Maria Pia: Bruno agisce nell’ombra

ALGHERO – “Il Comune di Alghero ha chiesto alla Regione Sardegna una deroga per poter realizzare un imponente intervento immobiliare a Maria Pina. Un atto che è già grave di per sé, aggravato dal fatto che il Movimento Cinque Stelle Alghero e l’intera cittadinanza algherese hanno scoperto solo oggi, a mezzo stampa, l’intendere e l’agire – fallace – dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Bruno e dall’assessore Antonello Usai. Richiesta bocciata dall’Istituzione regionale: ma il tentativo, resta”. Cosi il movimento 5 Stelle e in particolare i consiglieri comunale Roberto Ferrara e Graziano Porcu che ribadiscono il loro “zero cemento” a Maria Pia e anzi puntano il dito contro Bruno che si muoverebbe nell’ombra senza rendere note le proprie azioni sul tema.

“Il timore espresso dai portavoce del Movimento poco più di un mese fa si rivela essere fondato. Di più, radicato in un malcostume politico concretizzatosi in questa azione sotterranea portata avanti dall’Amministrazione comunale algherese. Sotterranea si, perché mai, né in aula né in commissione urbanistica, si è discusso della questione. Fortunatamente la Regione Sardegna ha stonato in partenza le richieste degli improvvidi amministratori algheresi, sottolineando che determinate richieste e azioni devono necessariamente sottostare a norme ben definite. E che le procedure, vanno rispettate”.

“Il progetto proposto al tempo della Giunta guidata dall’ex sindaco e oggi consigliere regionale Marco Tedde, già caldamente e silenziosamente appoggiato da alcuni esponenti dell’attuale Amministrazione prevede un intervento radicale e particolarmente invasivo che priverebbe la collettività di una importante fetta del litorale di Maria Pia. Il tutto nel nome di una sbandierata continuità amministrativa che, alla luce dei fatti, vede la Giunta Bruno amministrare in fotocopia. Giunta che a queste condizioni, paradossalmente, avrebbe potuto evitare anche di presentarsi alle elezioni e presentare il (non) suo programma”.

“Fortunatamente è arrivato lo stop della Regione, ma la partita resta aperta. Allo stato dell’arte è interessante capire il modo in cui il Comune di Alghero intenda portare avanti le politiche occupazionali in virtù dei proclami fatti in aula consiliare dall’assessore Usai, assessore che considerava questo tipo di intervento immobiliare panacea di tutti i mali e leva fondamentale per creare nuovi posti di lavoro, ancora, è interessante capire dove l’Amministrazione comunale di Alghero, intende collocare e realizzare sul territorio le altre strutture ricettive funzionali al raggiungimento dell’ambita soglia di 6000 posti letto aggiuntivi”.

“Il discorso però viaggia sempre e soltanto sul binario dell’ipotesi e poggia su pur oggettive supposizioni dato che mai nulla di tutto questo è stato accennato né tantomeno discusso nella Commissione comunale preposta. Nelle aule e nei corridoi del Comune regna, sulla questione, un ridondante e assordante silenzio: le decisioni sulla programmazione urbanistica vengono prese nelle stanze del sindaco e dell’assessore ad hoc senza che nessuno, nemmeno il Consiglio, ne sia informato. Una pratica che oltre ad essere dannosa in sé, svilisce ulteriormente il ruolo dei consiglieri comunali relegati al ruolo di marginali burattini alza palette”.

Nella foto i due consiglieri grillini

S.I.