“Commissariamenti Asl, il Consiglio di Stato dà ragione a Sensi”

SASSARI – Il Consiglio di Stato con propria ordinanza ha impresso una forte accelerazione al procedimento davanti al TAR che deve decidere sulla legittimità della delibera della Giunta Todde che ha disposto il commissariamento delle Aziende sanitarie. E lo ha fatto in applicazione dell’art. 55, comma 10, del codice del processo amministrativo, ritenendo in primo luogo che le esigenze di Sensi siano “apprezzabili favorevolmente”. Secondo le deduzioni difensive di Sensi i commissari “possono esistere solo in caso di dimissioni/cessazione improvvise e senza preavviso del titolare dell’incarico di direttore generale e solo per il tempo necessario ad espletare la procedura di nomina del direttore generale. Oppure in caso di futura estinzione dell’Ente già privo del direttore generale.” E non per “spoil sistem” politico.” Ma il Consiglio di Stato di fatto avalla anche la tesi dei Dem, secondo la quale “L’istruttoria che ha portato al commissariamento delle aziende sanitarie risulta imperfetta sotto il profilo giuridico, tecnico e politico, e rischia di costituire un rallentamento e un ostacolo all’attuazione della legge regionale 8/2025,”. Cosa che ha portato i suoi assessori a disertare platealmente la riunione di Giunta che ha deciso i commissariamenti.
Ora occorre attendere per il giudizio di merito l’udienza del TAR del 29 ottobre. Ma la scelta del Consiglio di Stato di imprimere una forte accelerazione al procedimento per la tutela delle esigenze cautelari di Sensi pone seri e fondati dubbi politici sulla delibera di nomina dei Commissari fortemente contestata dai Dem.
Lo ha dichiarato Marco Tedde, esponente del Consiglio nazionale di Forza Italia.