Lotto Monte Carru, voto unanime del Consiglio per l’acquisizione

ALGHERO – “Il Comune di Alghero acquisisce la proprietà delle aree e gli impianti afferenti alle opere di urbanizzazione primaria del piano di lottizzazione di Monte Carru. Ieri il Consiglio Comunale ha approvato la delibera che conferisce il mandato agli uffici per la redazione dell’atto pubblico per l’acquisizione delle opere di urbanizzazione del complesso. In particolare le opere idriche e fognarie presenti che saranno poi concesse all’Ente gestore dell’Ambito Egas e ad Abbanoa. Si chiude così una pratica che ha inizio oltre 20 anni fa con la realizzazione delle opere di urbanizzazione nel Piano di Lottizzazione “Monte Carru”, così l’Amministrazione Comunale da Porta Terra su una questione che si trascina da anni e che ha trovato, adesso, unanime parere nel voto dei consiglieri presenti in Aula.

“La delibera di approvazione ha visto concordi maggioranza e opposizione nel neutralizzare gli effetti dell’incompatibilità di diversi consiglieri che non hanno partecipato al voto. Si è trattato del completamento del percorso di acquisizione dei sedimi in cui insistono le opere iniziato con delibera del consiglio comunale del 2023. Contestuale alla delibera, l’approvazione dello schema di convenzione tra Comune di Alghero, Egas e Abbanoa per il trasferimento e presa in carico del sistema idrico e fognario, compresi gli impianti di accumulo e sollevamento. L’effetto più atteso per le oltre centotrenta famiglie che vivono nel colle sarà finalmente la fornitura del servizio essenziale come l’acqua potabile”.

“Questo atto di fatto chiude la procedura di acquisizione delle aree. Ora si procederà con la formalizzazione del passaggio della concessione ad Abbanoa per dare finalmente una svolta a questa vicenda” commenta l’Assessore all’Urbanistica Roberto Corbia. “Va ringraziato tutto il Consiglio Comunale – segnala l’Assessore – per la compattezza mostrata nel voler mettere la parola fine a questo lunghissimo iter che ha attraversato numerose amministrazioni comunali”. Il testo della delibera è stato oggetto di confronto nella Commissione Urbanistica, mercoledì scorso. “L’obbiettivo di chiudere un capitolo che si trascinava negli anni è stato raggiunto – spiega il presidente della Commissione Emiliano Piras – e abbiamo riannodato e definito in questo caso un percorso che ho condotto nel 2023 in veste di Assessore all’Urbanistica. A fronte di una conclusione positiva come quella di Monte Carru – afferma Emiliano Piras – vi sono purtroppo diversi casi di urbanizzazione mai concluse che nel passato non hanno goduto di analoga sorte”.

Referendum, astensione e opportunismo: la sinistra ha perso su tutta la linea.

ALGHERO – “La bassissima affluenza ai referendum è tanto un dato statistico quanto un segnale politico chiaro. In quel 70% circa di astenuti c’è sia un 35% circa di disinteressati cronici che da anni disertano le urne, sia un 35% di elettori consapevoli, politicamente attivi, contrari ai quesiti, che hanno usato l’astensione come voto contrario.
I sì si attestano all80% circa del totale dei voti espressi. Circa il 26% degli aventi diritto. Una percentuale che conferma l’incapacità di mobilitazione della sinistra che si è fatta promotrice dei quesiti. Le loro (poche) argomentazioni non hanno convinto neppure i loro stessi elettori, che sono dati al 42,6% (PD + AVS + 5S – fonte Youtrend).
In effetti abbiamo assistito a una campagna referendaria fatta come al solito di slogan vuoti. Nessuno ha discusso nel merito dei quesiti. E per la verità sarebbe pure stato difficile, considerato che proponevano di abrogare norme varate proprio dalla sinistra.
Molti così sono andati a votare senza sapere davvero cosa stavano votando, fidandosi dei soliti slogan a favore del lavoro, contro i licenziamenti e tutto il solito armamentario dialettico della CGIL.
Il Jobs Act è stata forse l’unica riforma intelligente del Governo Renzi. Ha introdotto flessibilità in un mercato rigido. Forse anche grazie a quella riforma, oggi abbiamo risultati occupazionali positivi: più occupazione stabile, meno contratti precari, calo delle false partite IVA.
Tornare indietro su questi temi avrebbe solo scoraggiato chi assume. Oggi serve aumentare la produttività, non certo introdurre nuovi vincoli. Occorre rimuovere la burocrazia che ancora frena dinamismo imprenditoriale e innovazione.
Proporre di dimezzare i tempi per la cittadinanza – senza prima riformare welfare, accoglienza e mercato del lavoro – è una provocazione ideologica. Lo sanno anche loro: in 9 anni di governo non hanno fatto nulla.
Nel frattempo, si è tentato di criminalizzare l’astensione. Chi ieri la invocava come strumento politico (2001, 2016), oggi la descrive come un attentato alla democrazia. La solita incoerenza. La solita ipocrisia.
Ora sta già iniziando il processo morale al paese che non si è fatto coinvolgere in questo regolamento di conti del Pd travestito da difesa del lavoro.
Poi hanno caricato il referendum di un valore politico: un voto contro il governo. Così hanno regalato a Giorgia Meloni una vittoria schiacciante, su temi che nulla avevano a che fare con la valutazione dell’operato dell’esecutivo.
Infine, hanno cercato di bypassare il silenzio elettorale con la manifestazione del 7 giugno: una operazione di opportunismo, che ha strumentalizzato la guerra in Medioriente per fini elettorali. Ma sul pecoronismo di certa sinistra che sul tema mediorientale finisce per assecondare la peggior propaganda islamista torneremo un’altra volta.
Una cosa però è certa: la sinistra ha perso. E non farà autocritica. Perché il problema, per loro, non è mai il messaggio. È sempre negli elettori”.

