“Canile di Alghero, possibile cessione: forte preoccupazione”

ALGHERO – “Il Direttivo cittadino di Fratelli d’Italia Alghero esprime forte preoccupazione per il futuro del canile comunale di Alghero, attualmente situato in località Pala Pirastru, e per le incertezze legate alla possibile cessione del compendio immobiliare che ospita la struttura.

Serve trasparenza sulle destinazioni future del compendio immobiliare e garanzie per il benessere degli animali ospitati, che attualmente sono circa 500.

La gestione del canile, affidata con procedura pubblica all’associazione DNA Randagio il biennio 2021 e 2023, e prorogata per altri due anni, giungerà a scadenza definitiva il 30 settembre 2025, senza ulteriori possibilità di proroga.
Ad oggi non ci risulta essere stata avviata ancora alcuna procedura finalizzata ad un nuovo affidamento del servizio.

Il canile svolge un servizio fondamentale per il territorio, occupandosi del ricovero e della cura di cani, gatti e animali in difficoltà. Un’attività dal valore civico e sociale, che deve essere tutelata.

Negli ultimi mesi si è tornati a parlare della possibile alienazione del complesso di Pala Pirastru, oggi di proprietà della Comunità Primavera ETS. Dopo l’ipotesi – mai concretizzatasi – di un interesse da parte del Comune, sembrano emergere nuovi soggetti interessati all’acquisto dell’intero compendio: oltre 16 ettari di terreno agricolo e numerosi fabbricati con destinazioni d’uso miste, tra cui anche l’area dedicata al canile, che si estende su circa 3.428 mq.
Nuovamente, abbiamo avuto notizia che il complesso immobiliare sia stato visitato da soggetti terzi accompagnati da un funzionario del Comune di Alghero, interessati – pare – all’acquisto dell’intero sito.

A questo punto si pongono domande legittime e urgenti sulla reale destinazione d’uso che i potenziali acquirenti intenderebbero dare a questo prezioso patrimonio, sulla compatibilità del canile con tali eventuali progetti e, soprattutto, quale sarebbe la sorte degli animali ospitati e dei volontari che quotidianamente operano nella struttura.

Fratelli d’Italia Alghero ritiene indispensabile che l’Amministrazione comunale faccia chiarezza su questa vicenda, tutelando l’interesse pubblico e la continuità del servizio. Non possiamo permettere che il destino del canile sia legato a scelte speculative o a logiche di mercato che ignorano il valore sociale ed etico di quella struttura.

Riteniamo che il Comune debba dare seguito all’ordine dell’ordine del Consiglio Comunale che impegna l’amministrazione ad acquisire il complesso immobiliare di Pala Pirastru, col duplice obiettivo di garantire alla comunità la permanenza del canile in uno spazio idoneo e funzionale, e di fare in modo che l’intero compendio possa continuare ad essere destinato a finalità sociali, nel solco dell’associazione. Un impegno, quello dell’associazione fin dalla sua fondazione, meritevole di riconoscimento, per lo sforzo compiuto nel recupero e nel reinserimento sociale di persone affette da dipendenze.

Il canile e i suoi servizi sono punto di riferimento per ben 16 comuni del nord ovest della Sardegna: Bonorva, Bultei, Burgos, Codrongianus, Ittiri, Olmedo, Osilo, Pattada, Perfugas, Ploaghe, Stintino, Tula, Uri, Valledoria e Villanova Monteleone.

Chiediamo quindi un’immediata verifica della situazione patrimoniale e giuridica del compendio di Pala Pirastru, la trasparenza sugli eventuali atti di compravendita o trattative in corso, una valutazione, da parte dell’Amministrazione comunale, sull’opportunità di acquisire il compendio immobiliare di Pala Pirastru, come soluzione prioritaria per garantire la permanenza del canile e la destinazione del sito a usi sociali.

Il rispetto e il benessere degli animali sono un indicatore di civiltà e sensibilità che una comunità moderna non può ignorare.
La tutela del servizio canile è una battaglia di civiltà che Fratelli d’Italia Alghero continuerà a portare avanti con responsabilità e determinazione”

Direttivo cittadino – Fratelli d’Italia Alghero

25 aprile, le celebrazioni istituzionali del Comune di Sassari per la Liberazione

SASSARI – Il 25 aprile l’amministrazione comunale di Sassari celebrerà l’80° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo con una cerimonia pubblica in piazza del Comune e a Palazzo Ducale, a partire dalle 10.30.

