Ruba da un’auto e usa la carta di credito, donna in arresto

ALGHERO – La Polizia di Stato di Alghero ha dato esecuzione ad un Ordine di carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Sassari nei confronti di una donna, pregiudicata, che stava scontando un periodo in affidamento in prova al servizio sociale a seguito della commissione di vari reati, tra cui furto, sostituzione di persona, minacce ed atti persecutori.

Il provvedimento di sospensione ed il conseguente ordine di accompagnamento in carcere sono stati adottati a seguito del riscontro da parte degli Agenti del Commissariato di Alghero di gravi e reiterate violazioni commesse dalla donna durante il periodo della misura alternativa, prontamente segnalate all’A.G. dai Poliziotti.

In particolare, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria, che ha costantemente monitorato la donna durante tutto il periodo di affidamento in prova, ha riscontrato e segnalato all’A.G. che la stessa, in più occasioni, si è resa responsabile di plurime condotte delittuose quali, ad esempio, ricettazione per il possesso e occultamento di oro e denaro contante, provento di numerosi furti.

Inoltre, la donna è stata deferita per danneggiamento volontario di autovettura ed indebito utilizzo di carta di credito in quanto aveva effettuato prelievi non autorizzati presso istituti di credito durante l’espletamento dell’attività lavorativa, nello specifico assistenza domiciliare prestata ad anziani ed invalidi.

Altresì, nel periodo di affidamento in prova, la donna non aveva rispettato le prescrizioni del programma trattamentale, infine abbandonando l’attività di volontariato. Per i fatti di cui sopra, gli Agenti di Polizia hanno immediatamente rintracciato la donna nel Comune di Alghero, successivamente accompagnata presso l’Istituto penitenziario di Bancali per l’esecuzione della pena in regime carcerario.

“La vera decadenza è l’inadeguatezza della politica nel non ammettere i propri errori”

ALGHERO – “Non è sulla decadenza di Alessandra Todde che dovremmo concentrare il dibattito pubblico. La questione non è solo giuridica, ma profondamente politica e culturale. La vera decadenza, infatti, non riguarda una carica istituzionale. Riguarda la classe dirigente nel suo complesso e il modo in cui essa interpreta, e spesso piega, le regole democratiche.
Certo, si può discutere se la sanzione che ha colpito la presidente della Regione Sardegna sia stata eccessiva. Il formalismo burocratico talvolta appare distante dalla volontà popolare, e in questo caso specifico, si è parlato di un vizio di forma legato alla rendicontazione delle spese elettorali. Ma ammettiamo pure che la norma sia stata applicata con severità. La domanda vera è un’altra: la presidente ha riconosciuto di aver commesso un errore? Ha ammesso di aver violato, anche solo per negligenza, una norma prevista dalla legge?
Assolutamente no.
Alessandra Todde ha scelto la strada più insidiosa: quella del vittimismo populista. Si è appellata al mandato popolare, invocando la volontà del popolo sardo come principio superiore alla legge. Come se l’investitura democratica potesse assolvere automaticamente da ogni responsabilità amministrativa o legale. Una posizione pericolosa, che scivola facilmente in una visione plebiscitaria della democrazia, dove il voto cancella ogni dovere di rendicontazione, trasparenza, e rispetto delle regole.
È qui che si rivela la vera decadenza della politica: nella crescente incapacità di assumersi le proprie responsabilità. Nella tendenza a trasformare ogni critica in un attacco antidemocratico, ogni sanzione in un complotto, ogni regola in un ostacolo imposto dall’establishment. È una deriva che mina alla base il principio di legalità.
La politica dovrebbe essere l’arte del servizio, del rispetto delle istituzioni, della trasparenza verso i cittadini. Quando invece diventa un’arena in cui ci si giustifica solo in nome del consenso, allora il problema non è più solo la decadenza di un singolo, ma la decadenza di un’intera classe politica.
E questo, francamente, dovrebbe preoccuparci molto di più”.
Francesco Sasso (Iniziativa Alghero)