Alessandro Cocco, capogruppo Fratelli d’Italia

Flop Referendum, “Micidiale boomerang per la sinistra”

ALGHERO – “Il referendum della sinistra si è rivelato un micidiale boomerang. Il PD lo ha promosso
per correggere gli errori del vecchio Pd. E gli si è ritorto contro. Un paradossale referendum politico contro se stessi. Credo che questo errore da dilettanti provocherà dei forti scossoni al partito della Schlein e a tutta la sinistra italiana”, cosi il consigliere nazionale di Forza Italia Marco Tedde.

“Graffiti con messaggi d’odio, chiediamo responsabilità a Cocco”

ALGHERO – “Durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Alghero è stato discusso l’Ordine del Giorno presentato dal consigliere Alessandro Cocco volto a contrastare la presenza in città di graffiti contenenti messaggi d’odio, attraverso interventi di rimozione, sensibilizzazione e prevenzione, ma conteneva al suo interno affermazioni e impostazioni che la maggioranza non ha potuto condividere.

Nel corso del dibattito, i gruppi di maggioranza hanno presentato emendamenti per rendere il documento più inclusivo e coerente, chiedendo che la condanna dell’odio non si limitasse a una sola forma — in particolare l’antisemitismo — ma comprendesse anche razzismo, islamofobia, omotransfobia, odio politico e ogni altra espressione di discriminazione e violenza.

Purtroppo, tali emendamenti non sono stati accettati dal proponente, né sostenuti dai gruppi di opposizione, che hanno preferito mantenere un testo parziale. Per questo motivo, e a seguito del mancato accordo su una formulazione condivisa, i gruppi di maggioranza hanno votato contro l’Ordine del Giorno, che è stato quindi respinto.

Ribadiamo con chiarezza la nostra ferma condanna a ogni forma di odio, discriminazione e violenza, in tutte le sue manifestazioni: dall’antisemitismo al razzismo, dalla violenza di genere all’omotransfobia, dall’odio politico a quello religioso. Una società democratica e inclusiva si fonda su valori universali che non possono essere piegati a esigenze di polemica o propaganda politica.

Riteniamo altresì importante sottolineare che non risultano alla nostra attenzione evidenze dell’esistenza ad Alghero di gruppi organizzati e strutturati che diffondano ideologie estremiste o violente. Se l’opposizione è in possesso di informazioni concrete in merito, il corretto percorso è quello della denuncia formale presso le Forze dell’Ordine, non l’utilizzo di tali affermazioni all’interno del dibattito politico.

Da parte nostra, continueremo a lavorare con equilibrio, responsabilità e senza ambiguità, per rendere Alghero una città sempre più aperta, accogliente e solidale, nel pieno rispetto dei valori costituzionali di uguaglianza, libertà e giustizia sociale”.

I gruppi di maggioranza
Consiglio Comunale di Alghero

Regione, 30milioni per il Reis

CAGLIARI – “Quest’anno, con uno sforzo straordinario da parte dell’esecutivo, il capitolo del REIS sarà interamente destinato al sostegno contro la povertà e l’esclusione sociale, per un importo pari a 30 milioni di euro. La componente progettuale, che vincola l’erogazione del sussidio allo svolgimento di un progetto personalizzato di inclusione attiva, sarà invece finanziata dai residui di precedenti economie individuate in bilancio”.