Sarà il corteo organizzato dall’Anpi a dare l’avvio alle manifestazioni: l’appuntamento è all’emiciclo Garibaldi, da dove alle 9:30, con in testa la banda “Luigi Canepa”, il corteo si dirigerà verso il Comune, attraversando via Carlo Alberto, piazza d’Italia, i portici Crispo-Bargone, piazza Castello, largo Cavallotti, piazza Azuni, Corso Vittorio Emanuele II, via Pais, piazza Mazzotti, via al Duomo, e vicolo del Campanile giungendo di fronte a Palazzo Ducale.

Qui, nella piazza del Comune, alle 10.30 avrà luogo la prima parte delle celebrazioni ufficiali, con i discorsi commemorativi che saranno pronunciati dalla prefetta Grazia La Fauci, dal presidente della sezione sassarese dell’Anpi, Thomas Arras e dal sindaco Giuseppe Mascia. Anche quest’anno sono previsti gli interventi di due studenti delle scuole secondarie di secondo grado cittadine che hanno preso parte al progetto “Promemoria Auschwitz”, promosso da Arci e dall’associazione Deina e sostenuto economicamente dall’amministrazione comunale, che porteranno la loro testimonianza dopo l’esperienza vissuta con altri giovani di tutta Italia in quello che fu il campo di concentramento diventato simbolo degli orrori della guerra e dello sterminio del popolo ebraico. Già in occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, l’amministrazione comunale aveva invitato alcuni di loro a parlare durante la seduta solenne del Consiglio comunale.

La terza parte della cerimonia, quella della resa degli onori ai Caduti, si svolgerà subito dopo i discorsi, nel cortile di Palazzo Ducale, dove è collocata la lapide che ricorda la data del 25 aprile 1945, dinanzi alla quale saranno deposte le corone del Comune e della Città metropolitana.

Alle celebrazioni per la Liberazione sono state invitate a partecipare le autorità civili e militari del territorio, le associazioni combattentistiche e d’Arma e diverse associazioni sindacali e di promozione sociale.

Al termine della manifestazione sarà possibile ritirare gratuitamente una copia del libro dello scrittore, commediografo e giornalista Cosimo Filigheddu, edito dal Comune di Sassari in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Si tratta di un giallo storico dal titolo “Fare i conti – Romanzo sassarese del 25 aprile.”, ambientato a Sassari negli anni che corrono dalla caduta del Fascismo nel luglio del 1943, sino alle prime elezioni democratiche del ’46. Frutto di una ricerca archivistica e bibliografica, racconta il clima di quei giorni e gli avvenimenti molti dei quali addirittura inediti o comunque dimenticati.

“Siccità nella Nurra, alla fine gli agricoltori sono stati lasciati soli”

ALGHERO – “Alla fine quello che come Centro Studi Agricoli, avevamo prospettato gli agricoltori colpiti dalla siccità della Nurra, sono stati lasciati in solitudine alle loro decisioni su chi deve e non deve utilizzare la poca acqua disponibile per usi irrigui, senza che da parte della Regione o di chi doveva rappresentare la loro tutela ai numerosi tavoli regionali, abbia portato le dovute e richieste garanzie sugli indennizzi a tutte quelle aziende a cui è vietato coltivare, produrre e fare profitti dalla coltivazione delle terre. Ci sono aziende agricole, afferma Tore Piana, Presidente dell’associazione agricola Centro Studi Agricoli, presente a tutte le riunioni pubbliche organizzate sull’argomento, che hanno dipendenti e che si reggono economicamente solo dalle colture ortive estive, oggi quelle aziende non potendo coltivare e produrre, chi garantirà il reddito? Come faranno a mantenere i livelli occupazionali? Sicuramente ci saranno licenziamenti e danni economici a aziende che in tutti questi anni si erano distinte sulle produzioni orticole di qualità. Oggi senza acqua non potranno produrre”.

“Da sempre, come Centro Studi Agricoli abbiamo richiesto che la Regione, assicurasse gli agricoltori penalizzati, con provvedimenti di indennizzi per mancato reddito , invece assistiamo con molta delusione, che il capitolo indennizzi e ristori dovrà essere deciso nei prossimi mesi. Non vorremmo che chi oggi accetta la decisione di non coltivare Angurie e Meloni ad esempio, oltre al mancato reddito nei confronti da altre aziende, veda gli indennizzi fra due o tre anni, continua Tore Piana., noi abbiamo chiesto di inserire nella finanziaria regionale 2025 una voce destinata a indennizzare chi oggi non potrà coltivare. Appello pare oggi lasciato inascoltato sia dalla regione sia da chi deve tutelare gli agricoltori. Noi come Centro Studi Agricoli abbiamo da sempre richiesto un Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori particolarmente colpiti da calamità naturali del comprensorio del Consorzio di Bonifica della Nurra che abbiano fatto domanda nei termini e che per decisione dello stesso Consorzio di Bonifica non potranno irrigare nell’Estate 2025”.

