all’ampliamento del Civile.

Non solo sanità, però. Infatti Mulas presiede anche la Commissione Ambiente e insieme alla collega Monica Pulina (che presiede quella sul Turismo e Attività Produttive) hanno intenzione di calendarizzare alcuni incontri dove discuterà di questi importanti comparti per la città e il territorio in vista anche della definizione di un programma di rilancio connesso anche alle dinamiche del Parco di Porto Conte e altri settori del Comune al fine di rendere sempre più vicina Casa Gioiosa ad Alghero.

Nella foto e video Christian Mulas


Virus in Sardegna, nuovi 327 casi: 13 morti (9 Nord Sardegna)

CAGLIARI – Sono 12.588 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 327 nuovi casi, 182 rilevati attraverso attività di screening e 145 da sospetto diagnostico. Si registrano tredici decessi (268 in tutto): nove residenti nel nord Sardegna, due nella Città Metropolitana di Cagliari e due rispettivamente nelle province di Nuoro e Sud Sardegna. Le vittime, sette donne e sei uomini, avevano un’età compresa fra i 53 e i 94 anni, di cui otto in un’età compresa fra gli 83 e i 94 anni e cinque fra i 53 e i 76 anni.

In totale sono stati eseguiti 296.721 tamponi con un incremento di 2.927 test. Sono invece 408 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+8 rispetto al dato di ieri), mentre è di 58 (+3) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 8.127. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 3.670 (+136) pazienti guariti, più altri 57 guariti clinicamente. Sul territorio, di 12.588 casi positivi complessivamente accertati, 2.547 (+82) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 2.100 (+83) nel Sud Sardegna, 1.067 a Oristano, 1.503 (+35) a Nuoro, 5.371 (+127) a Sassari

Covid, Nieddu: fronte comune con l’Anci

CAGLIARI – “Il momento che stiamo attraversando richiede impegno e massima responsabilità da parte di tutte le istituzioni. Contro il virus serve un fronte comune, occorrono persone che aiutino a ‘fare’ e non polemiche sterili”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che ha rivolto al presidente dell’Anci Sardegna, in rappresentanza delle amministrazioni comunali dell’Isola, l’invito per un confronto sull’emergenza Covid-19, venerdì 13 novembre.

“La rapida crescita dei contagi – precisa Nieddu – ha avuto un forte impatto sul sistema sanitario, creando diverse criticità. La Regione è intervenuta mettendo in campo strumenti importanti per potenziare la nostra capacità di risposta alla pandemia. In particolare, nelle ultime settimane, abbiamo proceduto con l’apertura dei covid-hotel, proseguito con il reclutamento di personale sanitario e rafforzato le strutture deputate al controllo e tracciamento del virus sul territorio, arrivando a impiegare anche i veterinari del servizio pubblico”.

“L’amministrazione regionale è al fianco dei sindaci in una battaglia che riguarda tutti. L’incontro con il presidente dell’associazione dei Comuni sarà un’occasione – conclude l’assessore – per fare il punto della situazione, analizzare quanto è stato fatto e si sta facendo, confrontarci sui problemi e trovare iniziative comuni per far fronte all’emergenza”.

Horeca e artistico, mozione per salvare i comparti

ALGHERO – “Premesso che, in data 5 ottobre al Sindaco di Sassari è stata protocollata una richiesta per la modifica all’ordinanza 81 e in data 13 ottobre di, lo scrivente ha ritenuto opportuno, e necessario, protocollare una mozione al Consiglio Comunale e una richiesta d’intervento alla Regione Autonoma della Sardegna, in merito alle azioni da mettere in campo alla difesa del comparto Horeca e artistico”. Cosi Daniele Deiana consigliere comunale di Sassari di Centrodestra e imprenditore del settore ristorazione e intrattenimento.

“Ciò è stato fatto in previsione di ciò che sta accadendo e sopratutto accadrà dopo la fine della pandemia. Sono dell’avviso che tutto ciò poteva essere evitato o perlomeno arginato, si è completamente sbagliato il metodo e le azioni alla lotta contro il covid, ma sopratutto si è colpito dove faceva più comodo a livello mediatico e non in base ai dati e ai numeri che se analizzati portano ad tutt’altri interventi da mettere in essere per arginare l’epidemia.