L’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, illustra tutte le novità della delibera che modifica le linee guida triennali sull’attuazione del Reddito di inclusione sociale, la misura che promuove azioni integrate di lotta alla povertà e di contrasto all’esclusione garantendo l’accesso ai beni essenziali e la partecipazione dignitosa alla vita sociale.

“Il Reis, introdotto in Sardegna nel 2016 con la legge nota come “Aggiudu Torrau”, è uno strumento estremamente avanzato di politica sociale della nostra regione e rappresenta a tutt’oggi un unicum a livello nazionale. Per questo abbiamo deciso di investire con decisione in questa misura rafforzando la componente reddituale a vantaggio delle famiglie, anche mononucleari, in condizione di disagio e soprattutto rendendo stabile l’incremento di risorse per il prossimo triennio: lo stanziamento di 30 milioni a sostegno del reddito sarà confermato anche nel 2026 e nel 2027, rendendo sostanzialmente strutturale l’aumento della misura che vale 14 milioni in più per anno rispetto alle previsioni originarie della giunta Solinas. In più” -prosegue Bartolazzi- “dal capitolo dei cosiddetti residui, dove confluiscono risorse REIS maturate a decorrere dal 2020 e restituite dai comuni e dai Plus, verrà recuperato un ulteriore importo di circa 7 milioni di euro, di cui 4 milioni e 500 mila saranno messi a disposizione per la parte progettuale”, spiega ancora l’assessore.

“Quindi, solo per il 2025, stiamo destinando ben 21 milioni di euro in aggiunta -14 più 7- a favore del REIS, rispetto alla previsione per l’analogo periodo fatta dalla Giunta precedente”.

“Referendum flop della sinistra, fallita la spallata al Governo: Schlein bocciata”

ROMA – “Il mancato raggiungimento del quorum nei cinque referendum rappresenta una sonora bocciatura del tentativo di Elly Schlein di trasformare la consultazione in un test politico contro il governo. La segretaria del PD ha scelto di subordinare temi delicati, che avrebbero meritato ben altro approccio, ai propri fini strumentali. Gli italiani non si sono prestati a questa operazione, dimostrando ancora una volta maturità e capacità di distinguere tra impegno civile e propaganda di partito.” Lo dichiara Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia. “Il fallimento dell’operazione referendaria targata Schlein – prosegue – è il riflesso di una sinistra scollegata dai cittadini e incapace di offrire soluzioni concrete. Mentre noi lavoriamo per rafforzare i diritti e modernizzare il Paese, il centrosinistra si rifugia in iniziative ideologiche e inutili, trasformando persino gli strumenti della democrazia diretta in campagne pretestuose. È tempo che il Partito Democratico prenda atto della realtà: la credibilità si costruisce con i contenuti e con le proposte, non con i tentativi di forzare la mano alla volontà popolare per meri calcoli di opposizione. Il centrodestra, unito e responsabile, continuerà a lavorare per l’Italia reale, non per quella dei teatrini politici. La prova di forza di Schlein – ha concluso Cappellacci- è diventata una prova di debolezza”.

Monteleone Roccadoria, pane artistico e lievito madre protagonisti. Laboratorio di Efisia Piria

VILLANOVA MONTELEONE – I pani artistici e il lievito madre sono stati i protagonisti della Giornata del cibo di “Chenamos in carrela” che venerdì (6 giugno) al Museo del pane di Monteleone Roccadoria ha permesso di scoprire segreti delle caratteristiche organolettiche e sensoriali di questo alimento prezioso e antichissimo, e di apprendere le più efficaci tecniche di lavorazione dei pani da cerimonia. È un significato profondo e sociale quello dei pani rituali di Sardegna che, nella tradizione, hanno accompagnato la vita dell’individuo dalla nascita al matrimonio sino alla morte, quale elemento di scambio e collante tra famiglie ed eventi.

L’incontro, di grande rilevanza culturale e anche promozionale e turistica, potrebbe realizzarsi anche ad Alghero. Del resto si parla spesso del centro catalano come “hub” del territorio ed anche pern questo che le manifestazioni di enogastronomia e valorizzazione delle tradizioni locali dovrebbero essere in numero maggiore e sostenute dai settori pubblici di competenza, con a capo l’Amministrazione Comunale, anche al fine di trasformarle in appuntamenti fissi e non avvenimenti spot.