“Il sostegno dovrà essere classificato come mancato reddito e non come indennizzo in de minimis, con un importo forfetario eccezionale a Ettaro o frazione di Ettaro stabilito in misura fissa per ogni singola coltura. Contributo le cui domande dovranno essere presentate entro Giugno 2025 , istruite e pagate entro il 31 Dicembre 2025. Questo ci aspettavamo oggi dalla Regione e da chi deve difendere gli agricoltori e diciamolo pure dallo stesso Consorzio di Bonifica per i propri associati. Invece con grande delusione, abbiamo appreso ieri, che da subito alcuni agricoltori devono fare un passo indietro e non produrre lasciando a tempi incerti e lunghi le decisioni sugli indennizzi. Non vorremmo trovarci fra due anni a discutere ancora come e quali strumenti adottare per indennizzare le aziende agricole, continua Tore Piana, classificando agricoltori di serie A e agricoltori di serie B. Come Associazione agricola Centro Studi Agricoli, staremo attenti e vigili su l’evolversi della situazione e siamo pronti ad organizzare riunioni territoriali nella Nurra per informare puntualmente lo stato delle decisioni che si o non si andranno a prendere sulla problematica, conclude Tore Piana

“Sanità algherese messa all’angolo, Bartolazzi fa il gioco delle tre carte”

ALGHERO – “Bartolazzi sulla sanità di Sassari fa il gioco delle tre carte, mischiando in maniera impropria i servizi svolti dall’AOU con quelli della ASL che hanno mission e funzione diversi. Ma soprattutto facendo scelte politiche che chiaramente penalizzano la medicina territoriale e gli ospedali di Alghero e Ozieri”. Michele Pais replica alle dichiarazioni dell’assessore Bartolazzi tendenti a negare i tagli denunciati.

“Se questi tagli non dovessero essere coperti con una prossima variazione di bilancio, avranno come conseguenza un declassamento dell’Ospedale di Alghero, e la progressiva chiusura di quello di Ozieri, considerato l’incremento dei costi che comporterà l’Ospedale Marino di Alghero, di cui è in corso il passaggio dalla Aou alla Asl. È evidente che l’obiettivo sia quello di ridurre l’ossigeno vitale” è durissimo Michele Pais che dietro questi tagli intravede una strategia politica di razionalizzazione delle spese sanitarie.

“E’ la solita e vecchia volontà della sinistra quella di tagliare le spese in sanità e di chiudere gli ospedali minori. È evidente che anche stavolta abbiano fatto male i conti finanziari, ma soprattutto con i sardi. Anche stavolta glielo impediremo” conclude Pais

“Lo scienziato impari ad usare il pallottoliere: Alghero, Sassari e Ozieri penalizzate”

SASSARI – “Tralasciando gli aspetti tecnici del bilancio 2022 dell’ASL di Sassari, la cui adozione risale al 7 giugno 2024 e che, pur approvato dagli organi competenti, è stato bloccato con una semplice nota dall’Assessorato alla Sanità a ottobre 2024. Appare evidente una strategia che rischia di
compromettere l’equilibrio dell’intero sistema sanitario provinciale. Ad oggi, contrariamente a quanto affermato, le aziende sanitarie possono adottare un solo bilancio: quello del 2022.

Per il 2023 mancano le assegnazioni e per il 2024 i termini non sono ancora spirati.
È inoltre privo di logica qualsiasi confronto tra i risultati dei bilanci 2022 e le assegnazioni 2025-2027, palesate dall’Assessorato competente, perché sa bene che solo il 2022 è adottabile, in quanto le
aziende sono nate in quell’anno e le assegnazioni per il 2023 e 2024 non risultano ancora
comunicate o definitive. È altresì priva di fondamento ogni presunta sovrastima dei costi del personale nel bilancio 2025- 2027.

Il documento prende le mosse dal dato approvato dalla Giunta Regionale (168 milioni di euro),
successivamente ridotto con una semplice a 155,5 milioni, dove il fabbisogno stimato è volto a
garantire l’attivazione dei servizi aperti negli ultimi anni e per le nuove strutture previste dal PNRR, come le Case e Ospedali di Comunità, in linea con il DM 77/2022.

