Tracollo Turismo: gestione amatoriale

CAGLIARI – “Meno 5% di presenze negli alberghi algheresi che deve essere sommato al più 10% in Sardegna: una vera e propria “Waterloo” per l’industria dell’accoglienza algherese, da sempre motore del turismo isolano”. Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna commenta i dati relativi ai flussi di visitatori del 2016. “A questi dati preoccupanti occorre aggiungere quelli che riguardano il segno meno del settore extra-alberghiero, che raggiunge vette superiori al 30%. Tutto ciò accade nonostante le crisi del Nord Africa e i problemi della Turchia liberino milioni di turisti nel Mediterraneo”. [Leggi].

“E’ evidente che la prima causa di questa “picchiata” del turismo algherese è la perdita di 272 mila passeggeri dello scalo nei primi 9 mesi dell’anno, causata dal mancato varo di politiche per il sostegno dei voli low cost ma anche dal blocco decretato da Pigliaru e Deiana nell’ottobre del 2014 della continuità territoriale sulle rotte minori. Ma occorre fare anche qualche riflessione sulla nebbia che avvolge la promozione della città e del territorio e l’offerta di eventi (in mano all’assessorato al Turismo comunale e alla Fondazione Meta): musei chiusi, eventi inesistenti e promozione del giorno dopo fatta su manifestazioni prive di reale capacità attrattiva sono la costante algherese di queste ultime stagioni. Ma, nonostante tutto, influisce negativamente anche la promozione dell’isola che vien fatta con investimenti milionari negli aeroporti isolani. E’ come se la Fiat promuovesse le sue auto all’interno degli stabilimenti. In Sardegna siamo passati dal centrodestra che ha attuato politiche per l’incremento e la destagionalizzazione dei flussi a politiche di promozione e in tema di trasporti confuse o inesistenti che hanno prodotto risultati fallimentari. La risorsa strategica del turismo isolano viene trattata in modo amatoriale”.

“Eppure le promesse elettorali di Pigliaru erano interessanti: Osservatorio Turistico, incentivazione dei collegamenti aerei, rete fra operatori e territori, superamento del turismo balneare con promozione del turismo rurale, culturale e nautico e lotta all’abusivismo sono rimaste mere enunciazioni di principio. Credo che la Giunta dei professori debba prendere finalmente atto dell’incapacità degli accademici al governo di affrontare il tema dei trasporti e del turismo con scelte che non siano di sola facciata. E son convinto che Pigliaru debba una volta per tutte guardare in faccia la realtà, dotarsi di risorse di governo lontane dal suo mondo fatto di dotte enunciazioni e più vicine ai sardi e ai loro problemi. Alghero e la Sardegna – ha concluso Tedde- non possono aspettare il domani di Pigliaru in eterno”.

Nella foto i bastioni nel centro di Alghero

S.I.