L’Udc saluta: tutti gli sbagli di Bruno

ALGHERO – “A seguito delle azioni intraprese dalla direzione cittadina dell’Udc, che hanno comportato il ritiro della propria delegazione in giunta a seguito dei gravissimi fatti ed atteggiamenti assunti dal Sindaco Bruno è stata convocata l’Assemblea degli iscritti. Nella riunione, molto partecipata, che si è tenuta sabato 14 novembre, alla presenza dei dirigenti, consiglieri ed ex assessori, sono state spiegate le ragioni che hanno comportato l’abbandono delle deleghe assessoriali”. Se fosse ancora una volta necessario ribadirlo, l’Udc conferma con una nota di essere fuori dalla maggioranza. Dopo aver contribuito in maniera decisiva a far vincere l’attuale sindaco, lo Scudo Crociato si tira fuori e decide di porsi alla stessa stregua delle forze di opposizione: votiamo i provvedimenti utili al bene della città. Certamente è evidente che se già nel primo anno e mezzo, con gli assessori centristi in giunta, il Consiglio ha visto diverse assenze, figuriamoci adesso con l’uscita dal governo cittadino. Insomma, ribadiamo quello che raccontano i freddi numeri: ad oggi, visti gli impegni personali della Oggiano, Mario Bruno può contare sicuri solo su 12 consiglieri, dunque meno della soglia utile per govenare.

E l’Udc spiega la sua scelta: “le motivazioni addotte sono state indicate nel metodo posto in essere da Bruno che, in piena e solitaria autonomia, ha ritenuto opportuno non informare il secondo partito di governo su alcuni importantissimi provvedimenti alcuni riguardanti aspetti rilevanti dell’economia ed altri la indispensabile coesione sociale con vaste porzioni della nostra società. Esempi eclatanti: il mancato confronto con gli operatori del settore turistico, per l’aumento della tassa di soggiorno; la mancata informazione sull’acquisto del terreno in località Palmavera, in una sorta di trattativa privata, che mal si concilia con le procedure previste per legge. Ancora: la mancata, necessaria ed urgente convocazione del Consiglio Comunale per assumere determinazioni in merito all’Area Vasta, segnatamente all’inserimento della Provincia di Sassari nell’interno di quest‘ultima; non da ultimo l’ottusa posizione assunta nei confronti delle Borgate, che ha spinto i rispettivi comitati a farsi promotori della richiesta di istituzione di un nuovo comune, e ciò in difetto di ascolto delle istanze legittime formulate dai medesimi in ordine alle richieste di erogazione di servizi primari, ed alle seginenze di ascolto di quella porzione importantissima e strategica del nostro territorio. Tutto ciò a discapito dell’unità della collettività algherese e della integrità storica e culturale del suo territorio”.

“Infine non può più sottacersi un certo atteggiamento dispotico assunto dal Sindaco nei confronti dei rappresentanti del partito sia i Giunta sia in Consiglio, culminato in dispregio ai tanto decantati principi di trasparenza e partecipazione – peraltro rimasti tali sulla carta – in azioni politicamente, oltre che sul piano dei rapporti personali, scorrette e finalizzate a far diminuire il peso politico dell‘Udc in seno al Consiglio Comunale”.

“Alla luce dei sopradetti fatti, l’Assemblea ha confermato all’unanimità le azioni intraprese dalla direzione cittadina dell’Udc, dando ampio mandato alla stessa affinché riprenda piena autonomia e libertà di voto, in seno al Consiglio Comunale, sugli argomenti proposti, valutando, volta per volta, la bontà dell’operato amministrativo, avendo come unico obiettivo il bene della città”.

Nella foto gli ex-assessori Ansini, Bamonti e il capogruppo Loi

S.I.