Nel contesto provinciale sassarese operano due aziende sanitarie con mission differenti ma
complementari: l’AOU di Sassari, vocata alla ricerca e all’alta specializzazione, e l’ASL n. 1, che
presidia il territorio, la cronicità e la prevenzione. Penalizzarne una significa indebolire l’intero sistema sanitario locale. La scelta politica di incrementare di oltre 42 milioni le risorse per l’AOU di Sassari, destinati al DEA di II livello, sarebbe benemerita se non si traducesse nel drastico taglio di 20,4 milioni per l’ASL 1, come nella tragica storia della coperta corta.

Una simile decisione rischia infatti, come ribadito in più occasioni, di compromettere: i servizi ospedalieri dei DEA di I livello (Alghero e Ozieri); i servizi territoriali (medici di famiglia, pediatri, prevenzione, salute mentale, strutture PNRR); l’equilibrio del sistema, favorendo l’iperospedalizzazione e violando le linee guida del DM
77/2022.
Alla luce di questi dati, sarebbe auspicabile che lo scienziato impari ad usare il pallottoliere, anche
uno di base. Si auspica una urgente revisione delle scelte attuali intraprese, per salvaguardare il diritto alla salute dell’intera popolazione sassarese”

Piero Maiele, consigliere regionale Forza Italia

Cagliari, il Consiglio Comunale approvata variante urbanistica per San Michele

CAGLIARI – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità una variante non sostanziale al Piano urbanistico comunale (PUC) che consentirà la realizzazione di un importante intervento di riqualificazione urbana nel quartiere di San Michele. La variante, relativa all’articolo 47 delle Norme tecniche di attuazione del PUC, disciplina l’Unità cartografica 6 “Margine di Santa Gilla, Cuneo industriale/Aree sud”, in un’area caratterizzata dalla presenza della mensa universitaria di via Premuda, dell’edificio della ex scuola di via Abruzzi e dei complessi di Edilizia residenziale popolare pubblica ricadenti nell’ambito tra le vie Bosco Capuccio, Laghi Masuri, Podgora, Verdun, Ardenne, Carnia e Le Somme.

L’approvazione consentirà ai Testimoni di Geova di realizzare la Sala del Regno, un edificio che nel PUC sarà finalizzato all’esercizio della libertà di religione, contribuendo significativamente alla riqualificazione urbana e sociale del quartiere. L’intervento prevede anche la realizzazione di un corridoio pedonale con sistemazioni a verde che collegherà via Premuda e via Bosco Cappuccio, migliorando la connessione e la fruibilità degli spazi pubblici.

La variante è stata approvata seguendo la procedura semplificata prevista per le varianti non sostanziali, come previsto dalla L.R. 45/89. Nei prossimi passaggi, la delibera sarà trasmessa alla Regione e alla Città Metropolitana di Cagliari per le verifiche di competenza. Successivamente, sarà avviato l’iter per il rilascio del permesso di costruire convenzionato, che prevede la condivisione pubblica del progetto e l’approvazione dello schema di convenzione.

“La Giunta Todde penalizza ancora Sassari e Alghero”

«La Giunta regionale continua a governare con logiche di parte e non nell’interesse dell’intera Sardegna. Nell’ultima finanziaria la sinistra sarda guidata dalla Presidente Todde ha destinato ben 9 milioni di euro al Comune di Cagliari per la gestione dei rifiuti, mentre Sassari viene ignorata.»
Così interviene duramente il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Sassari Luca Babudieri che accusa la Regione di «trasformare le risorse pubbliche in strumenti di propaganda e ricompensa per i territori politicamente allineati», a discapito di tutti gli altri.

Una strategia ben precisa, non un caso isolato, sostiene l’esponente di Fratelli d’Italia Sassari.
«Non è la prima volta che denunciamo questo atteggiamento gravissimo. Avevamo già sollevato il caso dei 57 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione destinati dalla Regione all’Università di Cagliari, mentre all’Ateneo di Sassari non è arrivato nemmeno un centesimo. Una scelta vergognosa, dettata unicamente da ragioni politiche: il rettore dell’Università di Sassari si era candidato a Sindaco con il centrodestra, e questo è bastato alla sinistra per punire un’intera comunità accademica.»
«Sassari paga ancora il prezzo dell’arroganza e del disinteresse- continua Babudieri- infatti, questi atteggiamenti confermano ciò che denunciamo da tempo: la sinistra al governo della Regione non ha alcun rispetto per Sassari e per il nord Sardegna. I nostri rappresentanti regionali di sinistra, assessori e consiglieri regionali compresi, tacciono e accettano tutto in silenzio, incapaci di difendere il nostro territorio.