Slalom, l’algherese Roberto Idili conquista il campionato regionale

ALGHERO – “La scuderia ABC Motorsport e il pilota Roberto Idili ora possono far festa. Roberto Idili ha conquistato il Campionato Regionale Sardegna Slalom grazie alle prestazioni straordinarie che è riuscito a fornire nel corso dell’anno, guidando con cuore e piede il suo sport prototipo autoprodotto.
La stagione è stata un vero successo per Idili sulla I.R Sport, prototipo che fa parte del gruppo E2SC in classe 1400. Dopo un inizio promettente con il terzo posto allo slalom di Cuglieri e a quello di Loceri (valevole anche per il Campionato Italiano), Idili ha inanellato una serie di risultati di spicco che lo hanno portato a conquistare il titolo regionale.
Nel corso di questo 2025, spiccano il successo di Guspini e il podio a Dorgali nell’ultima tappa dello scorso weekend e nei già citati Cuglieri e Loceri. Di mezzo anche i quarti posti a Bono, Cossoine e Villanova sono stati fondamentali per accumulare punti e assicurarsi il trionfo, che facendo le dovute valutazioni è stato meritato per la costanza messa in campo.
“La soddisfazione è tanta, perchè è stata un’annata dove ho dato tutto – ha dichiarato Roberto Idili dopo la vittoria del campionato – Poi averlo fatto con una macchina da noi prodotta e portarla alla vittoria finale contro altri prototipi di gran livello ripaga la crescita e lo sviluppo del nostro mezzo fatto in casa.” Un successo dal sapore dolce e che sarà un’ottima base per il futuro.

“Non hanno niente da esultare, la decadenza della Todde sussiste ancora”

ALGHERO -“Al di là della ogni ragionevole dubbio, pare proprio che la Presidente Todde e i suoi compagni abbiano sbagliato nell’esultare per la sentenza della Corte Costituzionale. La violazione che comporta la decadenza continua a sussistere. Nulla è cambiato. La Corte Costituzionale e il Tribunale pongono gli stessi principi in diritto sulle cause di decadenza, e il Tribunale anche in fatto relativamente al verificarsi della fattispecie di decadenza prevista dal comma 8, art. 15, L. 515/1993 (mancato deposito del rendiconto nonostante la diffida). Continuiamo ad attendere la Corte d’appello. Ma se il Giudice d’appello dovesse confermare il pronunciamento del Tribunale il cammino verso il provvedimento definitivo di decadenza, di competenza del Consiglio regionale, sarebbe spedito”.

Marco Tedde (Forza Italia)

Cimitero di Alghero, non solo degrado: esplode il “caso personale”

ALGHERO – “Ancora una volta i lavoratori del Cimitero comunale di Alghero, gestito dalla società Barbara B, si trovano a vivere una situazione inaccettabile. Da mesi, infatti, gli stipendi vengono erogati con forti ritardi, lasciando i dipendenti e le loro famiglie in una condizione di costante incertezza economica. Non solo: alle difficoltà retributive si aggiungono gravi carenze in materia di sicurezza sul lavoro. Gli operatori denunciano la mancanza di dispositivi di protezione individuale (DPI), strumenti di lavoro inadeguati e assenza di controlli efficaci sulle condizioni operative all’interno del cimitero. Una situazione che, oltre a essere inaccettabile sul piano umano e lavorativo, rappresenta un rischio concreto per la salute e l’incolumità dei lavoratori. Non è più tollerabile che chi svolge un servizio pubblico essenziale come quello cimiteriale venga trattato con tale disinteresse e mancanza di rispetto,” dichiara il Segretario Fiadel Stefano Delrio . “I lavoratori vogliono essere pagati puntualmente e ad operare in sicurezza, nel pieno rispetto delle norme e della dignità professionale.” Nonostante le numerose segnalazioni, la società Barbara B non ha fornito risposte chiare né ha intrapreso azioni risolutive. Il sindacato chiede con forza: il pagamento regolare delle spettanze mensili: Per la legittima difesa di chi lavora  va messa in sicurezza del luogo di lavoro, con adeguamento alle norme vigenti. Se non arriveranno risposte concrete nell’immediato, siamo pronti a intraprendere tutte le forme di mobilitazione e denuncia pubblica necessarie. Non possiamo più tacere di fronte a un’ingiustizia che dura da troppo tempo. Il sindacato invita le istituzioni locali, i cittadini e gli organi di stampa a vigilare su questa vicenda e a sostenere la richiesta di trasparenza, legalità e rispetto dei lavoratori in un servizio di pubblica utilità come quello del cimitero cittadino”.

