Cacciotto verso Cagliari. Riflessi

ALGHERO – Le elezioni del 4 marzo, a prescindere dalla diretta elezione dei candidati, o meglio, delle candidate algheresi al Parlamento (sono tutte donne), potrebbero avere un altro diretto riflesso sulla politica cittadina. Infatti, voci ancora non confermate ufficialmente, ma molto fondate, danno per certo l’ingresso di Raimondo Cacciotto nel Consiglio Regionale. L’attuale assessore della Giunta Bruno alle Manutenzioni e Lavori Pubblici è il secondo dei “non eletti” per la massima assise isolana. Infatti, all’ultima tornata elettorale che vide vincitore l’attuale Governatore Pigliaru, Cacciotto fu candidato col Partito Democratico riuscendo ad ottenere 2.565 voti.

Un bottino di preferenze che però non gli permise di essere eletto al contrario di Gianfranco Ganau, Gavino Manca, Salvatore Demontis e Luigi Lotto. Mentre Valerio Meloni e lo stesso Cacciotto si fermarono sulla soglia del palazzo di via Roma a Cagliari. Ma il primo dei “non-eletti” (Meloni, già consigliere regionale e vice-sindaco a Sassari) ha ottenuto l’incarico di “capo-gabinetto” all’assessorato regionale all’Agricoltura e per questo potrebb rinunciare (molto lo danno per certo) a rientrare per un anno, si vota infatti febbraio 2019, in Consiglio Regionale.

A questo punto, per l’esponente algherese bruniano, basterebbe l’elezione a Roma di uno, tra i due candidati oggi presenti a Cagliari ovvero Manca o Ganau, per riuscire a diventare “onorevole”. Del resto, almeno uno dei due, soprattutto il primo, ha ottime chance per diventare parlamentare e se, come ripetiamo appare certo, Meloni dovesse restare nell’assessorato all’Agricoltura, Cacciotto vedrebbe spalancate le porte del Consiglio Regionale. In tale caso Alghero andrebbe ad avere due rappresentanti nel capoluogo sardo: Marco Tedde e Raimondo Cacciotto.

E questo, oltre dei riflessi diretti sulla Giunta Comunale, con la necessità di trovare un sostituto da parte di Bruno (anche nel ruolo di vice-sindaco che dovrebbe spettare al Pd) che potrebbe anche fare un (ulteriore) “mini-rimpasto”, potrebbe avere degli altri effetti a partire dalla scelta dei candidati locali per le regionali e di quella a sindaco. Del resto, anche se la politica locale appare disorientata, fra 15 mesi si vota anche per il rinnovo del Consiglio Comunale e Sindaco e fra un anno per la Regione, due appuntamenti che segneranno i prossimi lustri.

Nella foto l’assessore comunale Raimondo Cacciotto

S.I.