“E’ indubbio specificare che qua non si tratta solo di un emergenza sanitaria ma di un grave collasso economico e sociale che poteva essere evitato grazie ai diversi mesi a disposizione in attesa della cosiddetta seconda ondata. E’ al quanto inaccettabile ciò che è successo ai primi di Giugno, dove lo stato negava di fatto un controllo sulle condizioni sanitarie di chi dovesse entrare nel nostro territorio, creando di fatto l’anticipo della seconda ondata proprio nella nostra isola, additata come regione untrice ma di fatto vittima di un sistema superficiale e incompetente, che è reo del collasso economico e sociale che è alle porte del nostro già debole comparto economico. La pandemia, ad oggi, è praticamente incontrollabile, migliaia di persone in attesa di tampone, strutture ospedaliere al collasso, amici e conoscenti che lottano nelle terapie intensive, migliaia di persone lontano dai propri cari e dal proprio lavoro, centinaia di attività che chiudono i battenti, e pensare che tutto ciò poteva essere arginato incute un senso di rabbia, e nonostante tutto, il 30 ottobre si è svolta una manifestazione pacifica nel rispetto di tutte le norme di sicurezza a dimostrazione che il senso civico può e dev’essere l’arma migliore nel contrasto di questa disgrazia epocale, ma ciò che mi domando e in tanti si domandano, a cosa è servito manifestare pacificamente, nel rispetto delle norme e con delle richieste bene specifiche e non demagogiche?”

“Domanda alla quale si è in attesa di una risposta, ma il quesito che ci poniamo tutti e cosa succederà domani alla fine di questa seconda ondata; sicuramente non si accetterà il fatto di non proteggere più i nostri confini, e se lo stato non accoglierà di fatto il passaporto sanitario, la via sarà quella di proteggere gli ingressi del nostro territorio in maniera autonoma, con un sistema di controllo all’uscita dei nostri porti e aeroporti. Non sarà più tollerato uno scarica barile tra stato e regione, le nuove tecnologie ci permettono di tracciare e identificare in maniera veloce i possibili positivi al covid, poiché ciò che realmente importa a tutti è la tutela della salute di noi sardi, il poter lavorare in totale sicurezza tenendo al minimo il rischio epidemiologico e riappropriarsi di tutte quelle libertà personali perdute. Ed è perciò che esorto la Regione Sardegna a fare fronte comune alle proposte avanzate, instaurando un immediato tavolo di confronto con tutte le categorie”

Nella foto Daniele Deiana

“Ex-Coto, Conoci non si prenda meriti altrui”

ALGHERO – “Siamo contenti che, in continuità amministrativa, la Giunta Conoci stia portando a compimento quanto nella scorsa consiliatura abbiamo pensato, finanziato e progettato. Sull’ex cotonificio, per esempio, la Giunta Bruno si è aggiudicata un bando regionale, ottenendo fin dal Gennaio 2016 la somma di 3.176.000 euro”. Cosi i consiglieri di Centrosinistra riguardo l’iniziativa vecchia di oltre 15 anni riguardo la riqualificazione del centro che ospitava l’ente regionale Isola.

“Chi conosce un po’ di diritto amministrativo sorride al fatto che quel finanziamento su un bando aggiudicato anni prima e mai revocato o definanziato abbia “avuto recentemente una conferma” dall’assessore regionale di oggi Quirico Sanna, grazie alle interlocuzioni col Sindaco Conoci. Ristabiliamo la verità. Dalla Giunta Bruno, vinto il bando, è stata aggiudicata la progettazione  a una impresa importante, sulla base di un concorso progetto al quale parteciparono undici  raggruppamenti, a cui affidare la progettazione e la direzione dei lavori per il restyling dell’ex cotonificio di via Marconi, dopo una fase di partecipazione popolare col quartiere”.

“Dalla stessa Giunta Bruno è stata approvata la progettazione preliminare nel 2018 che prevedeva per l’ex cotonificio sala conferenze da 250 posti, 8 laboratori polifunzionali e modulari, grandi sale espositive, fab lab, centro antichi e nuovi mestieri, accoglienza, bar e punto di ristoro, giochi per bambini e spazi per anziani, parcheggi, anfiteatro, alto efficientamento energetico, autogestione energia elettrica e domotica. Gli abitanti del quartiere chiesero di rendere polifunzionale e modulare la sala conferenze, anche per laboratori e spettacoli teatrali. La Giunta Conoci ha avuto il merito di approvare il progetto definitivo e esecutivo. Ci saremmo meravigliati del contrario. Ma non cerchi di prendersi altri meriti che non ha, perché rischierebbe il ridicolo. Ci auguriamo piuttosto che abbia tenuto conto delle proposte dei cittadini del quartiere Sant’Agostino.”

