Confronto Sindaci: fischi, applausi ed emozioni

ALGHERO – Ieri l’atteso confronto tra candidati a sindaco. Un format nato alle scorse elezioni e riproposto pure in questa tornata elettorale. L’organizzazione, a cura di Alguer.it, ha visto la conduzione di Sara Alivesi, Antonio Burruni oltre che gli interventi, a commento, del direttore Pasquale Chessa. A corollario anche i giornalisti Caterina Fiori, Gianmario Sias e Stefano Idili.

Come sempre in questi casi, e infatti è chiaro che in futuro verranno adottati degli accorgimenti, la narrazione resta piuttosto imbolsita e priva di sussulti che, per la verità, ieri, comunque ci sono stati. Roberto Ferrara, Mario Bruno e Mario Conoci hanno risposto a tutte le domande poste dagli interlocutori presenti davanti ad sala gremita dell’ex-mercato dell’orto-frutta in via Sassari.

Sono tre i temi che hanno visto “soffrire” il sindaco uscente e subire pure degli ululati e fischi di disapprovazione: l’aeroporto, condizione spiagge e circonvallazione. In questi casi è evidente che gli interventi dei competitor, e in particolare di Conoci, sono stati più convincenti. Del resto, come evidenziato alla fine da Sias e Idili, chi ha governato ha un maggiore fardello rispetto agli altri candidati, ancora di più in una situazione di oggettiva difficoltà in cui si trova Alghero rispetto al passato.

Bruno, comunque, da far suo, ha saputo replicare punto su punto ricordando anche quanto non fatto dalle precedenti amministrazioni, mentre Ferrara, vista la sua forza politica, è parso più “battitore libero” anche se, pure i pentastellati, oramai hanno una doppia consiliatura alle spalle seppur all’opposizione.

La chiusura è stata affidata ai “testimonial” dei candidati. Primo 5 Stelle, col sostegno a Ferrara da parte di Fresi, e poi l’ex-assessore di sinistra, Pino Tilloca che ha spiegato le motivazioni per cui ridare fiducia a Mario Bruno, per chiudere, con sorpresa, ed è quello che ha contribuito ulteriormente a far pendere la bilancia verso Mario Conoci, quest’ultimo ha fatto intervenire il figlio. Subito riflettori puntati sulla condizione dei giovani e in generale riguardo i problemi sociali esistenti: “di più, noi siamo il futuro”, ha detto il giovane che, con grande emozione e vicino alle lacrime, senza indugiarci troppo, ha fatto riportare alla mente di tutti le ultime devastanti tragedie che ha vissuto Alghero. Altro e ultimo confronto martedi 11 giugno all’Hotel Carlos V.

Nella foto l’incontro di ieri al mercato

S.I.