L’evento è stato impreziosito dagli interventi di Antonio Farris, presidente dell’Accademia sarda del lievito madre, del presidente della proloco di Villanova Monteleone, Pietro Fois, dell’esperto enogastronomo Tommaso Sussarello e della sindaca di Monteleone, Giovannina Fresi.

Ad anticipare la tavola rotonda è stato il laboratorio esperienziale a cura dell’algherese Efisia Piria, maestra d’arte panificatoria, che ha proposto le tecniche antiche di taglio con l’utilizzo di una forbice, una pinzetta o un coltello. I partecipanti hanno potuto visionare anche gli aspetti dell’intreccio e del timbro. Il laboratorio è inserito in un corso più ampio che parte dal recupero dei grani antichi, le differenze tra le farine e tra gli impasti, le diverse tipologie di lavorazione a seconda della quantità dell’acqua. Dalle attività è emerso che i pani cerimoniali sardi sono molto più di un alimento, sono espressione di fede, arte, storia, identità e socialità, rappresentando un tassello fondamentale per comprendere la cultura profonda dell’isola.

Altro tema analizzato con profonda attenzione è stato quello del lievito madre. «Proprio per la sua composizione eterogenea di microrganismi, il pane fatto con lieviti naturali riesce a demolire le componenti di uno sfarinato, dalle proteine agli zuccheri ai sali minerali, per cui, quel prodotto diventa un alimento sano e nutriente», ha spiegato Antonio Farris. «Dagli studi che abbiamo fatto all’università in collaborazione con medici, nutrizionisti, biochimici e altri specialisti – ha proseguito il docente – abbiamo capito che il pane fatto con il lievito di birra, in qualche modo conserva quelle grosse molecole che il nostro organismo non riesce assolutamente a utilizzare. Quando lo sfarinato è fermentato con il lievito madre, invece, data la sua composizione estremamente eterogenea, le diverse molecole vengono demolite e possono essere utilizzate dal nostro corpo perché, essendo dei composti più semplici, possono entrare tranquillamente in circolazione». Dei campioni di lievito madre sono stati distribuiti tra i presenti.

Nella foto un momento del laboratorio esperienziale dedicato ai pani cerimoniali

Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, Bellu nuovo direttore generale

OZIERI – Importante passaggio di consegne il 30 maggio scorso al Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna. Il Consiglio dei delegati riunitosi su convocazione del Presidente Toni Stangoni oltre a votare sui punti all’ordine del giorno su questioni finanziarie dell’ente, ha preso atto della nomina del nuovo direttore generale Giuseppe Bellu, che prende le redini di Giosuè Brundu, in forza al Consorzio di Bonifica della Gallura dove ora torna a tempo pieno. Giuseppe Bellu, ingegnere e già direttore tecnico del Consorzio si è presentato nel suo nuovo ruolo al Consiglio dei delegati e al gruppo dei dipendenti presenti al passaggio di consegne.

“L’impegno – ha spiegato il neo direttore generale – è a lavorare al meglio con l’aiuto di tutti gli uffici e del gruppo che si muove quotidianamente sul territorio. Sull’esempio di quanto portato avanti in maniera egregia dal direttore Brundu, auspico di poter continuare su quella strada e di perseguire gli obiettivi che si era imposto all’avvio del suo incarico in questo Consorzio”.

Il consiglio dei delegati, durante l’incontro nella grande sala riunioni del Consorzio a Chilivani, ha anche votato una variazione al bilancio di previsione, e in materia di anticipazioni di tesoreria dell’ente. “La gestione idrica è delicata e si regge in un equilibrio labile – ha spiegato Toni Stangoni -. Dobbiamo essere tutti consapevoli di questo e dobbiamo avere il supporto dei sindaci. Ho inviato nei giorni scorsi una lettere alla presidente dell’Anci Sardegna per chiedere un incontro e un momento di confronto con i primi cittadini del nostro consorzio sulle difficoltà che affrontiamo e sulla necessità di vederci assegnate maggiori risorse finanziarie. Cosi come dobbiamo continuare ad avere un rapporto stretto con gli assessorati regionali di competenza e sfruttare tutti gli strumenti che offre la regione, come la Sfirs, che con una buona progettazione può offrire ottime opportunità di crescita. Abbiamo chiesto alla Regione un’anticipazione di tesoreria e proprio per questo abbiamo iniziato con l’emissione del ruolo. Altro passo importantissimo è quello di costituire un ufficio di presidenza con un rappresentante per ogni associazione di categoria presente all’interno del consiglio dei delegati, e di far funzionare le commissioni istituite nel 2020 (una per le utenze consortili, per la responsabilizzazione ai pagamenti e per il contrasto all’abusivismo e una per le opere pubbliche), con l’apertura a costituirne altre a seconda dei bisogni. C’è necessità di fare sintesi e proposte dal territorio e le commissioni servono per questo”. Le proposte del presidente, accolte positivamente dal consiglio dei delegati, hanno riguardato anche il miglioramento della comunicazione sul territorio. Al direttore uscente Giosuè Brundu il compito di presentare il quadro degli investimenti in corso, con quasi venticinque milioni di euro impegnati a favore del risolvimento del risolvimento delle problematiche che interessano i tre territori amministrati.