Carovana del sorriso, Pulina vice-presidente

ALGHERO – Il 31 10 si è tenuta in remoto causa covid l’assemblea straordinaria per la revisione dello statuto trasformando così il sodalizio da onlus a odv organizzazione di volontariato nonché ente di terzo settore. Il nuovo statuto ha portato altresi il rinnovo delle cariche tra queste oltre la riconferma del Presidente uscente l’Algherese di adozione (così ama definirsi lo stesso) Beppe Mambretti mentre uno dei due suoi vice è Monica Pulina eletta anch’essa all’unanimità. ”Sono onorato di avere al mio fianco Monica Pulina in un momento difficile sia per l’associazione che vive di riflesso il momento socio economico di attualità non solo nei paesi del terzo mondo. Nel suo anno in associazione Monica ha dato modo di grande capacità Organizzativa e dimostrazione di grande generosità e la sua Vice Presidenza  sarà sicuramente un grande contributo  a la carovana del sorriso odv  e al suo futuro” questo è stato il commento del Presidente rieletto che ha rinnovato l’incarico operativo  alla stessa di responsabile del gruppo Sardegna e del progetto della Rossana’ pre-school Masai l’asilo con 90 bambini nella steppa di Tanzania.

Sanità algherese, Sinistra ancora contro Pais e Conoci

ALGHERO – “La sanità di Alghero è allo sbando. All’Ospedale Marino non si opera più non solo in ortopedia, ma anche in oculistica. Tutto fermo. Le sale operatorie dell’ospedale civile, ristrutturate, nuove di zecca, al terzo piano, dotate delle migliori tecnologie, che permetterebbero di operare in sicurezza, inspiegabilmente non vengono aperte. Sono pronte da sei mesi abbondanti”. Così i consiglieri comunali di Centrosinistra che ritornano sul tema della sanità locale.

“Si preferisce fare quei pochi interventi in urgenza oggi consentiti, nell’unica sala della ginecologia, con immaginabili problemi di promiscuità e di sicurezza. Si vietano interventi anche importanti, come quelli intravitreali, che impediscono la cecità, con conseguenze gravi per i pazienti. Ciò è intollerabile. Ma perché Alghero viene trattata così male nel silenzio generale?”

“Si vogliono forse inviare i pazienti a Ozieri per effettuare gli interventi chirurgici? E con quali tempi? Michele Pais che pontifica sui nostri ospedali dallo scranno più alto del palazzo cagliaritano, mai così in basso, e Mario Conoci, sindaco silente, diano risposte concrete, vere, guardando al presente e alla domanda di salute dei nostri concittadini”.

Sardegna con 1066 posti letto pronta a tutto

CAGLIARI – “La Sardegna è pronta a fronteggiare efficacemente ogni possibile scenario di evoluzione della pandemia, garantendo una adeguata assistenza ai malati di Covid che necessitano di ricovero ospedaliero”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas commenta i numeri e gli scenari tracciati dalla rimodulazione del piano strategico regionale per l’emergenza Covid-19, approvata dalla Giunta nel corso dell’ultima seduta.  

Sono complessivamente 1.066 i posti letto individuati. Un programma che, seguendo l’impostazione già adottata nelle precedenti fasi dell’emergenza, prevede l’attivazione progressiva di 552 posti letto che andranno ad incrementare i 454 già attivi o di prossima attivazione, con una modularità che può consentire di arrivare a 832 posti letto in degenza ordinaria, 39 in sub intensiva e 135 in intensiva.

“La nostra strategia – dichiara il Presidente Solinas – consolida e rafforza significativamente l’impostazione già adottata nella prima fase, e la rimodula tenendo conto dell’attuale crescita della curva epidemiologica. Abbiamo identificato un percorso che ci consente di adeguare la nostra risposta in termini di assistenza al modificarsi dello scenario della pandemia. Siamo pronti a fronteggiare ogni emergenza”.

Nella riorganizzazione prevista anche l’operatività della struttura ospedaliera del Binaghi di Cagliari, con 100 posti letto dedicati ai pazienti Covid, attraverso una strategia, “che consentirà – precisa il Presidente – di supportare il Santissima Trinità e alleggerire la pressione sugli altri presidi”. 

“Tutti i servizi attualmente erogati – assicura Solinas – continueranno a essere garantiti. Il Binaghi, oltre a essere centro di riferimento regionale per la Sclerosi multipla, cui si rivolgono circa 4 mila persone, ospita diversi servizi di grande importanza per l’assistenza sanitaria e la prevenzione. Le soluzioni adottate consentiranno di continuare a garantire le cure, preservandone la sicurezza e l’efficienza”.    