 

Stefano Delio, Fiadel

 

“Basta coi tagli alle scuole e stop ai dimensionamenti, la Todde si ribelli”

ALGHERO – “La Sardegna non può più subire decisioni centraliste basate su logiche numeriche che ignorano la realtà dei nostri territori. La Presidente blocchi tutti i dimensionamenti e ripristini le autonomie scolastiche soppresse, anche a costo di uno scontro diretto con il Governo centrale.
La riduzione delle autonomie da 232 a 223 colpisce soprattutto le aree interne e montane, dove la scuola rappresenta spesso l’unico presidio pubblico rimasto. Ogni autonomia chiusa, è un pezzo di comunità che si spegne, un arretramento civile ed educativo che la Sardegna non può permettersi, proprio anche per la battaglia fatta sul principio di insularità in costituzione.
È necessario un cambio di rotta strutturale fondato su tre pilastri: Ripristino immediato delle autonomie scolastiche nei territori fragili e a bassa densità, con particolare attenzione all’infanzia e alla primaria. Adozione di criteri territoriali propri, capaci di considerare l’insularità, lo spopolamento, le distanze reali e la dispersione scolastica. Pianificazione triennale stabile, che superi la logica delle misure emergenziali annuali e preveda una valutazione d’impatto socio-educativo per ogni accorpamento o soppressione.
Difendere la scuola di prossimità significa difendere la coesione delle comunità, il diritto allo studio delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, la continuità lavorativa del personale e la vitalità dei paesi e delle città sarde.  Questa non è una battaglia contro qualcuno, ma una battaglia per la dignità della Sardegna e per il suo futuro.
Alberto Bamonti (Noi Riformiamo Alghero)

“Cap d’Any ed eventi, basta col passato: cambiamo strada”

ALGHERO – “Alghero ha imboccato una strada differente. E’ stata la prima città ad inventare il Capodanno in piazza e sarà anche quella che non si farà trascinare nella spasmodica e costosa ricerca del nome ad effetto, che ormai rende tante città uguali e concorrenti per una sola notte, fatta di lampi momentanei ma priva di visione. Già dallo scorso anno, anche se insediati da pochi mesi, si è marcata un’impronta nuova, ambiziosa, dove la cultura diventa motore di sviluppo e la nostra identità risorsa principale. Il Cap d’Any e il suo format deve per forza evolversi con una visione che abbracci il territorio metropolitano, rendendolo un appuntamento in grado di dialogare con il territorio circostante, capace di attrarre nuovi pubblici e diventare uno strumento strategico per la promozione dell’intera area nord-occidentale della Sardegna. Per la Riviera del Corallo, rimarrà la “ciliegina” di una programmazione lunga un intero anno, fatta di esperienze sempre nuove e diverse, con al centro la lingua e la cultura, le tradizioni popolari, l’enogastronomia e il patrimonio storico-artistico. Il 2025 è l’anno in cui questa visione ha cominciato a prendere forma concreta. La Fondazione Alghero ha realizzato una programmazione estiva ampia, coerente e di qualità, attraente per l’intera stagione e non solo per poche giornate. Così San Michele si è trasformato da semplice spettacolo a grande festa popolare, con protagonisti i talenti del territorio e un’attenzione particolare alla partecipazione della comunità. Ora è il momento di guardare avanti, significa costruire sinergie e collaborazioni con gli altri comuni, condividere strategie di promozione culturale e turistica e creare un sistema integrato di eventi e iniziative in grado di rafforzare l’immagine e l’attrattività complessiva del territorio. A chi oggi rimpiange il passato, diciamo con chiarezza che Alghero non può più permettersi strategie vecchie e superate. Non basta un concerto per promuovere un territorio: servono visione, coerenza e investimenti sulle risorse autentiche della città. Ed è quello che si sta facendo, coinvolgendo più attori locali, più associazioni e più imprenditori”, lo dichiara Giusy Piccone, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Alghero.

“Forza Italia sempre dalla parte degli algheresi, Selva non legge neanche i suoi comunicati”

