Dopo anni di centralizzazione e di perdita di presìdi, la nuova riforma sanitaria regionale ha avviato un percorso di ricostruzione della sanità territoriale, restituendo autonomia, investimenti e protagonismo ai presìdi locali.
Da una situazione innegabilmente critica, nei primi dieci mesi del 2025, la ASL di Sassari ha realizzato un piano straordinario di potenziamento del Presidio Ospedaliero Civile, con 28 nuovi medici assunti tra strutturati e libera professione e 52 nuove figure del comparto sanitario, tra infermieri, OSS, ostetriche e tecnici.
Le aree maggiormente rafforzate sono quelle più strategiche per i cittadini: anestesia e rianimazione, chirurgia, pediatria, cardiologia e pronto soccorso.
Non si tratta di interventi emergenziali, ma di un piano strutturale di rafforzamento che prosegue con il fabbisogno triennale 2025-2027, già trasmesso ad ARES, che prevede concorsi per dieci specialità chiave. Significa pianificazione, continuità e visione per il futuro.
Parallelamente alle assunzioni, il Presidio Ospedaliero è interessato da oltre venti interventi infrastrutturali per un valore complessivo superiore a 20 milioni di euro. Tra i principali progetti: la messa a norma antincendio e la ristrutturazione del Presidio Civile, l’ampliamento del Pronto Soccorso, i nuovi reparti di Radiologia, Oculistica e Pediatria, la Casa della Comunità di via degli Orti (finanziata dal tanto vituperato quanto essenziale PNRR) e la Centrale Operativa Territoriale del Distretto.
A questi si aggiungono nuove dotazioni tecnologiche di ultima generazione, tra cui TAC, risonanza magnetica e sistemi digitali per il pronto soccorso, oltre a interventi di manutenzione straordinaria sulle reti elettriche e sui gruppi elettrogeni.
Un capitolo importante riguarda l’Ospedale Marino, struttura di riferimento della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari, che continua a svolgere un ruolo fondamentale all’interno del sistema sanitario algherese e regionale.
L’Ospedale Marino non sarà smantellato: al contrario, è stato rafforzato e potenziato con nuovi investimenti, personale e attrezzature.
Negli ultimi due anni sono stati completati interventi di riqualificazione degli spazi e delle infrastrutture, con particolare attenzione all’adeguamento antincendio e alla sicurezza degli impianti, all’ammodernamento delle sale operatorie e ai reparti di ortopedia, riabilitazione e chirurgia. È in corso inoltre l’acquisizione di nuove apparecchiature diagnostiche e fisioterapiche, con l’obiettivo di consolidare il ruolo del Marino come presidio di eccellenza per la riabilitazione e la traumatologia sportiva.
La collaborazione tra AOU, ASL e Comune di Alghero sta garantendo una sinergia funzionale e territoriale, volta a evitare duplicazioni e a rafforzare la qualità complessiva dei servizi.
“Non ci sarà nessuno smantellamento del Marino – commenta Giusy Piccone, consigliera comunale del Movimento 5 stelle – ma un investimento nella sua vocazione storica e nella sua piena integrazione con la rete ospedaliera di Alghero”.
La riforma sanitaria regionale ha segnato un punto di svolta, riportando la sanità più vicina ai cittadini e restituendo autonomia e protagonismo ai presidi locali. Si tratta di un cambio di paradigma dopo anni di centralizzazione e accorpamenti che avevano allontanato i servizi dal territorio.
“Come Movimento 5 Stelle – continua Piccone – continueremo a vigilare e stimolare e, con l’amministrazione comunale, continueremo a fare da ponte con la Regione e con la ASL. Dobbiamo guardare avanti con una visione: un ospedale moderno, efficiente, integrato con il territorio e con la rete delle Case della Comunità, dove prevenzione e cura camminino insieme”.
“Alghero non è più una periferia della sanità sarda, dopo anni di attesa, la nostra città è di nuovo protagonista nella sanità del Nord Sardegna. È questa la differenza tra chi urla e chi costruisce. Noi stiamo costruendo.”