Nelle foto:
– il presidente Toni Stangoni che consegna una targa ricordo al direttore uscente Giosuè Brundu.
– Il neo direttore generale Giuseppe Bellu

Voto, referendum: affluenza molto bassa. Nuoro (in calo) è al 43,8%

NUORO – C’e grande attesa per il risultato elettorale. Non tanto per i referendum che, nonostante le polemiche e scontri di queste settimane, vedono un’affluenza molto bassa e il quorum difficilmente raggiungibile, ma soprattutto per i comuni al voto in Sardegna.

In particolare Nuoro. Città natale della presidente Todde che poi lasciò per motivi professionali salvo poi rientrare come guida dell’Isola a seguito della vittoria elettorale. Ora, il capoluogo barbaricino, rappresenta un primo test. Certo, quel territorio esprime da sempre un consenso più verso l’area di sinistra. Almeno così racconta la storia, però gli occhi sono comunque puntati sul comune montano.

Nonostante questa attenzione, l’affluenza, rispetto alle scorse elezioni, è in calo: alle 23 è al 43,8% (alle precedenti il dato finale fu del 58,68%), Nuoro è l’unico comune in cui è previsto il ballottaggio se nessun candidato dovesse superare il 50%. I quattro aspiranti sindaci sono il deputato del M5s Emiliano Fenu per il campo largo di centrosinistra, l’ex senatore di Pd e Iv Giuseppe Luigi Cucca sostenuto dal centrodestra, Lisetta Bidoni (Lista Progetto per Nuoro) e Domenico Mele (Democrazia sovrana popolare). In Sardegna si vota anche per il rinnovo di sei consigli comunali: Nuoro, Monastir, Soleminis, Luras, Goni. Cardedu e Oniferi hanno già scelto Vacca e Piras. Urne aperte fino alle ore 15.

Cagliari, alleanza tra Cisl e Caritas per sostenere le fasce più deboli

CAGLIARI – La Cisl di Cagliari e la Caritas diocesana del capoluogo stringono un’alleanza a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. È stato, infatti, firmato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa che vede coinvolto il sindacato, la Federazione dei pensionati e l’Inas Cisl con il suo Caf, e la Caritas diocesana di Cagliari, in base al quale verranno forniti supporto e assistenza alle persone segnalate dall’ente ecclesiastico.

“Siamo partiti dalla premessa – spiegano il segretario generale della Ust di Cagliari, Giuseppe Atzori, e il direttore della Caritas don Marco Lai – che la povertà, nel territorio dell’area metropolitana di Cagliari, è da considerare purtroppo come un fenomeno strutturale, che riguarda le fasce più deboli della popolazione. Le persone che vivono in stato di povertà non sempre accedono ai servizi e alle prestazioni sociali di cui avrebbero diritto, per molteplici cause: la mancanza di informazioni adeguate, le barriere tecnologiche e linguistiche, lo stigma e situazioni di emarginazione sociale, l’assenza di un adeguato accompagnamento. Chi vive in precarietà economica – spiegano ancora i firmatari del protocollo – non sempre sono consapevoli dei requisiti necessari per accedere a sussidi statali e spesso rischiano la percezione indebita e sanzioni ne aggravano la condizione. Sotto questo aspetto, la Cisl di Cagliari e la Fnp, che hanno sempre posto al centro del loro agire nel territorio l’attenzione verso le fasce più deboli, si è resa disponibile a svolgere una concreta azione di supporto grazie alla sua rete di sedi, servizi e associazioni”. Sarà la Caritas, direttamente o attraverso i suoi Centri di ascolto, a segnalare le persone che necessitano di consulenza e aiuto nella compilazione delle pratiche. L’accordo avrà una durata di due anni.