ALGHERO – “L’intolleranza verso l’azione di opposizione di Forza Italia dell’assessore dell’ambiente della Giunta Cacciotto crediamo possa essere giustificata solo dal fatto che non legge i comunicati che gli fanno sottoscrivere. Peraltro, la sua grande esperienza, posto che ha frequentato i banchi del Consiglio Comunale fin dai primi anni 90, quando noi non avevamo nemmeno iniziato ad “annusare” la politica, gli dovrebbe consentire di affrontare con sufficiente equilibrio e ponderazione la dialettica politica. Senza abusare di contumelie e argomenti politicamente improbabili. L’assessore dovrebbe ben sapere che il nostro ordinamento è retto da un principio democratico insopprimibile: chi vince le elezioni ha il diritto e il dovere, derivante dalla volontà popolare espressa alle urne, di amministrare il Comune. Parallelamente, le forze di opposizione mantengono il diritto e hanno il dovere, non meno importanti, di esercitare una critica serrata e un controllo rigoroso nell’interesse della comunità amministrata. E’ proprio il dovere che esercita e che continuerà ad esercitare con sempre maggiore impegno Forza Italia nell’interesse dei cittadini algheresi. Specie nei suoi confronti, posto che la sua azione si esaurisce in sterile e cadenzata propaganda. Rimane però ferma la preoccupante realtà: il futuro di Alghero e degli algheresi, minacciato da una evidente mancanza di “visione” dell’amministrazione in carica, dalla incapacità di progettare concentrandosi sulla soluzione dei problemi reali e dalla povertà di speranza. Il tutto condito da una propaganda ossessiva e sterile”, lo ha dichiarato il Gruppo consiliare di Forza Italia

“Landini indecente, incarna il peggio della supponenza ideologica”

ROMA – “Le parole pronunciate da Maurizio Landini contro il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rappresentano uno dei punti più bassi mai toccati nel dibattito pubblico italiano”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera. “Non è solo un insulto sessista: è l’ennesima dimostrazione dell’arroganza di una certa cultura che predica rispetto e diritti mentre pratica disprezzo e violenza verbale. Landini è l’incarnazione peggiore di quella supponenza ideologica che non discute, ma aggredisce; che non confronta, ma delegittima; che pretende di rappresentare i lavoratori, ma ne tradisce il senso civico con comportamenti indegni. Un sindacalista che usa termini offensivi e degradanti per colpire la prima donna alla guida del Governo italiano non è un leader: è un irresponsabile. Chi per anni ha predicato moralismi, lezioni di civiltà e campagne contro il linguaggio d’odio, oggi si scopre portatore di un linguaggio medievale e volgare. E allora lo diciamo chiaramente: Landini è un obbrobrio culturale e morale. Ci aspettiamo, anzi, pretendiamo, che tutte le forze politiche, a partire dalla sinistra e dalle sedicenti paladine del femminismo militante, abbiano il coraggio di prendere posizione. Perché il silenzio, in queste ore, è già complicità. Il confronto politico può essere duro, ma non può diventare fango. Difendere la dignità delle istituzioni, e delle donne, non è una battaglia di parte. È una questione di civiltà. Adesso basta”. Ha concluso Cappellacci

Alghero – Scala Piccada, cresce l’attesa per la storica gara

ALGHERO – La 63^ Alghero Scala Piccada è la finale nazionale di Campionato Italiano Velocità Montagna. Dal 31 ottobre al 2 novembre convergeranno in Sardegna i migliori piloti delle corse in salita d’Italia per il confronto decisivo ed assicurarsi il titoli di vincitore assoluto e di categoria della finale di CIVM. Le iscrizioni sono in corso e si chiuderanno lunedì 27 ottobre. Giovedì 30 ottobre la presentazione dell’evento ad Alghero da parte di AC Sassari, alla presenza dell’Amministrazione cittadina, quella regionale con esponenti della Federazione e dei maggiori partner.

L’evento sarà seguito dalle telecamere di ACI Sport che garantiranno continui aggiornamenti su ACI Sport TV e sui canali social.

-“Il territorio algherese è generoso nell’offerta delle proprie meraviglie in ogni stagione dell’anno – afferma Giulio Pes di San Vittorio, Presidente AC Sassari – la data proposta nel calendario 2025 ci permette di favorire la scoperta della nostra terra, con le sue meraviglie, anche in autunno inoltrato, oltre che essere finale nazionale e quindi avere l’onore di accogliere i migliori protagonisti delle salite ai quali diamo il benvenuto sin da ora. La fiducia dei nostri partner, con i quali si rafforza la condivisione d’intenti, ci gratifica e infonde energia sempre nuova al nostro lavoro al servizio dello sport e del territorio”-.

Arriveranno nella città catalana tutti i finalisti per le classifiche assolute e di categoria. Lo scorso anno fu il fiorentino Simone Faggioli su Nova Proto NP 01 ad iscrivere per la quarta volta il proprio nome sull’albo d’Oro della Alghero Scala Piccada, il 18 volte Campione Italiano ha siglato il miglior tempo in gara 2 in 2’22”26. Sul podio sardo sono saliti anche il ragusano Franco Caruso che ha preceduto di soli 84 centesimi di secondo il trentino Diego Degasperi su Norma.