Vendita Sogeaal: denuncia di Pili

ALGHERO – “La svendita dell’aeroporto di Alghero è fuorilegge e sarebbe un salto nel vuoto sia per i voli low cost che per lo sviluppo del territorio. Si tratta di una privatizzazione con una gara finta e al buio dove vengono violate le norme essenziali e fondamentali del codice degli appalti e delle concessioni. Non esiste un capitolato d’appalto e soprattutto le condizioni di svendita in base alle procedure previste non saranno mai esaminate e dunque non saranno mai conosciute. Nel bando, infatti, esiste una clausola che prevede l’apertura della busta contenente la proposta gestionale, per esempio il numero di passeggeri e di voli, solo nel caso in cui esistano due offerte d’acquisto per lo stesso identico valore, ovvero mai”. Lo ha detto stamane ad Alghero il deputato di Unidos Mauro Pili illustrando l’esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione sulla procedura privatizzazione dell’Aeroporto pubblico di Alghero attraverso vendita azioni senza gara per la gestione. Il deputato di Unidos nell’illustrare il dettagliato ricorso ha chiesto l’immediato intervento dell’Autorità e soprattutto ha auspicato che sia il Comune di Alghero, insieme agli altri comuni, a presentare ricorso al Tar, in quanto soggetti legittimati.

“Una clausola capestro che comporta una vera e propria svendita al buio perché non ci sarà nessun obbligo di gestione da parte dell’eventuale parte privata perché quell’offerta sarebbe vincolante solo se fosse aperta e fosse stata clausola essenziale e fondamentale della vendita. A questo si aggiunge che si tratta di una procedura totalmente fuorilegge visto che il legislatore vieta una mera vendita di azioni di una società pubblica senza una vera gara sulla gestione. E’ obbligatoria per legge una gara a doppio oggetto, vendita delle azioni e gestione dell’aeroporto. Oltre all’aberrante scelta di privatizzare l’aeroporto si aggiunge ora una procedura sulla quale l’autorità anticorruzione si è già espressa, su un caso analogo, con una sentenza chiara e netta bocciatura. Per questo motivo questa truffa va bloccata immediatamente considerata sia l’assenza di qualsiasi presupposto sia strategico che giuridico. Un’operazione che metterebbe l’aeroporto di Alghero nelle mani di un privato senza alcun obbligo verso il pubblico. A questo si aggiunge che si arriva a questa truffa ai danni di Alghero, della Sardegna, degli algheresi e dei sardi con 9 proroghe, tutte illegittime, per ben 412 giorni. Tenere aperta una procedura di pseudo gara con un anno e mezzo di proroghe-termini è una delle più evidenti violazioni di legge. Nella proroga termini non esiste nessun tipo di giustificazione che poteva essere semmai concessa una volta per fatti gravissimi e non certo senza alcun presupposto tecnico e giuridico come nel caso di Alghero”.

“Questa svendita dell’aeroporto con queste procedure fuorilegge va contrastata in ogni modo. Oltre alla denuncia all’anticorruzione – ha detto Pili – serve che l’unico soggetto abilitato, il comune di Alghero, presenti un ricorso urgente al Tar Sardegna per fermare questo abominio strategico e giuridico. Il ricorso del comune di Alghero e dei comuni interessati è un atto politico e giuridico dovuto considerato che si sta svendendo un patrimonio della collettività che proprio per le modalità illegittime di vendita costituisce un vero e proprio danno al territorio e alle comunità locali. Ci sono tutti i presupposti per fermare questo disastro e costringere la regione a ricapitalizzare l’aeroporto, riconducendolo ad una corretta gestione, commissariandolo con un management adeguato e non coinvolto in questa vergognosa conduzione. Un aeroporto per un’isola – ha detto Pili – è un bene essenziale per la tutela del diritto universale alla mobilità, alla pari dell’acqua e della salute, e non può in alcun modo essere affidato a privati, tanto più se con ciò avviene con palesi e gravi violazioni di legge. Per questa ragione questo imbroglio va fermato in ogni modo. Con questa svendita l’aeroporto non avrebbe più futuro e finirebbe nelle mani di soggetti privati senza obblighi e soprattutto lontani dagli interessi di sviluppo del territorio”.

Nella foto (di Andrea Manca) Mauro Pili questa mattina al Carlos V

S.I.