“Solo dodici mesi fa, la sinistra aveva criticato quel formato. Tra i più critici c’era proprio Graziano Porcu, che aveva definito il capodanno in tre giornate un “regalo a chi voleva lucrare”. Oggi invece lo ripropone integralmente. Una retromarcia politica che dimostra come sinistra e 5stelle non abbiano una linea propria, ma vivano di improvvisazioni.”
“Con questa scelta – prosegue Auriemma – la Giunta di sinistra sconfessa anche la linea della capogruppo 5 Stelle e della sinistra più radicale, che si era detta contraria ai grandi eventi e ai grandi nomi. Oggi, invece, sceglie tre nomi importanti, non economici, e un format già rodato, che ha reso Alghero punto di riferimento per il Capodanno in Sardegna ai tempi del centrodestra.”
“C’è però un dettaglio non trascurabile: mentre Olbia ha annunciato il suo artista già a inizio ottobre, Alghero arriva con oltre un mese di ritardo. Un errore di programmazione che riduce drasticamente l’effetto promozionale e le possibilità di prenotazione per gli operatori economici, che si trovano ancora una volta a dover lavorare senza certezze.”
“Insomma, dopo un anno perso a causa dell’ideologia, e dopo alcuni comunicati stampa surreali, che hanno scoraggiato gli investimenti, la sinistra torna alle scelte del centrodestra. Speriamo che questo basti. Peccato solo che, anche quando copia, riesca ad arrivare tardi.”