“Bruno-struzzo” liberi Alghero

CAGLIARI – “Siamo scarsamente o per nulla interessati alle “baruffe chiozzotte” che oggi occupano la scena politica algherese. Siamo però molto preoccupati per la gravissima crisi politica e non solo che da qualche anno ha trasformato Alghero in una macchina prestigiosa priva di carburante e, a volte, anche di motore.” E’ l’ex sindaco e consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde che così commenta le delicate vicende che oggi coinvolgono l’amministrazione di Alghero. “Auguriamo agli amministratori e ai dipendenti comunali indagati di poter dimostrare la loro totale estraneità ai fatti contestati e di uscire a testa alta da questa fase dolorosa della loro vita. Riteniamo che nella fattispecie non ci fossero esigenze cautelari e siamo consapevoli –e lo diciamo sinceramente- che a volte chi amministra si trova ad operare in situazioni emergenziali che non consentono riflessioni giuridiche profonde. E che gli errori amministrativi non necessariamente costituiscono illeciti penali”.

“Detto questo, avevamo ed abbiamo una nitida visione della nebbia in cui arrancano tutti o quasi i procedimenti amministrativi –anche i più elementari- del Comune di Alghero. Una vera e propria “Torre di Babele” amministrativa, priva peraltro dei necessari controlli di legalità che costituirebbero freno e deterrente ad azioni errate a volte scientemente ed altre volte inconsapevolmente. Controlli di legalità che sollecitiamo molto, troppo spesso, con puntuali segnalazioni, ma vanamente. Assistiamo alla consumazione di abnormità amministrative sollecitate dai massimi vertici istituzionali a volte dolosamente –ne abbiamo l’evidenza- e a volte per dabbenaggine e sciatteria. Non sempre abbiamo la certezza che queste difficoltà dipendano da negligenza, imprudenza o imperizia. Bandi letteralmente “bucati”, perdita di milioni di euro e della possibilità di offrire posti di lavoro, concorsi sbrindellati a rischio Tar e non solo, gestione clientelare e a volte punitiva dei suoli pubblici. Un florilegio di voragini amministrative che stanno causando gravissimi danni alle famiglie e alle imprese algheresi.

“E male fa l’amministrazione a tentare di scaricare la responsabilità su una macchina amministrativa maltrattata e sfiduciata. Abbia, invece, il coraggio di ammettere di avere sbagliato nei rapporti con una struttura burocratica di valore, oggi mortificata e avvilita in tutte le sue articolazioni, che quando ha potuto operare serenamente e con il sostegno e la collaborazione anche umana della parte politica ha prodotto risultati straordinari per l’amministrazione e per Alghero. Oggi –denuncia Tedde- queste difficoltà sono purtroppo ampliate dall’assenza di due assessori che gestivano deleghe strategiche: turismo, cultura, urbanistica, edilizia sport. E con i servizi sociali che privi di Dirigente -speriamo ancora per poco- debbono pagare contributi a famiglie in difficoltà. Con Meta priva di indirizzo politico che bandisce concorsi a rischio di sanzioni giurisdizionali pesanti, anche penali, e poi li annulla. E che viene da ultimo bocciata sonoramente per avere presentato documenti in ritardo ad un bando regionale per ottenere un contributo importante per organizzare un festival letterario. Mentre Castelsardo, Florinas, Neoneli e tante associazioni in questa occasione fanno letteralmente il “pieno” di contributi”.

“Con gli strumenti urbanistici in genere che non fanno passi avanti. Col Piano di utilizzo dei litorali in particolare al palo e con la variante della bonifica che rischia una sorte infausta per i gravissimi errori urbanistici e amministrativi e per il voto di consiglieri che versano in conflitto di interesse. Una confusione politica e amministrativa che ricorda il Suk di Aleppo, aggravata dalla circostanza che il Consiglio comunale e le Commissioni non si riuniscono per mancanza di numeri sufficienti. In questa difficile situazione sbaglia il sindaco a fingere che tutto va bene. Non è utile e aggrava i problemi. Prenda atto delle gravissime difficoltà e dica agli algheresi come vuole risolverle. E se non trova soluzioni immediate abbandoni il campo. Ma eviti –chiude Tedde- di continuare a praticare la “politica dello struzzo”.”

Nella foto l’onorevole Marco Tedde

S.I.