Rifiuti: disservizi, criticità e tensioni

ALGHERO – Igiene urbana ad Alghero nell’occhio del ciclone. Estate nera: città sporca, ambiente ai minimi termini, servizio in proroga (almeno) fino a gennaio 2017, disagi diffusi nella raccolta dei rifiuti, stalli dei contenitori spesso in condizione da allerta sanitaria, mini-discariche in aumento e tante altre negatività. Ma non è finita. A questo quadro già molto precario che contrasta con gli annunci elettorali indicanti soluzioni immediate, colpe verso il passato e soprattutto “ambiente al primo posto”, si aggiungono le ultime ultime notizie riguardante la condizione interna all’azienda.

Parco mezzi e lavoratori. Queste le due questioni primarie che vedono aumentare in maniera esponenziali i malumori tra i dipendenti dell’azienda. Trascorso agosto, da sempre periodo piuttosto critico, ma mai come l’estate 2016, c’è subito da dire che resta sempre elevato il numero di assenze da parte dei lavoratori. In questi giorni siamo arrivati anche ad oltre una decina di unità che non si sarebbero recate in azienda. Ciò, viste le varie emergenze, pesa ancora di più sull’espletamento del servizio. A questo si aggiunge la condizione oramai vetusta dei macchinari che costringe a fare dei turni obbligati, e sotto il minimo richiesto dalle quotidiane esigenze, e con anche diffuse criticità per il ritiro dell’immondizia. E poi il problema che più sta pesando, anche rispetto al recente passato, ovvero il pagamento degli stipendi. “Martedi l’amministrazione comunale, per bocca dell’assessore competente, ci aveva assicurato che era stato fatto il bonifico della mensilità all’azienda (Energeticambiente del gruppo Aimeri ndr) e che dunque il bonifico sarebbe arrivato entro giovedi, ma ad oggi ancora niente e siamo a venerdi, dunque a questo punto se ne potrebbe parlare lunedi, quando ne avremo già 19 di settembre, e stiamo parlando del pagamento di agosto”. Mentre con la scorsa amministrazione, il sindaco Lubrano aveva deciso che l’azienda poteva prendere i soldi dal Comune (che sono diverse centinaia di migliaia di euro) solo dopo aver pagato gli stipendi.

I lavoratori dicono anche che gli era stato garantito il pagamento dei buoni pasto, in totale circa 26 euro al mese ad operaio. Il ritardo, in questo caso, sarebbe di circa 5 mesi. E la somma, visti gli 83 dipendenti, inizia ad essere piuttosto ragguardevole: 12/13 mila euro solo di buoni pasto. Senza dimenticare anche gli stagionali che, come emerso anche sui social, nonostante le varie emergenze sono stati lasciati a casa prima rispetto agli altri anni. La tensione è molto alta. Sembra che nei prossimi giorni potrebbe esserci qualche sciopero o anche altre forme di protesta. Per adesso resta la fotografia di un servizio molto carente e con evidenti difficoltà nei rapporti tra azienda e lavoratori e tra gli stessi e amministrazione. Intanto la prossima stagione turistica non è poi così lontana come sembra per chi dovrebbe programma un’offerta degna, anche in termini ambientali, di una località marittima.

Nella foto i mezzi dell’igiene urbana in azione ad Alghero

S.I.