Anche la nostra Città ha un’amministrazione di sinistra che, per tramite del Sindaco Mascia si è più volte detta vicina alla Giunta Regionale e amica della Presidente Todde, ma evidentemente l’amicizia non è ricambiata. Sassari viene lasciata indietro non per mancanza di risorse, ma per una precisa volontà politica che denunciamo e continueremo a combattere.»

“Pasquetta a Porto Torres, persa ennesima occasione: il sindaco si attivi”

PORTO TORRES – “Abbiamo perso l’ennesima occasione per presentarci belli e in ordine agli occhi del turismo interno e al turismo esterno isolano. Un grande evento come quello di Pasquetta, unico evento importante in Sardegna per le festività pasquali, noi cosa facciamo? Come sempre ci facciamo trovare impreparati, con un corso polveroso e ancora cantieristico, invece se avessimo avuto una giusta programmazione avremmo potuto presentarci al grande pubblico degli eventi musicali, con un corso tirato a nuovo, un Lungomare finalmente completato e le piazze realmente pensate pronti per dimostrare a tutti, che anche noi possiamo esserci in questo nuovo mondo economico e di sviluppo per la nostra comunità, peccato.” Dichiara il Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia Porto Torres Gian Mario Sircana e prosegue: “Noi di Fratelli d’Italia crediamo che non tutto sia perduto, quindi, ci rivolgiamo a te Caro Sindaco di Porto Torres, ora metti in condizione le nostre attività commerciali e di somministrazione del Corso, del Lungomare e di tutte le piazze e vie dove ci sarà sicuramente una grossa affluenza di pubblico, di poter usufruire del suolo pubblico per permettere di generare quella ricchezza temporanea necessaria per coprire gli alti costi sostenuti durante la bassa stagione. Ti chiediamo di essere dalla parte degli operatori economici e non di essere contro! Noi diciamo basta alla guerra contro chi, con la propria capacità, cerca di portare benessere nella nostra città!”

Gian Mario Sircana, coordinatore cittadino Fratelli d’Italia

“Quelli che avevano abolito la povertà oggi esultano per il nulla”

CAGLIARI – “Un entusiasmo ingiustificato da parte della presidente Todde per un provvedimento che oltre a non affrontare in maniera strategica i problemi della Sardegna, non traccia neanche una prospettiva di sviluppo, limitandosi a ripartire le poste di bilancio come un qualsiasi ragioniere alle prime armi. Lo stile è quello di chi ieri si era vantato di aver abolito la povertà e oggi si entusiasma per un ‘cambio di passo’ talmente lento e incerto da aver determinato ben quattro mesi di bilancio provvisorio”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha commentato le dichiarazioni della presidente Todde dopo l’approvazione della Finanziaria 2025.

“Come opposizione non ci siamo limitati a criticare, ma abbiamo fatto proposte concrete: Fondo unico per i Comuni; risorse per la medicina generale, le scuole paritarie, la lotta alla blue tongue e i Gal; finanziamenti per le leggi su autismo e fibromialgia, per l’abbattimento delle liste d’attesa e l’artigianato; fondi per combattere la malamovida e ammodernare l’infermiera del carcere di Bancali; l’istituzione di borse-lavoro nei Comuni sotto i tremila abitanti; l’abbattimento delle tasse aeroportuali”, ha aggiunto Truzzu.

“Commissioni ignorate, la Maggioranza nega il confronto democratico”

PORTO TORRES – “Ancora una volta, la maggioranza dimostra di temere il confronto e di disprezzare il ruolo istituzionale della minoranza. Nonostante le numerose richieste formali di convocazione delle commissioni consiliari – su temi fondamentali per il futuro della città, come l’erosione costiera, i lavori pubblici e l’ambiente – nessuna risposta, nessuna data, nessun rispetto.

È evidente che questa amministrazione preferisce evitare il dibattito, limitandosi alla propaganda e distribuire prebende senza mai affrontare i problemi reali con trasparenza e spirito di collaborazione.
La città ci sta crollando addosso: erosione costiera, case popolari che rischiano di crollare addosso alle famiglie, strade e marciapiedi dissestati, agro abbandonato, PUC e PUL in grave ritardo.

La democrazia si nutre di confronto e partecipazione, non di silenzi e rinvii strategici. La maggioranza ha il dovere politico e morale di garantire il funzionamento delle commissioni, strumento fondamentale per discutere e proporre soluzioni ai problemi della città.

Non accetteremo che si zittisca la minoranza. Non accetteremo che si aggiri il confronto. Se la città ha bisogno di risposte, queste devono essere costruite con serietà istituzionale e rispetto reciproco”.

Spanu Bastianino
Capo Gruppo Porto Torres Avanti