In particolare, “I livelli assistenziali dei servizi rivolti ai pazienti affetti di sclerosi multipla saranno mantenuti“, dichiara l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, in riferimento al centro regionale.  “Il virus – spiega Nieddu – sta mettendo fortemente sotto pressione i nostri ospedali. Siamo costantemente al lavoro per dare risposte che assicurino l’assistenza ai pazienti Covid e garantiscano le cure di chi soffre a causa di altre patologie. La riorganizzazione progressiva del sistema sanitario va in questa direzione e ci consente di ottimizzare le risorse a disposizione, che non sono infinite, e di intervenire nel modo più efficace”.

Coinvolte nel piano dell’emergenza, come nella prima fase, anche le strutture private dell’Isola che, all’occorrenza, vedranno una progressiva attivazione di posti letto per pazienti Covid: Mater Olbia con 36 posti letto, di cui 6 in terapia intensiva, 6 in subintensiva e 24 in degenza ordinaria; Policlinico Sassarese con 70 posti letto, 10 in intensiva, 25 in subintensiva e 35 in ordinaria; Kinetica con 50 posti letto, 10 in intensiva e 40 in ordinaria. Con questa finalità la Giunta regionale, nel corso della stessa seduta, ha inoltre approvato, con un ulteriore provvedimento, le linee di indirizzo per l’attivazione dei posti letto negli ospedali convenzionati e per la loro gestione, indicando i costi (già fissati dal nomenclatore tariffario regionale) e stabilendo i termini del rapporti tra le strutture e Ares-Ats, che deciderà sui ricoveri, e dell’impiego di personale dedicato ai soli pazienti Covid. (vm)

Manutenzioni, strade e segnaletica: non ci siamo

ALGHERO – “”In questo anno e mezzo di Amministrazione Conoci, ho scelto di restare in silenzio cercando di avere fiducia nel fatto che dopo aver urlato, criticato e bistrattato il lavoro umile e silenzioso di chi li aveva preceduti, avrebbero sicuramente fatto molto meglio.Purtroppo non è affatto così e mi sembra doveroso intervenire nel tentativo di fornire almeno qualche consiglio”. Cosi l’ex-assessore Mario Nonne riguardo la condizione delle arterie cittadine e di quelle, sempre comunali, ma periferiche.

“Le nostre strade, in città come nell’agro, versano oramai in condizioni pietose. Non si comprende chi segua i lavori di ripristino degli asfalti successivi agli scavi fatti per la rete del gas. L’asfalto viene realizzato a strisce e questo era noto, ma in molte zone invece che di strato d’asfalto si potrebbe parlare più che altro di “una leccata” d’asfalto posta solo sulla sezione di scavo, mentre a fianco della striscia già si vedono i cedimenti del manto stradale prodotti dallo scavo. In altre zone vengono creati dei dislivelli che, oltre a non essere belli esteticamente, saranno fonte di pericolo per motociclisti e ciclisti e non faranno neppure piacere agli ammortizzatori delle auto degli algheresi”.

“Peraltro nel passato si era creata un’ottima sinergia con la società InHouse per l’esecuzione dei lavori di segnaletica stradale, ma ora (e veramente non si comprende cosa stia succedendo) le strade della nostra città risultano in larga parte prive di segnaletica a terra. Nell’agro, invece, dopo che a fine della precedente consiliatura, per impulso del consiglio comunale, le strade erano, finalmente, passate nella gestione del Comune ci aspettavamo che si realizzasse la segnaletica verticale e orizzontale mancante, ma nulla è successo. Nel mentre quest’anno non vi è stata neppure la manutenzione e la pulizia delle cunette e non sono state neppure sfrondate le piante che in molte strade poderali invadono la carreggiata, rappresentando un impedimento e spesso un pericolo per il passaggio delle auto e degli scuolabus”.

“A proposito di pericolo, mi permetto anche un altro consiglio perché ci si attivi al più presto per segnalare gli attraversamenti dei canali di scolo. Mi fermo qui e per oggi mi limito allo stato delle strade senza parlare di cimitero, rete idrica e tante altre criticità che sono sotto gli occhi di tutti, sperando che ora passato quasi un anno e mezzo e con l’apprendistato abbondantemente finito, finalmente ci si attivi. È il caso che, invece di parlare, Conoci e i suoi si rimbocchino le maniche e inizino a lavorare. Una città senza manutenzione è brutta da vedere per i turisti e difficile da vivere per noi algheresi”.